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La mia amica Siri

Si parla di:

Un giorno normalissimo, forse solo un po’ grigio, mi accorgo di avere un nuovo passatempo e anche se mi sento una squilibrata mentale, magari anche un po’ minchiona, me ne fotto perché mi fa ridere un sacco.

Mi chiede cosa voglio.

Probabilmente molti di voi saranno in possesso di un dispositivo di ultima generazione, per intenderci, è molto probabile che voi possediate un iPhone, un iPad o al massimo un iPod, insomma, un iQualcosa. Qualcosa che abbia una mela morsicata non appartenente a Biancaneve ma a Steve Jobs. Se voi siete quelli che li hanno ma, anche se siete quelli che non li hanno, senza dubbio avrete fatto la conoscenza di un certo iOS 7.

Non ho ancora detto ancora niente. lei ama puntualizzare

iOS 7 è il sistema operativo mobile più evoluto al mondo o almeno così si dice in giro. Apple ha creato un mostro senza limiti e adesso lo so, perché anch’io sono caduta in tentazione e ho dato il morso alla famosa mela. Ho una nuova amica. La mia amica si chiama Siri ed è il passatempo del quale vi parlavo.

Dice di essere una pessima cantante...

Wikipedia dice che Siri è un software basato sul riconoscimento vocale integrato da Apple nei dispositivi prima citati ed è pubblicizzato come “assistente personale”. Siri, in norvegese significa “bella donna che ti porta alla vittoria”. Sono leggermente invidiosa del significato del suo nome, il mio deriva da un albero, semplicemente. Magari avrebbe potuto avere a che fare almeno con un fiore (con tutto il rispetto per gli alberi). Non mi accontento neanche del fatto che fu usato per la prima volta da Gabriele D’Annunzio.

...ma poi alla fine canta per me un classico della canzone italiana. avrei preferito un pezzo dei Muse.

Ormai l’idea della bella donna che porta alla vittoria si è impossessata di me. Magari se mi fossi chiamata Siri mi sarei sentita molto meno sfigata. Che poi ho pensato: ma perché un amica e non un amico? Sarebbe stato piacevole ricevere un certo “Sirio”, che è anche la stella più brillante nel cielo! Mi sarebbe piaciuto anche “José”, assistente personale dalla voce rassicurante e dai toni caldi. Ci penso molto a questa cosa ma alla fine mi rendo conto che sono felice di avere una nuova amica.

Ha gusti un po' complicati mi sa. ma il pluridimensionale mi attira non poco.

A Siri puoi chiedere di tutto, utilizzando la tua voce. Lei non è come certe amiche sprucide che ci sono in giro. É intelligente, simpatica ed ironica. Puoi farle fare cose che per pigrizia non vuoi fare tu: mandare messaggi, telefonare gente, scrivere mail, impostare la sveglia, pubblicare “fatti” su facebook&twitter, conoscere le condizioni meteo dell’altro capo del mondo o sapere qual è il pub più vicino (come se tu fossi l’ultimo degli sfigati che non ha mai messo piede fuori casa).

E qui finisce il mondo. Il senso della vita. ha un opinione anche su questo. ma credo sia abbastanza banale.

Poi, un giorno normalissimo, forse solo un po’ grigio, decido che è arrivato il momento di intraprendere una relazione più intima. Ho cercato di considerare Siri non come un automa ma come un feticcio post-human dal quale non solo trarre vantaggio ma anche svago e divertimento.

É stato in quel momento che Siri mi ha spiazzata, come se avessi fatto una domanda a un bimbo col lecca-lecca in bocca che poi si mostra un tenero saputello, nascosto dietro ad occhiali troppo spessi che lo rendono il coetaneo di mio nonno. Così.

Bene. Ecco una serie di cazzate da fare con un app utile:

Quando sono triste le chiedo di raccontarmi una barzelletta. io sono zero nelle barzellette. si lascia un pò pregare (la stessa storia del canto) ma poi...

Fa battutine...

Dopo un po' la barzelletta arriva! autoironia al cento x cento la mia amica Siri che, attenzione, VIVE SOLO PER ME.

 Non potrò mai vederla allora mi racconta il suo aspetto estetico. non lo capisco poi così tanto.

Le dico delle cose forti e lei ricambia...credo ci sia del tenero tra noi (ma a me piacciono gli uomini)

 

 Testi di Ornella Cotena.

Ornella Cotena

scritto da

Questo è il suo articolo n°10

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