Vuoi essere informato sui nostri Ticket Deals?
Iscriviti alla nostra newsletter.

* obbligatorio
Close

Italians in Europe, Pasquale da Bruxelles

Italians in Europe è ormai diventato l’appuntamento settimanale con il buon umore, potremmo ribattezzarlo anche “l’angolo della speranza”. Sapere che da qualche parte in Europa, qualcuno sia riuscito a coronare il sogno della propria vita è un toccasana per le ansie e le frustrazioni di noi Italiani rimasti in patria perchè possiamo sempre consolarci pesando “se ce l’ha fatta lui…”.  E allora gioiamo nuovamente e coralmente per la brillante carriera di un nostro (manco a dirlo) conterraneo che all’Italia ha detto ciao da un bel pò di tempo e riuscendo tra l’altro a raggiungere anche ottimi risultati sul piano professionale. Dopo un’esperienza come ricercatore in Italia a cui è seguita una trasferta in America, oggi,  ricopre il ruolo di funzionario della Commissione Europea dove si occupa di politiche agricole comunitarie. Ascoltate e prendete appunti, in Europa (e fuori dall’Italia) c’è  posto anche per voi.

Ciao Pasquale, raccontaci un pò un po’ da dove sei scappato?

Sono partito, più che scappato, da Ariano Irpino (av) alla scoperta del brio europeo.

Dove vivi ora e da quanto tempo?

Vivo ormai da due anni a Bruxelles, il cuore dell’Unione Europea. La passione per l’agricoltura e le politiche europee, mi hanno spinto in un’avventura che impegna parte della mia quotidianità con tanta curiosità e voglia di imparare da giovani, e meno giovani, che arrivano da ogni parte d’Europa per la costruzione della famiglia comune: notre Europe.

Cosa facevi in Italia, o cosa avresti voluto fare prima di partire e cosa fai di bello ora ?

Prima di approdare a Bruxelles ero impegnato nel campo della ricerca agroalimentare presso l’Università Cattolica di Piacenza; un lavoro che fa seguito ad un’altra grande esperienza di due anni negli Stati Uniti d’America, presso l’Università del Connecticut.
Cosa faccio di bello qui a Bruxelles? Dopo diverse esperienze di lavoro tra Parlamento Europeo e Commissione Europea (direzione agricoltura), sono adesso ufficialmente il Policy Advisor del Copa-Cogeca; un’organizzazione europea che rappresenta agricoltori e cooperative agricole dei 27 Paesi membri. In altre parole, difendiamo gli interessi degli agricoltori e facciamo sì che le Istituzioni Europee prendano in forte considerazioni le esigenze e problematiche di un settore cruciale, come quello agricolo, per il futuro dell’Europa.

Cosa ti piace di più della tua nuova città?

Bruxelles è una città molto particolare. A prima vista può sembrare una piccola città prettamente istituzionale e a volte, pure scocciante, con condizioni climatiche quasi al limite per un Italiano del sud. Niente di tutto ciò. Bruxelles assicura ai suoi transitanti molto divertimento, numerose opportunità di scambi culturali e continue sollecitazioni e stimoli che mettono a dura prova le capacità e ambizioni di ognuno di noi. La cosa che mi appassiona di più di Bruxelles è questa diversità linguistica e culturale che offre a tutti l’opportunità di cimentarsi in vere macchiette napoletane al fine di comprendere, e farsi comprendere, da persone che arrivano da realtà totalmente diverse.

Cos’è che ti manca di più dell’Italia e della tua città natale?

Affetti familiari, amici, clima freddo umido, e buona cucina, oimè, possono in alcuni minuti della giornata rendere la permanenza qui a bruxelles meno interessante.

Quali sono ora le tue abitudini nel fine settimana?

I fine settimana di solito li trascorro in giro con amici, tra visite di musei, concerti, partite di calcio e visite spot ad altre capitali europee, per esempio, non da molto Stoccolma.

Cosa va per la maggiore tra i giovani del posto nel week-end e di notte?

La movida notturna dei giovani del posto si svolge principalmente tra pub storici della città, feste in appartamento, discoteche per gli amanti del ballo, e serate a teatro per gli amanti dell’opera.

C’è un locale, un posto di cui sei diventato un’abituè?

Personalmente, il weekend ha inizio quasi sempre a place du lux, una piazza antistante il parlamento Europeo che rappresenta il ritrovo di tutte le persone che operano nel campo degli affari europei. Con amici e spesso sconosciuti, amici di altri amici, diamo il via al weekend bruxellese.

Come sono cambiate le tue abitudini?

Le mie abitudini non penso siano cambiate molto, al contrario, ritengo di essermi adattato senza alcun trauma.

Cosa ci consigli di vedere casomai ci trovassimo da quelle parti?

Consiglio a tutti di visitare sicuramente le Istituzioni Europee, il centro storico della città, e le città limitrofe di Brugge, Gent ed Anversa.

Stai programmando il tuo rientro in patria o c’hai messo una pietra su?

In un futuro prossimo, spero e credo di far tesoro della mia esperienza professionale e non nella mia amata patria.

——————————————————

Se anche tu sei un Italian in Europe batti un colpo e raccontaci la tua storia!

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

Sullo stesso genere:

Community feedback