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It’s time to get a job | Luigi Ciotta, clown

Credo che di questi tempi l’unico vero antidoto alla crisi ed alle crisi sia una dose abbondante di risate accompagnate da temporanee ma costanti disconnessioni dal mondo reale. Ed escludendo il ricorso a sostanze stupefacenti e gas esilaranti gli unici “spacciatori” in grado di garantire pochi ma sani momenti di felicità sono probabilmente i clown, i comici e gli artisti di strada, ovvero chi ha fatto della risata la missione della propria vita. E sebbene possa sembrare strano, far ridere la gente è cosa tutt’altro che semplice e non è certo roba per dilettanti. Per questa ragione abbiamo voluto fare una piacevole conversazione (con tanto di esercitazione) con un giovane e promettente artista di origini siciliane trapiantato da anni a Torino. A lui abbiamo chiesto di rivelarci i segreti dell’arte della risata.

courtesy Luigi Ciotta | luigiciotta.com

Ciao Luigi allora quanto impegno ci vuole per far ridere la gente di questi tempi?

Ciao, innanzitutto credo che per far ridere la gente ci voglia molto più impegno che per farla piangere, ma il problema è che spesso queste due “abilità” non sono considerate alla pari. In questa società, per come la stiamo gestendo, penso che le persone abbiano voglia e bisogno di ridere per liberarsi dal loro stress quotidiano, ma se devo essere sincero credo che la televisione, e i ritmi frenetici stiano un pò “lobotomizzando” le menti, nel senso che i ritmi comici attuali sono dettati da quelli del cabaret televisivo e fare della comicità di satira è sempre più difficile perché la gente si sta completamente disabituando al senso critico e all’autoironia.

Visto che ci sono un sacco di ragazzi a spasso e molti che non sanno cosa farsene della loro laurea possiamo spiegare come sei diventato un clown, buffone, artista di strada o.. insomma quello che oggi sei tu? Chissà che non possa essere da spunto e suggerimento per qualcuno di loro.

Spero proprio di no altrimenti ci sarà molta più concorrenza…il Fiasco è la base del Clown!!! Ho deciso di intraprendere questa carriera proprio dopo la mia laurea, anzi ad essere sinceri durante la mia laurea; ho sostenuto la mia discussione proprio nello stesso periodo in cui stavo seguendo il mio primo stage intensivo di 2 mesi di clown…non mi ero mai sentito così rilassato durante un esame pubblico. Arrivato alla fine dell’università mi si prospettavano tre strade: continuare a studiare, forse in eterno, senza finanziamenti alla ricerca, iscrivermi ad una scuola di cucina, ma probabilmente diventare ciccione (lo sono già stato da piccolo e la cosa mi ha traumatizzato) Diventare un comico…e così è stato!!!

courtesy Luigi Ciotta | luigiciotta.com

Mi sono trasferito a Torino per frequentare L’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice, un percorso intensivo di tre anni durante i quali ho studiato teatro, non solo comico, arti circensi, danza, musica, canto…insomma tutto quello che ha a che fare con lo spettacolo. E poi tanti altri stage, più o meno lunghi, con diversi insegnanti. Non sembra ma per fare questo mestiere ci vuole costanza, studio, ricerca, allenamento fisico e mentale e sopratutto il contatto con il pubblico e per questo la strada è la migliore, ma anche la più difficile, palestra. Come tutti i lavori artistici, è difficile riuscire a staccare la mente dalle tue creazioni, e questo comporta che lavori quasi costantemente.

Secondo te non era meglio una bella laurea in ingegneria aerospaziale o magari un corso per apprendista idraulico o magari un master in finanza creativa ?

Sono soddisfatto della vita che faccio, …e poi una bella laurea c’è l ho già, e anche con il massimo dei voti. Laurea al Dams in Storia dell’Arte Medioevale!!!!!!!!!! Non serve a niente… ma quanto ti arricchisce dal punto di vista culturale. Penso che dipenda anche molto dal tenore di vita che una persona vuole avere, probabilmente non guadagnerò mai come un ingegnere aerospaziale o un manager ma non farei un altro lavoro che questo (beh, forse il cuoco).

Stavo pensando che tutto sommato non bisogna essere necessariamente un clown per far ridere la gente, in genere quando accendo la televisione e sento parlare alcuni politici, critici e opinionisti vari rischio sempre di crepare d’infarto per le battute che fanno. Non pensi che la vostra categoria stia
rischiando di essere surclassata da questi nuovi comici?

Infatti per evitare il confronto da 6 anni non ho più la TV. Giusto quest’anno avevo deciso di ricominciare, visto che l’avevo presa da un amico dopo un trasloco, e nello stesso momento hanno deciso di rendere obbligatorio il decoder!!!! … così adesso ho la TV, ma sempre spenta. Purtroppo non riesco più a ridere alle battute dei politici, mi è subentrato un sentimento di sgomento…ma nel mio profondo non riesco a non trovare geniali le gag di Berlusconi nelle relazioni internazionali: dall’abbronzatura di Obama, alle corna nelle foto di gruppo, alla Merkel e tante altre…

courtesy Luigi Ciotta | luigiciotta.com

A questo punto ti proporrei una cosa. I primi cinque personaggi politici/critici/opinionisti/giornalisti che meriterebbero una laurea in “clowneria” ad honoris causa, se possibile con relativa citazione che ne decreta l’abilità :

Molti di questi sono scontati mi sa:
1) Berlusconi ovviamente per le qualità dette prima; non per il suo comportamento in Italia, ma all’estero…riesce a fare ridere e stupire il mondo intero senza differenza di lingua. Non è per niente una cosa semplice solo i più grandi comici ci riescono.

2) Banale, ma accanto ad un Clown Bianco c’è sempre il suo Augusto, quindi Emilio Fede.

3) Ad Ignazio La Russa non darei una laurea in “clowneria”, ma in Commedia dell’Arte perchè per la sua maschera naturale, la voce e la sua grinta è proprio un vero Zanni, ma di quelli più grezzi. Si intenda detto da me la considero una grande qualità.

4) Calderoli, anche lui per essere un perfetto personaggio di Commedia dell’Arte

5) Da siciliano per ultimo scelgo Totò Cuffaro, presidente della regione Sicilia, per la sua finta genuinità tipicamente clown.

I politici di Sinistra sono bocciati quasi tutti perché troppo tristi, frustrati credo da molti anni ormai non riescono più a divertirsi e a divertire,
mentre i politici di destra hanno molta più fantasia e danno risposte molto semplici e dirette a problemi enormi. Ci sono i senzatetto? Che se ne vadano. C’è un aumento di criminali? Ripristiniamo la pena di morte. Come si combatte la povertà? uccidendo i poveri…

Prova di abilità.

A- Ho appena ricevuto la lettera di licenziamento dal mio datore di lavoro. Istintivamente vorrei sbattere la tastiera del mio computer contro il monitor prima scoppiare a piangere.

Descrivere una frase, una situazione, un gesto che dovrei subito mettere in pratica per trasformare la mia disperazione in gioia infinita. A te:

Prima di lanciare la tastiera metti una foto del tuo datore di lavoro sul monitor, ma poi, se lavori a casa e se il computer è il tuo piuttosto che romperlo manda una mail al tuo capo con una catena di Sant’Antonio
da inviare ad altre 50 persone pena la perdita del lavoro. Questo ogni giorno per 2 mesi, secondo me ti riassume, e comunque immaginatelo sempre sul cesso, funziona!

Seconda prova di abilità:

Immaginiamo che tuo nonno o quello di un tuo amico abbia appena ricevuto la social card e sia andato in panico sul come spendere quei Q U A R A N T A E U R O che gli sono stati accreditati. Cosa gli suggeriamo perché sfrutti al meglio questa irripetibile opportunità e tragga il massimo beneficio da questo benefit?

1) Acquistare 10gr di hashish e fumarseli tutti in un botto sognando di essere su di un’isola nei Caraibi.

2) Farsi dare i quaranta euro in contanti ed incorniciarli per ricordare la più grande fregatura mai avuta in tutta una vita.

3) Comprare una dose sufficiente di pesticida ed avvelenare la pappa del cane di qualche riccone nel quartiere.

4) Farsi dare i 40 euro in monete da un euro ed usarle come proiettili da lanciare contro qualche politico locale aderente alla coalizione di maggioranza al governo che ha approvato questo provvedimento.
A te le prossime 4 alternative:

Tra le quattro ipotesi gli suggerisco di incorniciarle per ricordarsi della fregatura, da comico si deve cercare di sdrammatizzare sulle assurdità della vita e accettare i fallimenti, come farebbe un bambino, per ripartire spiazzando tutti.
1) Diventare un falsario e coniare biglietti da 40 euro con la faccia di Tremonti sopra

2) Trasferirsi in Perù dove con 40 euro vivi per un mese

3) Donarli ad “Un Posto al Sole”…mio nonno sarebbe contento…

4) Comprare un Album con tutte le figurine dei giocatori del Palermo degli ultimi 30 anni…mio nonno sarebbe contento, mio nonno ha l’Alzheimer!

Essere un comico di professione deve essere una gran comodità. Si ha sempre la battuta pronta, anche nelle situazioni più imbarazzanti. Facciamo qualche esempio.

Situazione A:

Esci con una ragazza la porti a cena e al momento di pagare il conto ti accorgi di aver dimenticato il portafogli a casa ma tu hai il sangue freddo e sai già come uscirne vincitore dicendo:

Non ho voluto riprodurre il solito atteggiamento maschilista, che dev’essere sempre l’uomo a pagare la cena così per sdebitarti tu ti sentiresti obbligata a venire a letto con me. Preferirei che simbolicamente pagassi tu stasera.

Situazione B:

Nonostante lei abbia dovuto pagare la cena ad entrambe sei riuscito anche a portarla a casa tua per un dopo cena di fuoco, ma dopo le prime effusioni ti accorgi che c’è qualcuno o qualcosa che non vuole fare il suo dovere. Giusto un attimo di imbarazzo nel volto di lei prima che tu esordisca con:

non capisco come sia potuto succedere, di solito fa tutto lui e io mi addormento dopo i preliminari.

Situazione C:

A rientro da uno spettacolo la pattuglia della polizia ti ferma e rileva con l’alcool test che hai bevuto qualche bicchiere di troppo. Ti chiedono una valida giustificazione prima di procedere con la sanzione e tu con il solito aplomb da vero improvvisatore ti difendi dicendo:

Sono un artista circense e ho appena svolto il mio pericoloso numero di sputa fuoco, se volete posso darvi una dimostrazione.

Sarebbero delle domande perfette per Woody Allen, mi è sempre dispiaciuto non essere lui.

courtesy Luigi Ciotta | luigiciotta.com

In realtà volevo farti tutt’altra intervista, ma non so perché, il fatto di avere “di fronte” un’artista comico mi ha fatto prendere una direzione diversa. Mi sembra giusto ora che sia tu a concludere questa intervista con la domanda che avresti voluto che io ti facessi.

Qual’è il tuo film preferito?

Man on the moon, di Milos Forman con Jim Carrey.

Ma scusa dopo tutte queste domande difficili, una cosa semplice.

No d’accordo, mi faccio una domanda seria. Quale futuro vedi per te?

Grazie, sono contento tu mi abbia fatto questa domanda. Sto andando per un periodo all estero, per imparare meglio le lingue e creare un nuovo spettacolo. Alla ricerca di nuovi contatti e sopratutto stimoli, perché purtroppo l’Italia è veramente indietro per molte cose, nonostante gli italiani
siano un popolo molto creativo. Sono preoccupato per come stanno andando le cose al livello mondiale e mi piacerebbe con questo nuovo spettacolo, basato sulla iperconsumazione, legata all’eccesso dei consumi alimentari ed allo smaltimento dei rifiuti, prendere in giro l’assurdità di questo sistema dentro al quale siamo tutti dentro senza apparente via d uscita. Penso che il ruolo del comico sia quello di far ridere tutti, ma trovo che si stia un pò perdendo la possibilità di dare dei messaggi attraverso la risata. In questo il Teatro di Strada, che in Italia funziona tantissimo, potrebbe fare molto di più perchè è il mezzo più diretto verso la gente ed al quale tutti possono accedere, visto che solo un elitè di persone va a teatro.

courtesy Luigi Ciotta | luigiciotta.com

Mi fa male incontrare dei colleghi che mi dicono “Luigi, ma chi te lo fa fare? la gente non ha voglia di pensare, non ha voglia di messaggi, sopratutto in strada…” Beh mi piacerebbe che tutti iniziassimo a pensare in maniera diversa, non penso che questo sia un lavoro come un altro anzi l’attore, drammatico o comico, parlando direttamente alla gente, può fare tantissimo a livello sociale e a maggior ragione il comico può farlo attraverso la risata, e la cosa è molto più liberatoria.

Ops dimenticavo, dove ti esibirai prossimamente in modo che possiamo vederti all’opera?

Adesso parto per 2 mesi e mezzo in Belgio e Francia per creare un nuovo spettacolo, ma il 5 Marzo sarò in Teatro a Bagnara (Ravenna) con Funky Pudding Show, quindi venite numerosi. Per tutte le info sui miei spettacoli, video e foto www.luigiciotta.com

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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