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GOMORRA – IL FILM

Si parla di:

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Tratto dal romanzo GOMORRA di Roberto Saviano, edito da A. Mondatori Editore
REGIA Matteo Garrone CON Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese, Marco Macor, Ciro Petrone, Carmine Paternoster SOGGETTO Roberto Saviano SCENEGGIATURA Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Gianni Di Gregorio, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Roberto Saviano.

 

PRODUTTORE DELEGATO Laura Paolucci PRODOTTA da Domenico Procacci

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SzmoKnf6uCE[/youtube]



Il film racconta il mondo apparentemente lontano dalla realtà, ma ben radicato nella nostra terra, quei “valori” con i quali gli abitanti della provincia di Caserta, tra Aversa e Casal di Principe, devono scontrarsi ogni giorno.

Come dice il proverbio non c’è due senza tre: ecco qui la terza forma di rappresentazione del mondo affaristico e criminale della camorra, tratto dal romanzo inchiesta di Roberto Saviano, di cui non si parlerà mai abbastanza, a mio modo di vedere.
Il prossimo 16 maggio verrà presentato a Napoli, in anteprima al cinema Modernissimo, Gomorra il film diretto da Matteo Garrone e intepretato da Toni Servillo (che già ha avuto modo di recitare in film che raccontano il mondo della malavita organizzata in Luna Rossa, del 2001, e nel fantastico nonché acclamatissimo Le conseguenze dell’amore, 2003).
Protagoniste di questo film sono le merci “fresche”, appena nate, che sotto le forme più svariate – pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi – arrivano al porto di Napoli, per essere stoccate e occultate.
E le merci ormai morte che, da tutta Italia e da mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umani, vengono abusivamente “sversate” nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde – dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi – che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere, ma testimoniano utopie farneticanti.
Continua, dunque, il controverso successo di Gomorra, che vede da una parte l’interesse sempre crescente del pubblico all’informazione, dall’altro le continue minacce al giornalista partenopeo.
Già costretto a vivere sotto scorta dal 13 ottobre 2006 a causa del successo e del clamore suscitato dal suo romanzo no fiction (così lui stesso lo definisce), Saviano riceve nuove minacce. Il 14 marzo scorso, durante un’udienza del processo Spartacus, gli avvocati dei boss hanno letto in aula un documento nel quale si chiede che il processo venga trasferito in un altro distretto giudiziario affidandosi a una richiesta di “legittima suspicione”.
Il documento oltre che riportare la richiesta dello spostamento del processo a Roma, ha contenuti minacciosi nei confronti della cronista de Il Mattino della redazione di Caserta Rosaria Capacchione, del pm Raffaele Cantone e dello scrittore Roberto Saviano.

Matteo Garrone nasce a Roma il 15 ottobre 1968. Nel 1996 vince Il Sacher Festival con il cortometraggio Silhouette. L’anno seguente realizza con la sua casa di produzione Archimede, il suo primo lungometraggio, Terra di mezzo. Nel 1998 gira il suo secondo lungometraggio, Ospiti, che viene premiato alla Mostra d’arte Cinematografica di Venezia (Premio Kodak). Il film ottiene anche la Menzione Speciale al Festival di Angers, Miglior Film al Festival di Valencia e premio Kodak al Festival di Messina. Il suo terzo lungometraggio, Estate Romana, realizzato nel 2000 è presente nella Selezione ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia. Ma è con L’Imbalsamatore, nel 2002, che ottiene i maggiori riconoscimenti dalla critica e dal pubblico: viene presentato alla 55° edizione del Festival di Cannes, Quinzane des Realisateurs; vince il David di Donatello per la miglior sceneggiatura e per il miglior attore non protagonista, Il Nastro d’ Argento per il miglior montaggio, il Ciak d’ Oro per il miglior Montaggio, il premio Fellini per miglior produttore, miglior scenografia, miglior fotografia, miglior sceneggiatura, miglior distribuzione. Vince ancora il Premio Speciale della Giuria al Premio Pasolini. Nel 2005 è in Concorso al 54° Festival del Cinema di Berlino, con il film Primo Amore che vince l’ Orso d’Argento per la Miglior Colonna Sonora, il Nastro d’Argento per la Miglior Colonna e il David di Donatello per la Miglior Colonna Sonora.

http://www.robertosaviano.it/
http://www.fandango.it/

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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