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Mostra fotografica Starved for Attention

bonito, avellino . via roma . bonito

a partire dal 13 agosto, ore 18:00

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EVENTO IN CORSO

E’ giunta a Bonito (Av), dopo gli allestimenti di New York, Roma e Milano – dove resterà esposta il 13 e 14 agosto – la mostra Starved for attention: il cibo non basta, esposizione di video e foto sulla malnutrizione.

La mostra – organizzata dal Comune di Bonito in collaborazione con Medici senza Frontiere nell’ambito della manifestazione Giornate della Solidarietà Bonito per Medici Senza Frontiere – esplora il fenomeno della malnutrizione infantile e fa parte di Starved for attention, una campagna internazionale e multimediale per denunciare la crisi dimenticata della malnutrizione infantile. La mostra introduce alla nuova campagna promossa da Msf, che presenta un nuovo approccio al problema della malnutrizione infantile. Secondo l’associazione, che l’anno scorso ha curato circa 250mila bambini malnutriti in 34 Paesi e ha equipe mediche in oltre 30 Stati, dall’Africa sub sahariana all’Asia meridionale, la malnutrizione colpisce 195 milioni di minori nel mondo e tra questi, ogni anno, miete almeno 8 milioni di vittime, la maggior parte sotto i cinque anni di età. Gli scatti dell’allestimento sono il frutto di viaggi in zone di guerra, villaggi rurali, capitali sovraffollate e rifugi di montagna tra il Congo, il Bangladesh e il Sahel, che ogni anno lotta per superare la stagione di magra.

Un modo per accendere un riflettore sulle cause nascoste della malnutrizione e sugli approcci per combattere questa crisi che si è voluto dimenticare.

Progetto realizzato da MSF e dall’Istituto Europeo di Design (IED) – Sezione Arti Visive Milano.

Fotografie di: Philipp Horak, Magnus Hallgren, Francesco Zizola, Michael Goldfarb, Susan Sandars, Laurent Chamussy, Jodi Bieber, Christine Roblin, Pim Ras

Introduzione
La malnutrizione è una vera e propria emergenza. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parlano di 178 milioni di bambini affetti da malnutrizione in tutto il mondo. Ogni anno da 3.5 a 5 milioni di bambini circa muoiano per cause legate alla malnutrizione – un decesso ogni sei secondi. A differenza di quanto ritiene la maggioranza delle persone, solamente una piccola frazione delle morti per malnutrizione consiste in vere e proprie morti per fame, a seguito di eventi catastrofici come una carestia o una guerra. Nella assoluta preponderanza dei casi, la malnutrizione colpisce lentamente e silenziosamente, rallentando lo sviluppo fisico e intellettivo del bambino, provocando ritardi permanenti e infine erodendo la capacità dell’organismo di reagire con successo alle infezioni e alle malattie. La malnutrizione non va confusa con la mera scarsità di cibo (denutrizione), ma è la combinazione di vari fattori: insufficienza di proteine, zuccheri e micronutrienti e frequenza di malattie debilitanti e infezioni.

Scheda descrittiva
Un viaggio attraverso due continenti l’Asia e l’Africa. Immagini dal Pakistan, Somalia, Etiopia, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Niger per raccontare le storie di decine di milioni di bambini malnutriti.
Storie di bambini che si potrebbero salvare se i programmi internazionali di aiuti alimentari e nutrizionali fossero efficaci. Oggi, invece, assistiamo al fallimento degli aiuti alimentari. Fallimento dovuto al fatto che i programmi di aiuti sono sviluppati su alimenti inadeguati sotto il profilo nutrizionale per riabilitare i bambini malnutriti. Negli ultimi anni si è creata una maggiore consapevolezza a livello internazionale sulla somministrazione di cibo terapeutico pronto all’uso – RUTF – ricco di proteine casearie, oltre che di vitamine e sali minerali, per curare le forme di malnutrizione più severe al di sotto dei cinque anni. I RUTF sono semplici da usare nei paesi a risorse limitate e rappresentano un modo sicuro ed efficace di fornire il latte ai bambini in tenera età: non contengono acqua e quindi sono resistenti alla contaminazione batterica, sono inseriti in pacchetti individuali sottovuoto e hanno una scadenza a lungo termine; non richiedono alcuna preparazione e sono facili da trasportare e da usare nei climi caldi. Allora, perché 188 milioni di bambini affetti da malnutrizione moderata e 20 milioni affetti da malnutrizione severa continuano a soffrire di questa malattia? La risposta si trova in parte nella mancanza di fondi adeguati per programmi di nutrizione efficaci. I paesi ricchi spendono solamente 350 milioni di dollari all’anno, contro gli 12.5 miliardi che la Banca Mondiale stima come necessari per combattere adeguatamente la malnutrizione in 36 paesi ad alto rischio. Devono, quindi, essere prese immediatamente delle iniziative per aumentare i finanziamenti disponibili da investire in programmi che prevedano alimentazione appropriata per i milioni di bambini con un disperato bisogno di assistenza.
Nel 2008, MSF ha curato più di 300.000 bambini gravemente malnutriti in 22 paesi, principalmente con alimenti pronti all’uso (RUTF).

13 agosto
Ore 18:00
bonito, avellino
via roma
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