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Ma ddò vai??!! no#3

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Quando lo scorso 8 maggio mi vedo recapitare la cinquantesima segnalazione della giornata e leggo nell’oggetto “SKIUMA PARTY + OMAGGIO DONNA TUTTA LA NOTTE ALLA DISCOTECA X.. DEL POSTO Y ….” ho avvertito come un brivido nervoso scorrermi lungo tutta la schiena. A parte l’uso fastidioso della K per scrivere “schiuma”, come se al pc non c’era l’addetto stampa del locale ma suo figlio quindicenne che furtivamente si era appropriato del computer per mandare di nascosto email agli amichetti avvisandoli della prosisma meravigliosa festa in discoteca. Ma tralasciamo anche questi “neologismi” figli delle chat e degli sms, dico io, ma gli “SKIUMA PARTY” non erano morti e sepolti da un bel po’?!. O per caso sono io a non essere più aggiornato sulle tendenze notturne in voga tra gli adolescenti (ma a chi era rivolto poi l’invito?). Avevo archiviato questo genere di intrattenimento da discoteca provinciale di bassa lega agli anni ’90 quando la cosa aveva ancora i tratti di una novità capace di entusiasmare gli animi di giovani sbarbatelli in cerca di emozioni forti il sabato sera. Che sto brodo schiumoso venisse propinato ancora oggi non me lo sarei proprio aspettato. Devo ammettere comunque che l’effetto “evviva siamo tutti bagnati”, tipico degli schiuma party, misto all’effetto dell’alcool, è più che sufficiente per rallegrare il livello ormonale di ragazzini festanti che non fanno ormai più caso nè al posto in cui si trovano né allo schifo di musica che gli propinano. Beata gioventù.

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Dimitri Grassi

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Questo è il suo articolo n°319

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