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Aspettando Musical Box | Sei domande semiserie a Tommaso Guerra

Eh sì, è proprio Tommaso Guerra il nostro primo ospite del programma Musical Box che va in onda tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 22.45 alle 24 su Radio2 e domani sera ci saremo appunto anche noi di ziguline con questa collaborazione che vedrà ogni tanto un artista proposto da noi cimentarsi durante le due ore serali della trasmissione.

Tommaso Guerra

Romano, classe 1978, si diverte a scrivere sulle superfici dei locali e non solo, magari quando meno te lo aspetti ecco che te lo trovi a scrivere sugli specchi, sulle pareti, sulle lavagne mentre intanto dall’altra parte della città c’è qualche istallazione delle sue che provoca scalpore. Ho avuto il piacere di fargli qualche domanda semiseria alla vigilia della sua performance negli studi di Radio2 e sono sicura che vi divertirete anche voi leggendo l’intervista. Beccatevi questa!

Tommaso Guerra

Sei proprio tu il primo ospite del primo appuntamento di Musical Box. Conosci già gli strambi soggetti della nostra redazione? Perché hai accettato l’invito? Non avevi nulla di meglio da fare?

 

Certo che vi conosco! La vostra fama vi precede! In più, sempre più spesso mi capita di collaborare con Solko in vari e diversi campi. Ho accettato perché non sono mai stato in un uno studio radiofonico, perché ascolto Radio2 tutto il giorno e tutti i giorni. Perché magari si sta caldi e si ascolta musica con gli amici presenti. E perché immagino ci sia moquette dappertutto.

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Fai tante cose, dal lettering alle istallazioni, dalla comunicazione all’interior, ma a una partita a calcetto ogni tanto, così giusto per fare qualcosa di meno artistico, ci pensi mai?

 

Ogni volta che vedi uno con le stampelle in giro, al 90% è un ragazzo che dopo il turno di lavoro è andato a fare la partitella a calcetto con i colleghi. Verso le 21.00 al prontosoccorso è pieno di ragazzi fratturati. Li ho visti. Ero fratturato anche io. (ero caduto da una bicicletta alta 1 metro e 80).
Comunque odio il calcio e non di meno il calcetto.
Si è vero, faccio un sacco di cose. Mi chiamano per arredare, comunicare, decorare, graficizzare, istallare, scrivere sui muri o sulla carta. La cosa bella è che quando riesco a gestire bene il tempo, ogni giorno posso decidere cosa fare. Qualsiasi attività se fatta ininterrottamente per tanto tempo può portare a noia, no? Comunque è tutto molto divertente. Vengo da una vita da impiegato (più di 10 anni in agenzia) e da quando faccio il freelance, nonostante sia passato ormai piu di un anno, ogni mattina mi sembra assurdo non dover andare in ufficio. Si dice che non ci si fa mai l’abitudine.

Tommaso Guerra

La gente in giro dice di te che sei uno a cui piace scrivere parole dentro e fuori, un po’ per strada un po’ sui muri dei locali, come un poeta moderno che si cimenta con le superfici. Altri dicono che sei un fantastico “stravolgitore” degli interni. Come scegli le location per i tuoi interventi?

 

In verità ormai scrivo quasi solo “dentro”. Sto imparando molto sulle vernici e sulle tecniche. All’interno di uno spazio non hai idee di quanti diversi tipi di superfici sono “scrivibili”.
È successo che alcuni clienti abbiano poi deciso che essendo io un buon decoratore avrei senz’altro fatto un buon lavoro anche come arredatore, così ho iniziato questa attività che spero tanto sarà il mio futuro. L’idea di “stravolgere” un ambiente con personalità ogni volta diversa mi entusiasma. È una attività stupenda.

Tommaso Guerra

Perché ti sei dato all’arte urbana?

 

Non mi capita spesso di lavorare per strada. Lo ho fatto in passato, e lo faccio oggi con meno frequenza. Comunque è molto divertente, è un palcoscenico gigantesco, pieno di gente tutti i giorni.
Come quando si skateava per strada. È bello sentire tua la città, ogni angolo. Accomodarsi in una via, in una piazza e trasformarla nel tuo parco divertimenti o nel tuo laboratorio, o nella tua piccola galleria temporanea.

Tommaso Guerra

Raccontaci la tua prima istallazione. Dove era e con chi l’hai realizzata?

 

Credo che la prima fosse anche la più entusiasmante. Vorrei ripeterla presto in effetti. Mi ero appiccicato con lo scotch su un muro. (grazie anche ad un imbraco da roccia nascosto). È stato molto interessante vedere la reazione della gente. Non capivano cosa stessi facendo (non lo capivo neanche io) ma si fermavano e ridevano. Alla fine un poliziotto si è fermato ma lui non rideva. Li mi aiutarono alcuni amici a sollevarmi e scotharmi per bene.

Tommaso Guerra

Ce la puoi dare un’anticipazione sul tuo futuro prossimo?

 

Tra molto poco aprirà un locale che ho interamente arredato su via Cicerone a Roma. Ci tengo moltissimo perché, anche se tecnicamente non lo sia, io lo considero il mio primo lavoro importante del genere. Credo che sia un design abbastanza particolare, ho cercato di creare un’atmosfera di ispirazione scandinava, diversa dalle tendenze vintage/recupero/riciclo, ma comunque molto caldo, dolce e molto piacevole.

Tommaso Guerra

 

Tommaso Guerra | sito

Musical Box – Radio2 | sitofacebook

 

 

 

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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