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Intervista a Aakash Nihalani, un esploratore delle percezioni visive

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Quando la Wunderkammern chiama io rispondo sempre anche perché, sono davvero avanti anni luce con tutte le belle cose che propongono sulla scena dell’arte urbana capitolina. E allora, anche stavolta non potevo farmi scappare la possibilità di conoscere il prossimo artista in mostra, Aakash Nihalani, un ragazzo dell’86 nato e cresciuto a New York, contaminato dai paesaggi urbani della Grande Mela e con un’enorme voglia di creare fantastiche illusioni colorate servendosi solo (si fa per dire) di linee, colori e nastro adesivo. E anche un po’ di pazienza certosina. La mostra e l’intervento site specific dell’artista rientrano nel progetto Public and Confidential di Wunderkammern.

Aakash Nihalani

Io l’ho incontrato per voi a poche ore dalla sua prima personale che verrà inaugurata proprio domani alla Wunderkammern, beccato con gli strumenti in mano per gli ultimi ritocchi. Noi domani saremo presenti all’opening, non fatevi aspettare. Buona lettura!

Aakash Nihalani alla Wunderkammern

Racconti ai nostri lettori chi è Aakash Nihalani?

 

Sono un artista cresciuto nel New Jersey. Ho studiato legge perché i miei genitori mi hanno invogliato a fare questi studi ma poi ho capito che avrei voluto fare qualcosa di diverso. E quindi ho iniziato a fare arte. Così mentre eravamo al college i miei compagni sviluppavano delle ambizioni, io mi lanciavo in un’altra direzione, ovvero l’esplorazione della percezione. Quella sintonia che proviene dalle forme e dalle linee della città.

 

Raccontaci qualcosa della collaborazione con la Wunderkammern per questa mostra.

 

La galleria mi ha contattato per fare qualcosa insieme, ci siamo dati del tempo per concepirla, capire gli spazi a disposizione, la tipologia di opere da realizzare e presentare. Poi sono arrivato qua e ho avuto l’opportunità di vedere le opere della mostra precedente, quella di Agostino Iacurci e mi sono piaciute molto.

Aakash Nihalani alla Wunderkammern

Perché hai scelto “Vantage” come titolo della tua prima personale?

 

In realtà c’è più di un motivo. Prima di tutto perché voglio raffigurare il mondo in cui vivo e quello che vedo perchè ciò che voglio raggiungere è il piacere della percezione visiva. Il lavoro è bidimensionale ma sembra tridimensionale, un’illusione ottica appunto: per capirlo bene devi metterti ad una certa distanza, una distanza di vantaggio, da qui il termine (in inglese vantage, ndr).

 

Perché questa propensione alle geometrie?

 

Essendo cresciuto in una grande città come New York, in cui ho compiuto anche i miei studi, mi sono lasciato coinvolgere nei paesaggi urbani che una città del genere mette a disposizione dello sguardo di chi la vive. New York è dominata da linee, grandi forme, grandi architetture e geometrie quindi, tutto questo, ha influenzato il mio modo di percepire il mondo che mi circonda.

Aakash Nihalani alla Wunderkammern

In questi giorni di preparazione della mostra hai avuto modo di guardarti intorno, farti un giro in questo quartiere popolare di Roma?

 

Solo un po’ perché sono stato molto impegnato qui dentro. Mi sarebbe piaciuto avere avuto più tempo per osservare. Tuttavia, quando sono arrivato, in macchina ho avuto quell’impressione di trovarmi in un posto molto particolare, lontano dalle architetture del centro di Roma. È di sicuro un posto che ti fa pensare, riflettere.

 

Oltre alle opere presenti in questa mostra ne hai da poco completato una grande su una grande parete in una di queste stradine. Che effetto ti ha fatto lavorare fuori mentre la gente passa, osserva e si ferma a pensare su quello che stai facendo?

 

Certamente, le persone che assistono ai lavori che realizzi in esterna, si pongono in modo diverso forse più naturale rispetto a quelli che vedono le tue opere negli spazi di una galleria. E questa prospettiva vale anche per gli artisti, perché riceviamo subito un riscontro, la risposta di chi osserva è più immediata. Mi sono divertito molto.

Aakash Nihalani alla Wunderkammern

Cosa farai dopo questa mostra?

 

Voglio dormire. E dopo mi concentrerò su alcune altre mostre che ho in programma a New York e a Nuova Delhi.

Aakash Nihalani alla Wunderkammern

Foto di Wunderkammern e Giorgio Coen Cagli.

 

Aakash Nihalani | sito

Wunderkammern | sito facebook

 

 

 

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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