Vuoi essere informato sui nostri Ticket Deals?
Iscriviti alla nostra newsletter.

* obbligatorio
Close

Laszlo Biro presenta #

 

# è un simbolo speculare, aperto, in qualche modo enigmatico, ma un simbolo allo stesso tempo banale, familiare ai nostro occhi che decine di volte, tutti i giorni, lo vedono sulle tastiere dei nostri telefoni e dei nostri computer. # è un artista duplice, provocatore, obliquo, che si muove su una coordinata unica che viaggia tra il punk e il manierismo, tra l’estremo rigore e la libertà più assoluta. Il suo è un lavoro difficile da collocare all’interno di un solo contesto. Abbiamo visto i suoi poster sui muri della città, i suoi disegni campeggiare lungo le strade trafficate della metropoli e sulle pareti dei centri sociali, e in ogni contesto ciò che risaltava maggiormente era la novità e l’unicità di uno stile trasversale che si muove su una linea immaginaria, una diagonale impossibile che va dal fumetto lisergico alle miniature giapponesi: universi di facce mostruose ma coloratissime, di carpe formate da patterns accurati e dall’eleganza orientale tranciate orrorificamente da colpi di mannaia. Troppo riduttiva dunque la collocazione tout court nella streetarte per un artista così eclettico. Il suo lavoro riesce infatti ad aderire perfettamente ad ogni piattaforma con la quale decide di confrontarsi. Dai muri della città alle tele , dalle sue rivoluzionarie carte da parati (attack.it) ai poster (Ziguline) fino alle tavole da skate (SK8 like canvas) . Da Laszlo Biro # sceglie come supporto la tela, che gli permette una nuova provocazione: i reversibili. Dipinti componibili da due o più parti che possono essere disposte in un ordine sempre diverso e che formano in ogni posizione una figura compiuta. Uno sforzo di immaginazione che spinge lo spettatore a
un lavoro di fantasia, in un gioco di specchi che si può ripetere all’infinito ; una riflessione, a detta dello stesso #, sulla polivalenza di ogni opera d’arte che ha sempre diversi livelli di lettura e di interpretazione. Per l’ultima mostra della stagione il neonato Laszlo Biro, ha scelto di presentare al pubblico l’opera di un artista dal lavoro ricchissimo e dalle diverse declinazioni, che permette di provocare nel pubblico
un’intuizione importante: la streetarte è un contenitore troppo vasto e dai contorni incerti all’interno del quale convivono realtà profondamente eterogenee che animano un dialogo vivo all’interno della scena artistica non solo “street” .Una parola questa, che ormai è sempre più riduttiva per il lavoro multiforme e sfaccettato di molti artisti e che ha bisogno di evolversi in un termine nuovo. Ancora da pronunciare. Lorenzo Ticci [#] nasce a Roma nel1981. Da allora, tra i luoghi dove è apparso il suo segno: Crack fumetti dirompenti, Roma, 2006-2008; Torino poster festival 2008; Strike the Street, Roma, 2008-2009; Mad poster art, Madrid, 2009; Moth a fucker, mf gallery, Genova, 2009; Versus, Mondo Pop, Roma, 2009; SK8 like canvas, Roma, 2011. Quella per Laszlo Biro è la sua prima mostra personale.

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

Sullo stesso genere:

Community feedback