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Inside the festival | Nicola Compagnini from Zanne

Siamo a meno di 24 ore dall’inizio di quella che è la seconda edizione dello Zanne Festival, un evento che visto il successo dell’anno scorso ci sentiamo di consigliare non soltanto per l’interessante line up che offre, ma per l’intero progetto che i ragazzi dell’Associazione Kizmaiaz sono riusciti a tirar sù unendo la passione per la musica alla volontà di sensibilizzare il pubblico a tematiche sociali e ambientali. Lo Zanne Festival, dal 18 al 20 luglio,  trasformerà ancora una volta Catania in un centro internazionale per appassionati di musica, offrendo loro una splendida location dove ascoltare gruppi come i Blonde Redhead (in assoluta esclusiva nazionale) che insieme ai TOY apriranno la rassegna. La seconda serata propone tra gli altri Dark Horses e Black Rebel Motorcycle il cui spettacolo promette di essere come al solito coinvolgente. Il 20 luglio saliranno sul palco dello Zanne festival i vincitori del contest nazionale Nuove Zanne seguiti dagli Skip Skip Ben Ben che accompagneranno il pubblico fino al gran finale col botto affidato agli statunitensi Calexico. Ne abbiamo parlato con Nicola Compagnini ideatore di Zanne; vi proponiamo la nostra chiacchierata con lui che siamo sicuri vi convincerà a fare una gita a Catania.

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Ciao Nicola, ci parli delle ragioni che vi hanno spinto a dare vita allo Zanne Festival e quale relazione ha il con il contesto sociale, territoriale e musicale in cui nasce e si svolge?

 

Seguo la musica dai tempi della scuola, praticamente da sempre. Qualche anno fa, insieme con un ristretto gruppo di amici, abbiamo fondato l’Associazione Kizmaiaz, intraprendendo un bel rodaggio fatto di organizzazione di concerti nella nostra città, Catania, che ci ha dato lo stimolo giusto per tentare “il grande salto” verso un festival che valorizzasse il territorio, andando oltre le stesse proposte musicali. La prima edizione di Zanne, l’anno scorso, è stata un successo, quindi eccoci di nuovo qui. Abbiamo alzato la posta in gioco, la scaletta di quest’anno parla chiaro.

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E voi chi siete? E quali sono le altre realtà coinvolte nel progetto?

 

L’Associazione Kizmaiaz è l’organizzatrice dell’evento. Abbiamo coinvolto diverse realtà in modo trasversale, come Unicef, C.o.p.e., Asmid, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Federazione Mediterranea Yoga, Associazione Tery al Kubra e alcune altre.

 

Cosa succede nel background del festival? Quali sono le eventuali difficoltà organizzative? La burocrazia e la logistica hanno rappresentato un grosso ostacolo?

 

Abbiamo creato dei buoni rapporti con gli enti e le istituzioni locali, quindi la burocrazia fortunatamente non ci ha rallentato. La vera sfida è stata quella di risolvere i problemi logistici legati alla location del Parco Gioeni, un luogo meraviglioso con grandi potenzialità solo parzialmente sfruttate. Ti assicuro che renderlo agibile ad accogliere una marea di persone non è stato semplice.

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Che ruolo hanno avuto le istituzioni nella realizzazione del vostro progetto?

 

Come ti dicevo, le istituzioni hanno collaborato, sposando la logica che è sottesa al festival. Zanne non è solo musica, è valorizzazione di un luogo pubblico, è occasione d’incontro per migliaia di persone in uno degli spazi naturali più belli della città, è desiderio di riflettori accesi su Catania.

 

La Sicilia sta cercando di emergere nel panorama europeo dei festival musicali? Come si pone Zanne rispetto ai grandi eventi internazionali?

 

Guardiamo agli altri grandi eventi con grande rispetto, perché c’è sempre da apprendere da chi ha iniziato prima di te, magari con maggiori risorse finanziarie o sovvenzioni esterne, come avviene nel caso di molti festival estivi in Italia e in Europa. Massimo rispetto, quindi, ma anche tanto orgoglio per ciò che stiamo facendo contando solo sulle nostre forze.

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Cosa offre Zanne ai visitatori oltre alla line up musicale? Avete pensato ad attività collaterali e aree dedicate?

 

Certamente. Le attività extramusicali saranno focalizzate sul “concept” di uno stile di vita sano, che si espliciterà in un ricchissimo programma di proposte, rigorosamente gratuite. S’inizierà la mattina presto con lo yoga, un’occasione per il corpo e lo spirito di mettersi in movimento nella splendida cornice naturale del Parco. Le tre giornate prevedono anche spazi per la danza, corsi di chitarra, hula hoop, escursioni, attività sportive.

 

Passando all’aspetto musicale, ci parli delle scelte che vi hanno portato a selezionare gli artisti che compongono la line-up del festival?

 

Abbiamo agito da grandi appassionati di musica, chiaramente. Ogni artista presente nella line-up 2014 è frutto di una scelta fatta con passione, senza guardare troppo ai sacrifici economici o alle difficoltà logistiche che hanno comportato l’avere in scaletta in esclusiva italiana i Blonde Redhead o due band che hanno fatto dei loro concerti degli eventi unici, come i Black Rebel Motorcycle Club o i grandissimi Calexico.

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Invita i lettori di ziguline a raggiungervi a Catania e partecipare allo Zanne Festival!

 

Il Parco Gioeni vi aspetta, prima con le attività gratuite ogni giorno, dalla mattina alla sera, fino a quando si accenderanno le luci del palco con una fitta sequenza di concerti di respiro internazionale. Il sipario sta per alzarsi su Zanne, quindi affrettatevi.

 

Zanne festival | sitofacebook

Antonio Cammisa

scritto da

Questo è il suo articolo n°11

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