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Bukruk Urban Arts Festival, la street art a Bangkok

Mettiamola così. Un evento così sarebbe devastante in qualsiasi città del mondo. Il fatto però che accadrà a Bangkok, una città impossibile (da spiegare, da vivere, da decifrare), rende il tutto più assurdo e, dunque, eccitante.

Bukruk II Urban Arts Festival è qualcosa che assomiglia molto ad un’esplosione multipla di crateri creativi, in una città che brulica di fermento, sesso e storie colme di suggestioni. Sarà alla sua seconda edizione, si svolgerà sulle rive del leggendario Chao Phraya in un’area denominata Creative District senza troppo girarci intorno, durerà 10 giorni (dal 23 al 31 gennaio) e ha la missione di cementare la posizione di Bangkok come città che “respira attraverso le arti”.

Maythee Noijinda and Yuree Kensaku

Il tutto comincerà sabato con il BUKRUK MUSIC FESTIVAL alla Jam Factory. Un festival che si preannuncia strepitoso e che andrà avanti tutta la notte attraverso tre palchi su cui ruoteranno dj locali e internazionali selezionati con cura, installazioni luminose e murales interpretati da artisti selezionati tra le immani star internazionali che parteciperanno al festival.

Florence Lucas

Le Arti prenderanno il via da domenica 24 e seguiranno un percorso scoppiettante fino al finale del 31 gennaio. Cosa succederà?

La zona di Bangrak verrà assaltata da 12 artisti di fama mondiale tra cui Martha Cooper, Sten & Lex, Roa e Aryz. Il quartiere diventerà un cantiere aperto di creatività in cui ognuno potrà recarsi per guardare gli artisti cimentarsi in immani murales che daranno una nuova forma a questa area di Bangkok.

Daehyun Kim

Durante tutti gli eventi ci sarà un Mobile Print Shop in cui verranno confezionate riviste autoprodotte da parte del gruppo artistico francese Le Demier Cri e serigrafie di artisti presenti al Bukruk prodotte dallo stampatore locale The Archivist. Il 29 gennaio sarà la volta di diversi workshop che si terranno al Thailand Creative & Design Center (TCDC), un posto grandioso in cui convergeranno energie positive e si imparerà a confezione riviste autoprodotte e l’arte dell’animazione.

Aryz

Il 30 gennaio sarà la volta di proiezioni animate proveniente da Europa ed Asia e selezionate da Panam Anim e Florence Lucas. Il tutto avverrà di nuovo tra le redini postindustriali del Jam Factory. Il giorno successivo sarà finalmente la volta di fare due chiacchiere con gli artisti: sarà di nuovo il TDCD ad ospitare concetti e visioni di Martha Cooper, Motomichi Nakamura, Florence Lucas e The Archivist.

Sempre il 31, per rendere il tutto ancor più unico e per acuire il dispiacere per il termine di un qualcosa che si preannuncia incredibile, avverrà una grandiosa festa di chiusura al palazzo del Grand Post Office il quale verrà trasformato in una mapping projection da Motochimi Nakamura. L’architettura dell’edificio, l’installazione di Nakamura, la musica del dj Lussemburghese Sun Glitters: sarà un modo speciale per salutare una dieci giorni assoluta di arti e creatività. Un’occasione per vedere Bangkok sotto l’ennesima diversa luce.

 

Burkuk | sito

Stefano Paris

scritto da

Questo è il suo articolo n°21

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