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Manuale per chiacchiere da bar

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É opinione generale che andare a bere un caffè, un aperitivo o un succo di frutta in un bar con amici, conoscenti o con un gruppo più o meno conosciuto di gente, sia uno dei rituali sociali più semplici che ti possa capitare di vivere nella quotidianità. Purtroppo tutto ciò è falso. Andare a prendere qualcosa in un bar é un rito comunitario complesso che implica tutta uno specifico bagaglio culturale e una manualistica pertinente al contesto situazionale in cui ci si trova coinvolti. Questo articolo vuole fungere da piccolo salvagente per sopravvivere a questo apparentemente semplice e praticamente complesso momento di aggregazione sociale che per noi italiani è fondamentale.

foto di Piero Martinello

Come noi tutti ben sappiamo la casistica dei bar è molto varia, per questo per facilitare le cose mi riferirò a un’ipotetica riunione di persone, più o meno conosciute, in un bar “medio” italiano; con un bancone, qualche tavolino, la macchina da caffè, tutto il mobile brulicante di amari, una macchinetta da giuoco e tre quotidiani, due nazionali e uno regionale, sparsi per il locale.

foto di Piero Martinello

Se la conversazione entra nel politico, il primo consiglio è non siate i primi a rischiare dichiarazioni forti bensì aspettate le mosse degli altri partecipanti, consiglio la posizione: ”Fanno tutti schifo, sia a destra che a sinistra”, senza per esempio confessare che per tutta una vita avete votato sempre e inutilmente lo stesso partito sperando in futuro migliore.

Se si parla di prossimi viaggi potete sfoderare il tridente Croazia-Salento-Grecia, sicuro che incapperete in riscontri positivi “Ci son stato ‘ste estate, è una figata” o cose del genere.

foto di Piero Martinello

Passando al cinema, qua so cazzi. Dimmi che film guardi e ti dirò chi sei, quindi occhio!!! Studiate prima ben bene i propri compagni di comunicazione face to face. Quindi sempre per precauzione, prima di uscire, date una sbirciata agli ultimi polpettoni americani su un qualsiasi sito internet. Non é necessario averli visti, l’importante é leggere magari un’opinione o una recensione, e nel caso fiutaste che i gusti cinematografici degli altri commensali vanno verso questa direzione, sparate due o tre candidati all’Oscar e il gioco é fatto, si sentiranno a proprio agio. Se invece si va più sulla qualità, potete per la prima volta “gridare” al mondo la vostra predilezione per il cinema polacco.

foto di Piero Martinello

In letteratura, se fino adesso vi siete mantenuti con un profilo medio – basso, se ve la sentite, allargate metaforicamente le maglie delle vostre braghe e sciorinate un paio di titoli a effetto, come che ne so “ Antologia di Spoon River” o “Ultime lettere di Jacopo Ortis”. Consigliabile tenere sempre come arma di riserva un “Moccia” o per i più nostalgici un “Brizzi”.

State bene attenti con la televisione, tutto quello che direte potrà essere usato contro di voi, quindi sempre meglio usare lo stesso trucchetto del cinema senza però sforzarsi in affannose ricerche virtuali. Sarà sufficiente tendere le orecchie in qualche conversazione di un qualunque mezzo di trasporto pubblico; unendo sapientemente i tratti salienti delle conversazioni “rubate”, si può arrivare a raggiungere un buon grado di cultura televisiva.

foto di Piero Martinello

 Arte. Azz. Quando si parla di arte io, mi gioco sempre il jolly “bagno”, che sempre è una buona carta da sfoderare invece di ammettere la propria ignoranza.

Questo piccolo prontuario non vuole essere esaustivo, però spero possa essere di aiuto per affrontare con più agilità e freschezza questo complesso rito di condivisione di contenuti culturali, sociali ed emozionali per i più denominato “Andare a prendere qualcosa al bar”.

Sulla postura o su come muoversi in generale, lo lasciamo magari alla prossima puntata.

Testi di Salvatore Cattogno. Fotografie tratte dal lavoro di Piero Martinello Bar Portraits, “Dignified gentlemen sit for their portraits in bars and cafes across Italy”.

Salvatore Cattogno

scritto da

Questo è il suo articolo n°28

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