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I capolavori dell’arte

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Chi mi conosce sa benissimo che sono un ignorantone, non ho nessuna passione particolare, delle cose sono attratto per lo più dai dettagli o dalle curiosità. Non conosco la storia però potrei parlarvi per ore delle manie di qualche potente, non sono un esperto di economia ma sono affascinato da alcune tecniche di innovazione di produzione. Non conosco l’arte, la sua storia e molti dei suoi “protagonisti” se non qualche curiosa vicenda raccontatami durante le scuole medie dal Prof Barbati. Personalmente, per darmi delle arie, la definisco “conoscenza a macchie” nel senso che del tutto conosco particolari, dettagli e qualche informazione di base, praticamente poco o niente. Una delle materie che ho sempre voluto approfondire e studiare, come Dio comanda, è la storia dell’arte perché sono sempre stato incuriosito dalle influenze che le tecniche e le correnti artistiche hanno subito dal luogo e dal periodo storico in cui sono nate.

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A quanto pare nei prossimi giorni si presenta, per me e per altre persone che intendono approfondire le proprie conoscenze artistiche, l’occasione giusta per colmare questa lacuna e per poi pavoneggiarsi con la (sfortunata) donna di turno sull’arte e la sua storia. Infatti, da giovedì 28 in edicola, in allegato al Corriere della Sera, ci sarà una nuova collezione di monografie I capolavori dell’arte dedicate al mondo dell’arte. Si tratta di una raccolta di 35 volumi curati ed introdotti da Philippe Daverio, critico d’arte e giornalista, per capirci: il tizio con il gli occhialini tondi e i papillon dai colori improbabili (anche un po’ insopportabile), per un periodo onnipresente su Rai 5, conduttore di Passepartout e Emporio Daverio.

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In ogni volume, partendo dall’analisi di un capolavoro, si ripercorre la vita dell’artista attraverso le sue opere più significative con un ampia panoramica sui suoi contemporanei. Inoltre, in ogni uscita, ci sarà una sezione antologica, con alcuni scritti degli artisti e i contributi di scrittori, pittori e storici dell’arte (come Giulio Carlo Argan, Ernst Gombrich, Roberto Longhi, Carlo Levi e tanti altri), con il fine di spiegare e completare il racconto della vita dei maestri e della loro produzione artistica.

A quanto pare i testi inseriti all’interno delle singole uscite utilizzano un linguaggio semplice, cosa poco comune in quest’ambito dove tutti si sentono in diritto di pavoneggiarsi come intenditori utilizzando termini e frasi astruse. La prima uscita, dedicata a Botticelli e alla “Nascita di Venere”, sarà in edicola ad 1€ più il costo del quotidiano. Dalla seconda in poi il prezzo sarà di 5,90€, che mi sembra un prezzo ragionevole per sanare le mie conoscenze sull’arte. Non so se riuscirò a permettermi l’intera collezione, sono pur sempre un giovane lavoratore italiano, ma credo che i volumi dedicati a Renoir, Van Gogh, Klimt, Manet, Michelangelo e Giotto e qualche altro li comprerò sicuramente.

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Naturalmente alla fine della collezione possiamo incontraci tutti in qualche bistrot a parlare d’arte e sorseggiare vino come veri esperti e cultori della materia.

 

Maggiori info qui

 

Luigi La Porta

scritto da

Questo è il suo articolo n°59

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