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Il museo fallologico islandese

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Stanchi dei soliti musei? Allora che ne pensate di organizzare un bel viaggetto in Islanda? Bella l’Islanda, pulita, ordinata e moderna, dove una natura incontaminata e fiabesca domina il paesaggio. E mentre visito il sito dell’isola felice mi imbatto in una stranezza del posto. Un luogo, o meglio un museo di falli.

Si chiama Icelandic Phallological Museum e si trova a Reykjavic, in Islanda. Fondato nel 1997 dal signor Sigurdur “Sig” Hjartson, insegnante di storia alle scuole superiori, conserva ben 140 esemplari di falli di 42 razze diverse, soprattutto mammiferi che vivono nella regione. Sotto formalina o imbalsamati si trovano peni di balena (ben 170 cm), orso, foca, elefante, toro e altri. Non potevano mancare però calchi di membri umani della nazionale islandese di pallamano. A questo punto i confronti con la fauna locale sono inevitabili. E per chi vuole portare con sé un ricordo, c’è anche una ricca collezione di souvenirs magari da utilizzare come soprammobile. In realtà mancherebbe un pene umano per rendere la collezione completa.

Così il signor Páll Arason, esploratore di 86 anni, conosciuto per essere stato un gran donnaiolo, ha offerto di donare il suo membro a morte avvenuta e sarà il suo medico di fiducia a provvedere all’intervento e a consegnarlo. Quindi per gli amanti dei luoghi non ordinari affrettatevi, il museo sarà aperto fino al 10 settembre. Costo del biglietto 10 euro. Ma non è l’unico posto ricco di stranezze. A Tokjo c’è il Meguro Parasite Museum, un museo unico al mondo dedicato ai parassiti, mentre in Malaysia si trova il Museo dei gatti, dove è possibile vedere tutte le razze feline del mondo.

Per chi invece ha uno stomaco forte e difficilmente si impressiona, nel Museo di Antropologia ed Etnografia di San Pietroburgo sono conservati nella forma aldeide parti del corpo umano. Bizzarro è anche il museo delle toilettes di Nuova Delhi, dove sono esposti tantissimi WC e vespasiani. E infine il Goreme UFO Museum in Turchia. In una casa scavata nella roccia sono raccolti giornali che parlano di avvistamenti di UFO e testimonianze di chi è stato rapito. In più c’è anche una riproduzione in scala 1:1 dei visitatori dello spazio. Un modo per riconoscerli, se dovessero atterrare sulla Terra. A voi la scelta.

Per chi volesse andarlo a visitare: phallus.is

Stefania Annese

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Questo è il suo articolo n°51

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