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Italians in Europe | Luigi da Granada

Luigi è uno dei tanti amici e conoscenti che hanno lasciato l’Italia per inseguire i propri progetti di vita lontano dal paese natale. Non lo sentivo da un pò ed ho pensato bene di proporgli questa intervista per avere sue notizie e farmi raccontare come procedeva la sua esperienza spagnola.

ziguline: Ciao Luigi dicci un po’ da dove sei scappato (la tua città d’origine per intenderci)?

Luigi: Da Ariano Irpino, una piccola cittadina in provincia di Avellino.

ziguline: Dove vivi ora e da quanto tempo?

Luigi:Comincia il mio terzo anno qui a Granada (Spagna)

ziguline:Lo sai che sei uno dei circa 800 ragazzi italiani che scelgono Granada come città dove svolgere il progetto Erasmus. Secondo te come mai i ragazzi italiani preferiscono questa meta?

Luigi: Veramente non sto a granada con il progetto Erasmus, mi sono trasferito direttamente in questa spendida cittá per concludere la specialistica in ingegneria informatica. Ero sicuro che un Erasmus era troppo poco per me, inoltre consiglio a tutte le persone del mondo di conoscere Granada.Ti faccio un breve riassunto: non é grandissima e in bicicletta la puoi arrivare da un estremo all’altro in 20 minuti, le persone sono molto semplici e non ti giudicano per come vesti o quanti soldi hai. É una cittá di studenti e ci sono erasmus da tutto il mondo e ti posso dire che le ragazze sono decisamente molto piú libere, belle e  sono tante eheheheh.
Sempre che vuoi fare qualcosa la cittá te lo offre: vuoi andare in campagnia? 10 minuti e ci sei.
Vuoi farti una passeggiata per la cittá? Ti puoi perdere nei murales della cittá , nello stile architettonico arabo, insomma é figa. Facendo un paragone con l’italia: è piú o meno uguale solo  senza Camorra, Vaticano e Berlusconi, praticamente tutta la merda la teniamo in Italia….ih ih.

ziguline: A parte la scarsa originalità nella scelta (scherzo!!) qual’è stato il tuo motivo personale?

Luigi: Ho conosciuto amici di Granada e ho visto che condividevamo molte idee sullo stile di vita, così decisi di farmi un viaggio con mio fratello e come arrivai a Granada mi dissi: “io devo venire a vivere in questa oasi di felicitá!”

ziguline: Cosa facevi in Italia, o cosa avresti voluto fare prima di partire e cosa fai di bello ora ?

Luigi: In italia ho vissuto 5 anni a Napoli e ho studiato informatica all’Università Federico II, non ho lasciato niente in sospeso in Italia, meno la mia famiglia e i miei amici di tutta la vita e che sempre resteranno un punto forte per me o anche l’unico motivo per tornare a volte in Italia hihihihih. Ora mi resta un altro anno di universitá pero giá sto facendo colloqui per potermi inserire nel mondo del lavoro a Granada, visto che c’é poco lavoro nel campo dell’ informatica.

ziguline: Cosa ti piace di più della tua nuova città?

Luigi: È una cittá super dinamica e giovane.

ziguline: A questo punto dell’intervista in genere chiedo cos’è che ti manca di più dell’Italia e della tua città natale, ma ho la vaga impressione di conoscere già la risposta. Facciamo finta di niente e rispondimi pure.

Luigi: Gli amici e la famiglia ovviamente.

ziguline: Come ci si scassa nel week end a Granada?

Luigi: Beh non saprei, se vuoi c’è la possibilità di uscire il giovedí e tornare la domenica. Granada offre tutte le opzioni per tutte le persone, dalle discoteche super fighettine, ai rave, io generalmente esco e resto fino a che resisto  o meglio incontri una bella ragazza e quindi per questioni di comoditá si ritorna a casa a continuare la festa ah ah.

ziguline: I giovani granadini seguono gli studenti Erasmus nelle loro  scorribande notturne o tendono a snobbarli?

Luigi: Gli erasmus fanno una vita a parte, peró sono loro che vogliono unirsi solo tra connazionali, però sono molto piu integrati rispetto alle altre cittá che ho visto. In ogni modo sono i granadini che fanno piu festa degli Erasmus.

ziguline: Qual’è il posto o il locale che frequenti di più dopo casa tua?

Luigi: In estate con il caldo che fa, generalmente si gira da una piazza ad un’altra,  le miradores, che sono piazzettine piccole con una vista spettacolare dell’Alhambra o di tutta Granada.
In inverno c’è un locale dove vado spesso, peró non meno degli altri e si chiama “Entresuelo” o “Patapalo”. La verità è che Granada è piena di bar.

ziguline: Mostre, feste, festival ed eventi vari che ti non ti sei fatto sfuggire da quando sei là?

Luigi: Ci sono tantissimi festival: EtnoSur, concerti come Wailers o Skatalites etc.

ziguline: Come sono cambiate le tue abitudini rispetto alla vita in Italia?

Luigi: eh eh direi totalmente, ancora non faccio la siesta, però sento di  godermi di più la vita.

ziguline: C’è qualcosa nella tua nuova vita da aspirante granadino a cui non riesci proprio ad abituarti?

Luigi: Si, il caffé! é una chiavica….hi hi!

ziguline: Cosa ci consigli di andare a vedere casomai ci trovassimo da quelle parti?

Luigi: L’Alhambra però é ovvio, Mirador de San Nicolas e tutto l’Albaizin che é un quartiere antico di Granada.

ziguline: Stai programmando il tuo rientro in patria o pensi che la pacchia sia appena cominciata?

Luigi: Non penso di rientrare, però penso che la pacchia non é mai cominciata visto che qua si studia tantissimo, sono molto seri e riescono a distinguere bene il momento della festa da quella del lavoro.

ziguline: Domanda a risposta facoltativa. Pensi che i tuoi leggendo questa intervista procederanno con il rimpatrio forzato?

Luigi: I miei genitori sempre mi hanno sostenuto in ogni decisione che ho fatto, mi hanno saputo indirizzare bene e sempre si sono fidati di me e sanno che non sto qua per farmi una vacanza ma sto preparando il mio futuro, spero, in questa fantastica cittá.


Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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