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Alessandro Haber legge “La solitudine del poeta” di Gabriele Tinti per l’anteprima del Festival MANN / muse al museo

Lo scorso martedì siamo stati all’anteprima del Festival MANN / muse al museo una nuova e bella iniziativa del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il primo festival internazionale organizzato da un museo autonomo, che si svolgerà dal 19 al 25 aprile. Il progetto è nato su iniziativa del direttore Paolo Giulierini e vedrà la direzione artistica di Andrea Laurenzi, con la collaborazione di Luca Baldini e la direzione tecnica di Officine della Cultura.
Il fil rouge della manifestazione sarà il dialogo tra i tesori del MANN con grandi artisti italiani e internazionali, da Carmen Souza a Gino Paoli e Danilo Rea, da Ferzan Ospetek a Giorgio Pasotti, passando per Peppe Servillo, Tosca Cristiano De Andrè, Paolo Benvegnù e molti altri.

 

 

Durante l’anteprima, un’occasione per far conoscere il festival e i suoi ospiti, sono intervenuti il direttore artistico, il direttore del museo e due grandi personaggio dello spettacolo e letteratura italiana, ovvero Erri De Luca e Ivan Cotroneo. Inoltre, l’anteprima rispecchia perfettamente lo spirito di tutto il festival: il dialogo tra opera e musa.

 

 

Inoltre, ad arricchire l’evento cinque componimenti dello scrittore e poeta Gabriele Tinti, declamati da un grande e poliedrico attore quale Alessandro Haber al cospetto dei personaggi storici e mitologici, come Esiodo, Omero e Orfeo (alle loro rappresentazioni in marmo e bronzo ovviamente) che che hanno ispirato l’autore nella stesura de La nostalgia del poeta. I componimenti pensati per essere letti in presenza “delle muse” sono parte integrante del progetto Rovine che Gabriele Tinti sta portando avanti grazie alla collaborazione di diversi musei come il Metropolitan di New York, il British Museum di Londra o la Gliptoteca di Monaco, e rinomati attori quali Franco Nero, Joe Mantegna e Robert Davi.

 

Gabriele Tinti

 

Le letture itineranti si sono svolte davanti ad un pubblico di studenti della Facoltà di Lettere della Federico II che hanno seguito l’autore e l’attore in questo percorso all’interno delle sale museali. La recitazione impetuosa di Haber, i testi “romantici” di Tinti e l’austerità degli ambienti hanno reso particolarmente suggestiva tutta la manifestazione, buona parte dei ragazzi era attenta e senza smartphone, una bella impresa.

Tutte le foto sono di Antonio Sena.

 

 

Gabriele Tinti | sito

MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli | sito

Antonio Sena

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