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Intervista ai creatori di Viavai Project

Viavai è un progetto nato dalle menti e dalle mani creative di tre ragazzi pugliesi – Matteo Bandiello, Biagio Villa e  Niccolò Fortunato – i quali hanno portato in una delle terre più belle d’Italia il profumo della vernice e delle idee di artisti italiani e non. È così che da febbraio ad agosto il Salento farà parlare di sé non solo per il mare, il buon cibo e la baraonda di turisti ma anche per un progetto fresco che non ha bisogno di troppe spiegazioni. Viavai prevede una serie di interventi di urban art nel territorio del basso Salento e si spinge oltre il semplice “festival di urban art” cercando invece di integrare gli artisti nella comunità salentina anche mettendogli a disposizione un laboratorio di serigrafia nel quale produrre delle opere a edizione limitata da includere in una mostra itinerante che partirà ad agosto. Prevediamo un bel viavai nel Salento e speriamo di farne parte presto. Abbiamo intervistato Matteo Bandiello, fondatore e ideatore del festival che ci ha spiegato chi e quali idee si celano dietro al progetto.

 

Viavai Project

 

In un momento di difficile ascesa per l’arte urbana, Viavai rappresenta una voce genuina nel panorama italiano e, perché no, internazionale. Ideologicamente, come definisci il vostro progetto?

 

Ovviamente esistono diversissime pratiche di diffusione, quando si parla di arte urbana è facile fare subito molta confusione. La “street art” è riuscita ad ottenere ampi consensi positivi diventando un fenomeno mainstream, i pionieri di questa corrente sono riusciti a sdoganare il concetto di “andare a vedere l’Arte dentro i musei” il più spesso delle volte pagando un biglietto, questo fa storcere spesso il naso ai più “puristi”, chiamiamoli così.

Un Viavai è un progetto non convenzionale di carattere artistico-culturale riguardante esperienze e pratiche di arte pubblica nel territorio salentino (per ora). L’intento è quello di poter creare una galleria itinerante a cielo aperto, dove il VIAVAI di artisti è l’elemento principale su cui si basa il progetto. Viavai è un contenitore di esperienze, una nuova voce nel panorama artistico.

 

Basik

 

Da dove arriva la spinta a realizzare questi interventi? Qual è il background e la realtà attuale dei promotori di Viavai?

 

La spinta proviene da una forte passione per l’arte e da un legame che si è creato successivamente con alcuni artisti, poi c’è anche il discorso legato al territorio, il tacco d’Italia, quel posto unico al mondo che è ormai diventato la meta più ambita per le vacanze da molti turisti. “Via”, che è sinonimo di strada è anche l’anagramma di “Vai”, e quindi inizio di un percorso.

Viavai Project è composto da: Matteo Bandiello, ideatore e organizzatore del progetto, Niccolò Fortunato e Biagio Villa. La comunicazione visuale del sito web e dei social network è affidata a ZI, il nome dietro al quale si cela uno studio creativo composto da quattro ragazzi e con sede a Milano.

 

Tellas

 

La Puglia è una terra ricca dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico e agricolo, come si colloca il vostro progetto sul territorio?

 

Lecce è il cuore del Salento ed è anche città candidata come Capitale europea della cultura 2019. L’idea è quella di creare una sorta di lavoro fuori dagli schemi, un diversivo che ci possa consentire l’opportunità di vivere nuove esperienze e di contribuire ad arricchire artisticamente e culturalmente il nostro territorio.

 

Ever

 

I salentini sono ormai abituati a vederne di ogni, data la massiva affluenza di ragazzi da tutta Italia nei mesi estivi. Come reagiscono invece a una manifestazione più profonda ma tuttavia insolita come quella di Viavai?

 

I salentini sono ormai abituati e quasi stanchi del solito “boom” estivo, c’è troppa gente nella stagione estiva e troppa poca in tutto il resto dell’anno. Inizialmente, abbiamo pensato che ci sarebbe stata molta diffidenza da parte degli abitanti, al contrario abbiamo notato come il consenso sia stato da subito ampiamente positivo, soprattutto sui social network. In molti, anche se in realtà non capiscono cosa stia accadendo, apprezzano i lavori degli artisti. L’ultimo muro realizzato da Ozmo ha sollevato alcune critiche e polemiche tra gli abitanti. L’opera raffigurante il Santo patrono della città secondo alcuni ha “offeso il sentimento popolare” noi siamo contenti di aver fornito uno spunto di riflessione alla popolazione e che possa magari servire un po’ a tutti per “guardare oltre”.

 

Ozmo

 

Finora gli artisti coinvolti nel progetto sono Tellas ed Ever, com’è stato lavorare con loro? Siete riusciti nell’intento di coinvolgerli nella cultura del territorio salentino?

 

Sì, Tellas è stato il primo, lavorare con lui per la prima volta e soprattutto con una parete così grande è stato emozionante.
Ever con il suo animo latino americano ci ha fatto divertire molto, siamo rimasti sorpresi di come si sia subito ambientato nel posto, sembrava nato e cresciuto qui.
Ovviamente gli artisti sono come le spugne, una volta immersi in un territorio riescono subito ad assorbire tutto il “materiale” necessario per realizzare le proprie opere.

 

Basik

 

E adesso a chi tocca continuare il viavai? Chi sono i prossimi artisti? Su, a me puoi dirlo.

 

In questo periodo abbiamo ospitato Ozmo, come ben sapete ci sono state molte critiche sulla sua opera, vedremo come va a finire la storia sperando che San Sebastiano non venga rimosso. Sicuramente verranno a trovarci 2501, Basik, Jaz, CT, No Curves, Miron Milic e molto probabilmente ci saranno ancora tante “sorprese”.

 

Basik

 

I circa sette mesi di rivitalizzazione urbana di Viavai culmineranno con una mostra itinerante. Ci dai qualche dettaglio in più? E cosa avviene nel laboratorio serigrafico messo a disposizione degli artisti?

 

Sicuramente la mostra sarà itinerante, partirà molto probabilmente da Racale. In realtà fino a questo momento non abbiamo ancora utilizzato il laboratorio di serigrafia, ci sono alcuni lavori in progetto ma è ancora tutto work in progress. Speriamo di potervi svelare presto qualcosa in più.

 

 

Grazie e in bocca al lupo, passeremo di certo a trovarvi.

 

Crepi il lupo e grazie per il supporto, vi aspettiamo!

 

Viavai Project | sito facebook InstagramVimeo

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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