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COCKTAIL LOUNGE

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Inaugurata ormai da circa due settimane, la stagione del Micca Club parte di slancio, proponendo tantissime serate, sia in compagnia dei dj resident, che proponendo un cartellone pieno di eventi live originali e ricercatissimi. Tra i vari appuntamenti basti ricordare che al Micca Club va di scena, da ormai tre anni, il Roma Burlesque Festival.
Sei ballerine proporranno 24 ironici e sensuali performance di burlesque di altissimo livello, accompagnate dalla musica dal vivo presentate dal musicista Greg (Claudio Gregori) e dalla cantante e ballerina francese Lady Flo. Insomma in pieno spirito godereccio e goliardico. Non va dimenticato, per questo autunno, anche il triplice appuntamento a novembre (date non meglio precisate) con Nicola Conte che presenterà il suo nuovo album.
Ma veniamo a noi e all’evento che Ziguline intende segnalare a tutti gli amanti della musica cosiddetta easy listening! Venerdi 17 ottobre, a partire dalle 19 l’aperitivo del Micca sarà accompagnato dalle selezioni di Dj Luzi L e dal suo DADAQUIZ. Alle 22 il palco sarà invece tutto per loro: i Montefiori Cocktail i gemelli dj, figli d’arte e produttori di musica Lounge, Cocktail. Fin dal loro esordio la band ha dato prova di non essere legata ad un unico genere musicale, ma di misurarsi continuamente con tutti i generi, risultando così in continua evoluzione e dimostrando inoltre che il cosiddetto stile “Lounge” non è solo uno genere musicale, ma un vero e proprio modo di fare e di vivere la musica.

“I Lounge sono praticamente i pub americani, o meglio, il salotto di quei posti, dove la gente si rilassa, ascolta questa musica, e beve… beve… beve… (questa parola riferendoci agli americani non basta pronunciarla una sola volta) dei gran cocktails. La musica suonata laggiù è la cosiddetta “easy listening music”, ovvero tutta la musica che vuoi (dalla classica a quella odierna) in chiave “easy”, cioè ri-arrangiata in una forma più leggera…leggera sì, ma non scadente, giocando con gli stili più disparati. Per esempio, versioni di Mozart o Beethoven in chiave cha cha cha o beguine.” I Montefiori Cocktail che per 10 anni si sono esibiti sempre in duo, negli ultimi tempi hanno avvertito l’esigenza di tornare a forme più tradizionali di fare musica. Così hanno accolto nella band un batterista ed un bassista, i talentuosi ed esperti Luciano Vincenzi e Marco Battistini.

I Montefiori Cocktail, come spesso dichiarano, vogliono “…con questa orchestrina, ri-prendere in mano il discorso musicale e tutto il bagaglio culturale che era del loro babbo Germano e dei musicisti di quella generazione”. Insomma andare a sentire i Montefiori, significa essere sicuri di passare una bella serata, ballando, dimenticando i pensieri, vivendo una dimensione easy adatta a chiudere una settimana in città. In fondo lo spirito che guida questi due ragazzoni emiliani è lo stesso che si respirava nelle balere, in cui il padre, il saxofonista e caporchestra Germano Montefiori per anni ha suonato: un pezzo di storia della musica delle orchestre italiane. Il padre, un vero e proprio mattatore, ha lasciato un segno profondo in tutti gli scenari che ha solcato: dal grand hotel, pista d’atterraggio per very important people, alle balere, dai night club ai dancing. Erano gli anni ’60 ed esisteva il night, le crociere e la gente, col mito americano negli occhi e la guerra ancora nelle orecchie, amava ballare e divertirsi.
Montefiori Cocktail, con una formazione musicale classica, le esperienze discografiche dance e la conoscenza musicale acquisita, debuttano nel 1997 per Irma Records con “Raccolta No. 1”. La copertina, dal design molto retrò, mostra un giovane musicista che affonda il sax in un secchiello del ghiaccio. E così ecco che arriva il passo del gambero: mentre tutto il mondo discografico va avanti a suon di computer, suoni sintetici, strumenti sempre più sofisticati, concerti massimalisti dove la musica è…solo una colonna sonora. Montefiori Cocktail danno forfait ai suoni programmati, alla formazione “gemelli solitari”, alla rilettura della musica altrui. Mettono su un’orchestrina di quattro elementi e irrompono sulla scena discografica italiana, e poco dopo su quella europea, ma soprattutto ci fanno ballare e divertire.

– Valentina Alterio

Valentina A.

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Questo è il suo articolo n°43

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