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It’s time to get a job | Honey Lulu, burlesque show girl

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Vi ricordate la nostra rubrica “It’s time to get a job” con la quale indagavamo tra le “professioni” anti-crisi? Oggi torniamo con un’intervista ad un’altra esponente del mondo del Burlesque, dopo Eve La Plume e Michelle L’Amour, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Honey Lulu, alla quale abbiamo fatto un pò di domande sul suo lavoro e sui segreti che le giovani aspiranti showgirl dovranno tenere ben in mente prima di tuffarsi in questa realtà fatta non solo di bustini, piume di struzzo  e copricapezzoli. Buona lettura.

courtesy Honey Lulu

Ciao Honey, che ne dici di raccontarci un po’ il percorso verso la tua attuale carriera di burlesque show girl?

Certo! Il mio background, prima che mi buttassi nel mondo dello spettacolo, e’ nel’ arte e fotografia. Ho sempre fotografato donne e me stessa. Credo che questo sia stato un fattore importante per lo sviluppo della mia estetica. Sono sempre stata interessata alla cultura alternativa e retro. Ad essere sincera non ricordo la prima volta che abbia sentito la parola burlesque ne’ esattamente il primo spettacolo che abbia visto dal vivo. Ma ricordo di aver visto il film Gilda diversi anni fa e di essere rimasta ammaliata dallo ‘striptease’ di Rita Hayworth.
Quando ho cominciato a frequentare serate retro e burlesque a Londra, ho deciso con passione che quella sarebbe stata la mia strada.

I tuoi genitori ti hanno mai fatto storie su questa tua passione? Non avrebbero preferito avere una figlia avvocato o medico?

I miei genitori sono sempre stati dell’ idea ‘Contenta te, contenti tutti’. Sono sicura che avrebbero preferito se avessi avuto una carriera più’ accademica, ma da quando il burlesque e’ la mia professione (oltre che passione) e per di più uno show portato anche in grandi teatri, la rispettano ed accettano di più’.

Chi è stato il tuo o la tua mentore da cui hai acquisito i segreti di questo “mestiere” ?

La mia insegnante principale e’ stata Jo King della London Academy of Burlesque e School of Striptease, una donna molto positiva. Ho imparato molto anche dai miei amici e colleghi acrobati e passando molto tempo sul palcoscenico.

Che genere di formazione c’è dietro ad una professione come la tua?

Non c’è una formula o un percorso preciso. C’e’ chi arriva al burlesque attraverso la danza, il teatro, il circo, la moda, chi lo ha in se’ stessa o chi era una stripper, come molte performers americane. Questa varietà’ di formazione e’ molto bella secondo me.

Secondo te, quali sono le doti che una ragazza dovrebbe possedere per poter intraprendere questo genere di carriera?

Un mito da sfatare decisamente e’ che tutti possono fare burlesque e che sia facile. Le doti principali da possedere secondo me sono la conoscenza del proprio corpo, il carisma e la presenza scenica, l’ espressività’, ed un senso di stile abbinato alla creatività’.

Quali sono le tue doti che ti hanno aiutato a sfondare e diventare una “queen of strip-tea” ?

Credo che la mia visione artistica ed estetica mi abbiano aiutata molto. Determinazione. Sensualita’ ma anche ironia. Cerco di non prendermi mai troppo sul serio.

foto di E.Ricciardi

Quanto conta la bellezza e la prorompenza fisica della show girl e quanto la “tecnica” se così possiamo chiamarla?

Il bello del burlesque e’ che non aderisce a dei canoni di bellezza precisa. La bellezza poi e’ molto soggettiva. La tecnica certo conta, ma deve essere complimentata da una personalità forte, sensualità e originalità; senza questi elementi di fascino c’e’ qualcosa che manca.

Lavorare col proprio corpo, con la propria sensualità e fascino di fronte a tantissime persone non è come stare dietro una scrivania al pc. Quali implicazioni psicologiche ha una professione come la tua?

Dietro a tutti i performers di qualsiasi genere c’e’ sempre un minimo di insicurezza, ma non credo che sia una cosa necessariamente negativa. Io sono la più’ grande critica di me stessa, ma invece di vedere la cosa negativamente la sfrutto per migliorarmi costantemente.

Hai mai paura del giudizio del pubblico? Ti è mai capitato di ascoltare commenti pesanti dalla gente durante un tuo spettacolo? Come hai reagito o come reagiresti?

Nel mondo dello spettacolo si e’ sempre sotto scrutinio del pubblico, e dopo un po’ ci si abitua. Non ho mai sentito nessun commento pesante ed il mio modo di reagire dipenderebbe dal tipo di commento. Una critica può’ essere costruttiva e questo so accettarlo, ma se il commento fosse motivato da chiusura mentale o ignoranza non me ne curerei. L’ ignoranza m’ infuria.

Cosa ti appaga di più di questo lavoro?

Vedere il frutto di tanto lavoro premiato con un grande applauso.

Come si vive facendo la “burlesque show girl”? Si guadagna bene immagino?

Come per tutti gli artisti ci sono i periodi di secca e di piena. Io non mi lamento, la mia vita e’ abbastanza stravagante!

Tu ti esibisci in diverse circostanze e location, dagli show nei locali alle convention aziendali. In quali altre circostanze ti è capitato di esibirti?

L’ hanno scorso ero parte di uno spettacolo di cabaret la cui storia si svolgeva all’ inferno, e il teatro in cui eravamo era una chiesa, completa di altare dietro le quinte. E’ stato molto divertente! La scorsa settimana stavo facendo le prove per il mio nuovo spettacolo con il fuoco, sul balcone in costume da bagno, e senza che me ne accorgessi sulla strada si era formata una piccola folla di persone che alla fine ha anche applaudito!

A te dove piace di più fare lo spettacolo?

Di solito a me basta un buon pubblico, una buona compagnia e un palco decente per essere felice. Pero’ devo dire che in teatro la produzione e’ più’ alta ed e’ sempre il meglio. Le luci, il sipario, il set, i camerini e i rituali del teatro sono magici. Ho avuto la fortuna di lavorare in diversi teatri tedeschi, e al Wintergarten di Berlino per tre mesi: essere sul palco di un teatro storico, bello e così importante e’ davvero stata una gioia e grande esperienza.

Quanto tempo ci hai messo prima di diventare una “regina” dello strip tease e quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato prima di diventare un’artista affermata?

Per me ogni anno e’ andato sempre meglio e spero che continui così. Ho investito molti soldi per tutti i miei costumi e scenografie, e la’ inizio avere un lavoro e fare la showgirl allo stesso tempo non e’ stato facile, ma ne e’ valsa sicuramente la pena.

Con il tuo lavoro si ha a che fare con un sacco di gente ed immagino che si conoscano un sacco di persone diverse. Qual’è la cosa interessante in tutto ciò oltre alla possibilità di incontrare qualche ricco possidente e sposarselo?

Non ho ancora incontrato il ricco possidente da sposarmi, hai dei suggerimenti? A parte gli scherzi, ho incontrato delle persone meravigliose e piene di talento, che sono un’ ispirazione continua. E’ bello conoscere persone creative da tutto il mondo, e anche dei veri e propri eccentrici. Certo, non posso negare che ogni tanto si incontrano delle persone non molto carine, ma per fortuna non sono poi in tanti. Io sono sempre aperta a conoscere gente nuova ed ho imparato molto a trattare con ogni tipo di persona.

courtesy Honey Lulu

Chi viene ai tuoi spettacoli? Com’è composto il pubblico dei tuoi show?

Dipende dal’ evento e dalla città’. Ci sono i curiosi, gli appassionati, gli ‘invitati’… Nei club sono maggiormente giovani, uomini e donne. A teatro e’ un pubblico misto, di ogni eta’. A volte e’ capitato che ci fossero bambini, chissà’ cosa avranno pensato! In Inghilterra spesso faccio degli spettacoli con maggioranza donne. Il burlesque e’ molto amato dalle donne.

Ci sono delle differenze tra i paesi riguardo alla percezione di questo genere di show? Qual’è il paese in cui il burlesque è particolarmente affermato e diffuso e quale quello in cui rimane ancora uno show di nicchia.

In Inghilterra e negli Stati Uniti il burlesque e’ molto affermato mentre nel resto del Europa e’ ancora uno spettacolo di nicchia. Vedo con piacere che questo genere sta prendendo piede molto in Italia al momento

Chi è la regina in assoluto del burlesque show e chi è il tuo punto di riferimento?

Non c’e’ una regina in assoluto, lo siamo tutte e non lo e’ nessuna! Traggo ispirazione da molte persone e molti generi, e Youtube e’ una risorsa inestimabile. Comunque non mi stanco mai di guardare Dirty Martini e Immodesty Blaize.

Quanto dura la carriera di una show girl come te? Fra quanto pensi dovrai appendere il “bustino” al chiodo?

La durata della carriera dipende da molti fattori, c’e’ chi continua anche dopo i 50! Comunque, per il momento non ci penso neanche ad appendere il bustino al chiodo!

Dopo cosa pensi di fare?

Continuare ad essere sul palco, con spettacoli di genere diverso.

Se non avessi intrapreso questo genere di carriera cosa avresti fatto?

Non posso ne’ voglio immaginarmi la mia vita diversamente.

A tutte le ragazze che sognano di intraprendere la tua stessa carriera cosa suggeriresti di fare prima di lanciarsi in questo mondo?

Fare ricerca, prima di tutto! Ricercare la storia ma anche le artiste contemporanee per vedere cosa succede sui palchi burlesque di tutto il mondo. Siate originali, questa e’ la cosa più’ importante, e investite in costumi favolosi. E non dimenticate un po’ di auto-ironia!

Io non ho mai visto dal vivo uno spettacolo del genere, che ne dici di regalarmi un biglietto per il tuo prossimo show?

Sicuro! Cosa preferisci, Londra, Parigi o Berlino?

Grazie mille!

Per chi volesse saperne di più: misshoneylulu.com

misshoneylulu.com
Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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