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Hugh Holland

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Gli Z-Boys erano un gruppo di quindici giovannissimi surfisti che dalla fine degli anni 60 e gli inizi degli anni 70 iniziò a praticare il surf nella zona abbandonata del Pacific Ocean Park, a Dogtown. Nel frattempo, nel cuore di Dogtown apriva il primo negozio di surf rivoluzionario, il Jeff Ho Zephyr Shop. Il negozio creò un team di surfisti professionisti che chiamò Z-Boys, i dodici migliori surfisti di tutta Dogtown. Tra di loro c’erano Stacy Peralta, Tony Alva e Jay Adams. In California le onde grosse si trovano solo la mattina, quindi il team doveva trovare qualcosa da fare durante il pomeriggio, e si pensò allo skateboard. Lo skateboard era andato fuori moda a metà degli anni 60, considerato poco più che un giocattolo per bambini. Gli Z-Boys si costruivano da soli i propri skate con una tavola di legno e dei pattini, perché non c’erano in commercio. Lo skate divenne presto famosissimo, le gesta degli Z-Boys esportate in tutta l’America. Lo stile degli Z-Boys era ispirato al surf, per cui, quando la siccità della California si fece sentire facendo svuotare le piscine, gli Z-Boys cominciarono a invaderle per fare come se fossero stati su onde vere. [fonte: Wikipedia]

Hugh Holland

Il fotografo Hugh Holland è stato uno dei più apprezzati ed accreditati testimoni della nascita del fenomeno skateboard agli inizi degli anni settana in California. Le sue immagini, ancora moderne a distanza di tren’tanni, sono considerate delle vere e proprie icone, una testimonianza autentica di quella che fu una delle più interessanti controculture giovanili, prima dell’arrivo del marketing e la pubblicità che lo trasformarono in fenomeno di massa su scala mondiale e commericialmente redditizio. Tanto per dirne una, le immagini di Holland sono finite in una delle campagne pubblicitarie di American Apparel.

Per chi volesse saperne di più: hughholland.com

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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