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Inviate la vostra “roba” a Dropstuff

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Rimaniamo all’estero, tanto per cambiare, o meglio, in attesa che mi arrivi qualche news interessante dalla nostra madre patria, per parlavi di un’interessante progetto made in Netherland, suggeritomi dal mio amico, nonché guru della comunicazione visiva, Igor Grassi. Oggi vi parlo di Dropstuff, una piattaforma multimediale, ideata da un gruppo di artisti e designers olandesi in collaborazione con René van Engelenburg, e Edwin Jacobs , direttore del Museo Centrale di Utrecht.

foto dropstuff  | http://www.flickr.com/photos/dropstuffnl/

Se qualcuno di voi ha avuto la fortuna di visitare la Biennale di Venezia di quest’anno o la settimana della grafica a Napoli, forse già sa di cosa sto parlando. Per tutti gli altri ignorantoni, me compreso, Dropstuff è una sorta di moderno circuito di distribuzione dell’arte digitale composto da una postazione mobile dotata di un mega schermo a led a cui sono collegate decine di “hot spot” distribuiti nelle librerie, musei e stazioni ferroviarie in diverse città dell’Olanda.

foto dropstuff  | http://www.flickr.com/photos/dropstuffnl/

Ebbene questo caravan che, che poi è la sede operativa del team di Dropstuff, se ne va in giro per l’Europa, ed è solito piazzare le tende in grandi piazze, in occasione di eventi particolari, durante i quali accende il suo mega monitor su cui vengono fatte scorrere le “robe” inviate da migliaia di persone sparse un po’ per il mondo. Infatti per vedere la propria opera trasmessa sul circuito Dropstuff basta accedere al loro sito web, oppure inviare un sms, o usare gli appositi touchscreen di cui sono dotati gli stessi hotspot. In questi modo si potranno trasmettere immagini, suoni, video e testi che, una volta approvati dallo staff, verranno poi diffusi all’interno di questo particolare circuito per gente “creativa”. L’intento del progetto è quello di amplificare la fruizione di questo genere di opere da parte del pubblico diversificando le modalità di accesso e fruizione. Per cui, ad esempio, se siete in Olanda e vi trovate in una delle stazioni dotate di hotspot potrete sia vedere il materiale trasmesso che inviare voi stessi le vostre creazioni.

foto dropstuff  | http://www.flickr.com/photos/dropstuffnl/

La stazione mobile di Dropstaff quest’anno ha fatto tappa a Venezia, come vi anticipavo, e lì il pubblico si è goduto lo spettacolo offerto dai creativi che ogni secondo ed in ogni città del mondo inviavano il proprio materiale a questa piattaforma. Nel caso in cui vi trovaste semplicemente davanti al pc di casa vostra non vi resta che connettervi a www.dropstuff.nl e candidare le vostre brillanti creazioni per la trasmissione in “DropVisione”.

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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