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Quando l’arte finisce nel cesso

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Negli ultimi tempi le tavolette del water sono mutate totalmente per rendere il bagno elegante e confortevole. Così per sottolineare momenti piacevoli di relax e di riflessione (quanti di noi trascorriamo ore a leggere fumetti o l’ultima notizia del giorno nel bagno) le aziende di sanitari si sono preoccupate di sostituire i tristi copriwater in ceramica e, nel peggiore dei casi, in plastica, in vere e proprie coperture originali e accomodanti. Si parte dal copriwater colorato, a quello con fiori secchi “incastonati” nella plastica fino ad arrivare a riproduzioni di paesaggi marini e prati di campagna. Anche nel campo della tecnologia i produttori di sanitari non si sono risparmiati e se sei uno di quelli che riesce a liberarsi dei bisogni primari solo nel proprio bagno e, in quelli pubblici hai problemi nel centrare il buco, allora per te ci sono le tavolette che si puliscono da sole azionando semplicemente un pulsante.

E se invece nella stagione invernale soffri il freddo più degli altri e vuoi trasformare la tua seduta in un momento di raccoglimento con te stesso, adesso puoi usufruire di un gabinetto riscaldato e comodo. L’inventiva però non finisce qui e per dimostrare quanto sia importante rendere una delle stanze più frequentate della casa originale e piacevole sono stati creati dei copriwater d’autore. Il bagno si trasforma in una sorta di teca il cui compito è custodire un’opera d’arte. L’idea parte proprio dal WC come punto di osservazione del mondo ed è stata portata avanti da Bruna Solinas, curatrice della mostra Suc-cessi, con l’aiuto di quaranta artisti e designer, che hanno riversato tutto il loro humour e la loro espressività su particolari “tele”. La mostra si è tenuta a Genova un po’ di tempo fa ed è stata una delle più strane e bizzarre esibizioni d’arte. Molti artisti hanno colto questa provocazione ed hanno ritenuto soddisfacente che un tale supporto potesse essere un elemento adatto per esercitare le proprie potenzialità creative.

Così hanno colto l’invito alla sperimentazione artisti come Aurelio Caminati, Oretta Cassisi, Gianna Ciao, Domenica Laurenzana, Roman Melis, Maurizio Nazzaretto, Brunella Rossi, Marco Nereo Rotelli e molti altri. Sicuramente le più “azzeccate” per loro funzione primaria sono quella dal titolo “Storia igienica” con fotomontaggio di autoritratti che si srotolano su carta igienica e “Incessato” con uomo ingessato che fuoriesce dalla tazza, entrambe realizzazioni di Diana Lapin, “Musica maestro” di Bruna Solinas, con tasti di pianoforte stampati sul coperchio del water, “S. Itario” di Mauro Zo Maraschin con l’immagine di una vecchia sala operatoria, “Cesso matto” dove è riprodotta una scacchiera. E poi “Faccia da…” dove Davide Conti ha inserito uno specchio all’interno della tavoletta in modo che alzandola si possa vedere il proprio “volto”, “L’ora del bisogno” dell’artista Oretta Cassisi con un grosso orologio centrale incollato sul vaso e “Tavolozza” di Adriana Desana, dal cui nome è facile intuire in cosa possa consistere l’opera.

Logicamente non potevamo mancare omaggi a grandi artisti del passato e così nasce “Seduta molle” in onore di Salvador Dalì, “Omaggio a Caravaggio”, “Omaggio ad Andy Warhol” e “Materie”, che ricorda Burri. Per tutti coloro che volessero dare un tocco di originalità al proprio bagno ed incorniciare il gabinetto con un’opera d’arte i prezzi delle tavolette sono accessibilissimi, perché si va da un costo massimo di 2.000 euro, fino a scendere a 150 euro. Io acquisterei le tavolette copri water ad occhi chiusi ed in particolare credo che sceglierei quella il cui collage di figure e lettere recita così: Trono del poeta, perché il bagno è un po’ per tutti anche luogo di ispirazione.

Stefania Annese

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Questo è il suo articolo n°51

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