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Millo e la sua esperienza artistica in un carcere di massima sicurezza

Ho chiesto all’amico Millo com’era andata la sua esperienza artistica in un carcere di massima sicurezza. Mi è sembrato d’uopo farvelo sapere. Ecco i suoi pensieri spontanei e diretti.

Il direttore ci cambiava in continuazione la data per “motivi di sicurezza”. Non si sa mai, magari mi sarei potuto organizzare con qualche detenuto per portare dentro un po’ di anfetamine. A parte gli scherzi se devo dire cosa mi ha impressionato di più sicuramente direi lo spazio, è incredibile come l’architettura di un luogo possa influenzare lo stato d’animo di una persona.

Da dentro vedi solo quello che c’è dentro, non c’è alcun tipo di sfogo visivo. Non vedi mai l’orizzonte. Immagina di starci non un anno, ma 15, 20. Immagina quante cose hai fatto tu in 20 anni. Quando sono uscito, dopo una giornata intera, ho respirato e ho sentito l’odore del”aria, l’ho assaporata.

 

muro prima

 

Dentro ti fai passare il tempo, un po’ come a scuola, che ti sembrava che le 5 ore non passavano mai. Il pomeriggio ti fai una partita a carte, fumi, poi fumi, poi fumi un’altra sigaretta, sfotti qualcuno, scazzi e poi ti fumi un’altra sigaretta. Qualunque diversivo è buono per non pensare, per distrarsi, per uscire dal loop. E noi eravamo il diversivo migliore che gli fosse mai capitato. Ne ho sentite di tutti i colori, in un giorno me ne hanno dette quante non ne ho mai sentite in tutta la mia vita.

Ci hanno bombardato.

-“Fotografo! Ehi Fotografo! Perché invece di fare le foto a loro per far vedere quanto è bravo il direttore e quanto è bello il carcere non le vieni a fare qua due foto? Che stiamo in 3 in una cella e non possiamo nemmeno cacare che puzza?”

-“Che hobby di merda hai? Perché non te ne vai al mare?”

-“Perché non disegni una bella fica?”

-“Artista! Disegnami un ponte, lungo lungo… fino a fuori!”

-“E famm’ ‘na enne e Napule jaaaa!”

 

 

Parlando con un secondino:

“qua non è come nei carceri americani dove mangiano tutti insieme, qua mangiano nelle celle. Poi ci sono delle stanze più grandi, dove, se fanno domanda, possono mangiare in gruppi di massimo 10 persone in occasioni di compleanni o eventi particolari. E quindi fanno la socialità: mangiano e bevono”

Ah quindi hanno gli alcolici?

“una birra a pranzo e una a cena”

…e con una birra si riducono così?

“…quelli ci mettono le pallette!”

Quindi dentro circolano sostanze stupefacenti?

“Loro stanno male (ironico)! Vanno dallo psicologo, dicono che sono depressi e si fanno dare gli psicofarmaci, fanno finta di prenderseli e se li conservano. FANNO LA SOCIALITÀ’!”

Purtroppo queste sono le uniche due foto che Millo ha potuto fare per ragioni di sicurezza. Il carcere è quello di Lanciano.

Millo | sitofacebook

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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