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Fantasmi Urbani

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Paura dei fantasmi? A Milano ci sono, ho le prove. Non parliamo di ectoplasmi, bensì di fantasmi di ceramica, opere di Roberto Cambi, ceramista, pittore e glass maker, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna e diplomato come Maestro d’Arte all’Istituto Ballardini di Faenza. Il progetto si inserisce all’interno della 49a edizione del Salone Internazionale del Mobile ed è caratterizzato dalla presenza di una grande installazione di centocinquanta metri quadri, composta da centocinquanta fantasmi in ceramica distribuiti e appesi, in ordine sparso, nella corte di un’ex-stamperia. Ogni fantasma è un pezzo unico, realizzato artigianalmente e presenta dimensioni diverse, come l’altezza, che varia tra i 45 e i 140 cm, e caratteristiche espressive e morfologiche differenti. Tutti i pezzi sono dotati di una luce interna, che possa far diventare questi fantasmi dei corpi illuminati e fluttuanti durante le ore notturne. Inoltre sono dotati di un sistema elettrico capace di far mutare la luce in base alle condizioni atmosferiche del luogo, creando così un impatto scenico volto a coinvolgere emotivamente lo spettatore. “L’idea del fantasma appartiene all’immaginario collettivo da sempre, così come la paura di tutto ciò che concerne il mistero, che non rientra in una spiegazione logica, che sfugge, si allontana dalla razionalità verso l’ignoto” – dice Roberto Cambi – “l’immateriale esercita un grande fascino e sollecitare l’immaginazione e provocare emozioni è l’obbiettivo di questa operazione. Il fantasma rappresenta simbolicamente le paure dell’uomo, l’inesplorato, il soprannaturale, l’incertezza che oggi più che mai è presente nella nostra società”. Fantasmi Urbani, visibile fino al 31 ottobre 2010, appartiene ad un progetto più ampio che la Regione Lombardia dedicherà al tema della paura. L’esposizione di Roberto Cambi costituisce infatti una prima tappa di un percorso di analisi e riflessione sui timori e le angosce dell’uomo.

Stefania Annese

scritto da

Questo è il suo articolo n°51

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