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Io sto qui e aspetto Bartali

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In principio, furono i Queen, o almeno le immagini dei Queen intervallate a quelle di 65 donne completamente nude in sella a delle biciclette da corsa mentre si sfidano sulla pista del Wimbledon Greyhound Stadium. Era il lontano 1978 e questa folle corsa in bici non era altro che il videoclip del singolo Bicycle Race girato dal regista Dennis de Vallance. Wikipedia, che quando vuole sa essere più dettagliato di Novella 2000, ci ricorda anche che “quando l’azienda che diede in affitto le biciclette si accorse del “modo” in cui vennero usate, chiese il riacquisto di tutti i sellini”.

Immagine tratta dal video dei Queen "Bicycle Race"

Da allora, le biciclette sono riapparse con cadenza regolarissima nei videoclip, ma, numeri alla mano, sembra proprio che il 2011 sia stato l’anno del loro definitivo trionfo. Bici omnia vincit!
Un’analisi rapidissima dei video in questione ci rivela innanzitutto che le bici non hanno gusti musicali ben definiti. Un giorno, fanno una comparsata in un video indie, come quello di Summer Hits dei Mazes, ed il giorno dopo accompagnano una ragazza con un vestito bianco a fiorelloni in una traversata di un suburb americano in The Error of Your Ways dei The Leafs.
Si pedala anche in Australia, come ci ricordano gli Architecture in Helsinki in Escape, nel quale il protagonista principale, un bambino, corre sulla sua bici da corsa rossa portandosi dietro tre palloncini azzurri.
Per chi è allenato ed ama i ritmi più sostenuti, si consiglia invece la visione di Sundays dei Kid Bombardos, davanti alla quale un commentatore attento si è giustamente chiesto se non stesse per caso guardando una pubblicità occulta della American Apparel.
Fermi tutti invece davanti a Golden Tree di Martin Brooks, il pezzo “ciclico” in assoluto del 2011, che si rivela anche un praticissimo vademecum per chi ancora non ha capito a cosa serve il manubrio.

Siete amanti dell’elettronica e non avete ancora trovato pane per i vostri denti? Andatevi a guardare allora il video prodotto dal Bicycle Store di Parigi su Viol dei Gesaffelstein.
Se infine siete di quelli a cui piace rientrare a casa a tarda notte ed in condizioni non sempre ottimali a cavallo della propria bici, guardatevi Parivélib di Katerine, un inno all’attraversamento notturno della ville lumière sotto ecstasy. Certo che ne è passato di tempo da quando i francesi si incazzavano davanti agli occhi allegri da italiano in gita di Bartali.

Queen – Bicycle Race
http://youtu.be/xt0V0_1MS0Q

Mazes – Summer Hits
http://vimeo.com/23501079

The Leafs – The Error of Your Ways
http://vimeo.com/32783528

Architecture in Helsinki – Escapee
http://vimeo.com/24121213

Kid Bombardos – Sundays
http://youtu.be/kXl4cOKcEOQ

Martin Brooks – Golden Tree
http://vimeo.com/29106106

Gesaffelstein – Viol (GHOSTRIDERS II)
http://vimeo.com/26375005

Katerine – Parivélib’
http://youtu.be/wErnfdBbCpc

Christian O

scritto da

Questo è il suo articolo n°13

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