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Brazil, un viaggio che mi ha aperto la mente e che ha lasciato il segno

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foto di Giusy Gambardella

Negli ultimi anni è nata la mia passione per il Brasile, conseguenza del perfetto feeling che ho sempre avuto con le persone brasiliane che ho incontrato sulla mia strada. I loro racconti, la loro realtà, il loro modo di vivere e soprattutto la loro semplicità mi hanno fatto innamorare di questa terra straordinaria, e ho cominciato a raccogliere informazioni, a documentarmi, a seguire capoeira , ad ascoltare musica e a frequentare locali brasiliani: insomma anche attraverso internet e il rivoluzionario Facebook cominciavo a cogliere un po’ della loro cultura!!!
Ho organizzato il mio viaggio per mesi, con l’aiuto di amici brasiliani e italiani che vivono li, selezionando i posti da visitare, i percorsi, i mezzi, i tempi (è davvero un territorio vastissimo, infatti la cernita non è stata facile); Il risultato però è stato grandioso … il viaggio perfetto!
Il 6 Febbraio ho catapultato la mia amica Vale nella mia avventura e siamo partite!
foto di Giusy Gambardella

Prima tappa Rio de Janeiro, “CIDADE MERAVIGLIOSA”, panorami mozzafiato, forse tra i più belli al mondo, resi ancora più belli dall’allegria che circola nell’aria. Incontriamo Gianluca ed Elaine, una bellissima coppia italo/brasiliana che ci ha accompagnato nella scoperta della città: due guide turistiche grandiose, sanno bene come trasmettere in poco tempo il meglio della vita carioca!!!
Mancano poco più di 10 giorni al Carnevale per cui tutto ruota intorno al grande evento … tutti già a lavoro per l’allestimento del Sambodromo, scuole di samba che iniziano le prove generali, musica e festa in strada seguendo i blocos che quotidianamente sfilano su Ipanema e Copacabana: una marea di persone che bevendo cocco o caipirinha e che al tramonto esplodono in un mega applauso per ringraziare il sole che rivedranno l’indomani! Si festeggia ballando a ritmo di samba e caricandosi per l’evento che si organizza da un anno. Ogni giorno a rotazione le diverse scuole di samba sfilano sul famoso litorale carioca; insomma un pre carnevale dove quello che manca sono solo i costumi ( che noi abbiamo indossato, per fare qualche foto, durante la visita al Sambodromo). Un piccolo assaggio di quello che è il Carnevale più famoso del mondo, quello spettacolare, folkloristico, da osservare incantati … il Carnevale di Rio de Janeiro!!!

foto di Giusy Gambardella

Dopo la prima ondata di energia Brasileira, lasciamo la vita Carioca per immergerci in quella Bahiana, lo Stato che mi incuriosiva maggiormente! Atterrate a Porto Seguro, dove è stato scoperto il Brasile, e attraversato il Rio Buranhem, arriviamo ad Arraial D’Ajuda, “ ’INCONTRO DEL MONDO”, un piccolo villaggio hippie in forte crescita turistica. Un’atmosfera davvero particolare: i colori pastello rendono questo posto davvero magico … verde ovunque, palme su cui si arrampicano scimmiette, strade fatte di ciottoli, gente a cavallo e in bici ( cosi poche macchine e pure sono stata investita, piccolo incidente di percorso ma nulla di grave; porterò il segno di una Fiat sul piede per tutta la vita); i mitici furgoncini hippie che vengono utilizzati come taxi, villaggi di pescatori dove si può mangiare pesce appena pescato a prezzi davvero irrisori, spiagge bianche dove all’improvviso si formano gruppi che danzano Capoeira e suonano Birimbao … La magia si intensifica di sera dove per le strade del piccolo centro, gruppi musicali suonano musiche tipiche brasiliane: è qui che nasce la Lambada!!! La festa continua poi in spiaggia o su un’isoletta vicina, Ilha Dos Aquarios, l’acquario marino più grande del Sud America che una volta a settimana si trasforma in discoteca per fare festa fino all’alba.

foto di Giusy Gambardella

Durante questi giorni abbiamo già conosciuto tantissimi viaggiatori, ma anche tante persone del posto; molti di loro percorreranno 700km, come noi, per il Carnevale di Salvador de Bahia. Calore, positività, coinvolgimento, persuasione, carica, energia positiva … questi gli aspetti predominanti dei Bahiani: più si sale verso nord e più si intensificano, così come l’influenza africana.
A malincuore lasciamo i nostri amici per proseguire in pullman verso Valenca: 8 ore di percorso, per la maggior parte sterrato, ma l’energia brasiliana ci ha già travolto per cui il viaggio non ci pesa affatto. Arrivate a Valenca, con un gruppo di Argentini, Colombiani, Inglesi e Brasiliani, ormai tutti insieme nella nuova avventura, ci imbarchiamo per raggiungere una delle più belle isole dell’arcipelago di Tinharè, Morro de Sao Paulo, “IL PARADISO”.
Sono le 4.30 per cui navigando sul Rio Una è ormai l’alba: il paesaggio che ci circonda è davvero stupefacente, piccole foreste alternate a piccole oasi costeggiano il fiume e di fronte il mare e la barriera corallina. L’alba è uno spettacolo indescrivibile … un gioco di colori incantevole, l’alba più bella mai vista fino ad ora!!! Penso alla bandiera brasiliana: il verde della foresta, il giallo del sole e il blu del mare … colori che predominano in tutti gli stati Brasiliani, le 27 stelle.
Sensazioni ed emozioni impossibili da spiegare con le parole e osservando quello spettacolo naturale arriviamo a Morro de Sao Paulo. Approdate al piccolo porticciolo restiamo senza parole: siamo in un piccolo paradiso tropicale!

foto di Giusy Gambardella

Non esistono macchine e smog, nessuna strada asfaltata e pavimentata, ma solo sabbia, mare azzurro, barriera corallina , palme e spiaggia bianca. Al porticciolo ci aspettano dei ragazzi con le carriole per caricare su i nostri bagagli e portarli a casa. Già di primo mattino l’isola vive. Molti turisti si fermano qui prima di fare tappa nella Capitale per il Carnevale, ma il panico sull’isola si scatenerà appena concluso l’evento. Morro de Sao Paulo è conosciuto per la cosiddetta Risacca, che si tiene nei giorni successivi alla fine del Carnevale di Salvador: tutti sull’isola per concludere qui la festa!
A Morro siamo ospiti di Errico, un ragazzo Italiano che ho conosciuto su Facebook, proprietario del Sambass Cafè, il ristorante più famoso dell’isola. Errico ci ha immediatamente catapultato nella vita isolana: tantissimi amici e continuamente festa, travolte dalla semplicità dell’isola e della sua gente, bikini, hawaianas e festa no stop. Sempre in spiaggia, di giorno sotto il sole e di notte sotto le stelle ma anche sotto un violento temporale tropicale; nulla ferma la festa, continua a piovere e tutti noi zuppi d’acqua continuiamo a bere, mangiare frutta, ballare e conoscere persone: l’energia dell’isola bahiana sembra non avere nessun limite!!!
Si sta davvero benissimo, infatti per un attimo io e Vale pensiamo di stravolgere il nostro itinerario e fermarci lì ancora per qualche giorno: le persone che continuiamo ad incontrare durante il nostro percorso sono davvero speciali … anche i ragazzi del gruppo di Roy Paci & Aretuska “Toda Joia Toda Beleza” (a Morro per girare il video del nuovo singolo) rendono il nostro soggiorno ancora più divertente … hanno contagiato il popolo isolano che ormai indossa la loro maglietta con su scritto “ Brasil… Toda Joia Toda Accoglienza”, non poteva esserci frase più appropriata!!!

Muita Saudade … ancora più amici di prima, quindi è ancora più triste lasciare quell’isola travolgente, nonostante sappiamo che un’avventura si sta concludendo perché sta per iniziarne un’altra ancora più stupefacente!!!
Dopo due ore di catamarano, si intravedono sulla Costa gli altissimi grattacieli che per un attimo ci ricordano Rio de Janeiro … eccoci nella Capitale Bahiana, Sao Salvador da Bahia de Todos os Santos, “ ENERGIA PURA”: dopo l’avventura nei due piccoli villaggi incontaminati, eccoci a Salvador che conta ca. 2.8 milioni di persone, la città più nera fuori dall’Africa con ca. 80% Afro – discendenti.
Qui incontriamo Franco e Cinara, una splendida coppia che con la loro attività di tour operator, Imagemtour, mi hanno seguito assistendomi prima e durante il mio viaggio ( e anche dopo, direi, considerando che li sento frequentemente): il mio grande punto di riferimento! Prendiamo una camera nella loro splendida villa a Itapuà e subito in spiaggia: Praia do Flamengo con le sue affollatissime baracas dove la musica è sempre l’elemento predominante; in effetti lo è stato per tutto il viaggio!!! Ancora una volta i tramonti ci emozionano: qui la tradizione vuole che al calare del sole mentre il team della baraca si prepara ad innalzare la bandiera brasiliana, tutta la spiaggia è in piedi a cantare l’inno popolare.
Qui tutto ruota intorno al Carnevale, che ormai tra poche ore travolgerà tutti noi; musica altissima con speaker in console, ormai qualche pezzo riusciamo anche a cantarlo … da Arraial fin qui il ritmo che ci ha accompagnato è sempre la stesso, Axè e Pagodao … quello del Carnevale Bahiano 2009, che è entrato ormai nella nostra testa e nel nostro cuore.  Si parla solo del grande evento, dai turisti agli abitanti, dai proprietari delle strutture ai venditori di collanine e ostriche in spiaggia; un ragazzo bahiano mi regala una collana blu e bianca, simbolo dei gruppi afoxès appartenenti alla confraternita Filhos de Gandhi: indossano turbanti bianchi di spugna e secondo la tradizione , per avere fortuna, la prescelta in cambio del dono deve baciare il donatore: ormai sono anche io parte della confraternita nonostante lo ringrazio semplicemente con un bacio sulla guancia (solo la sera capisco che non funziona così, il bacio dovuto è un bacio vero e passionale)!
L’adrenalina inizia a salire soprattutto quando passiamo dal mercato nero dove vendono le magliette e i bracciali per partecipare ai blocos o alle camarotes del Carnevale: migliaia di persone, file allucinanti per contrattare i prezzi dell’ultimo minuto.

foto di Giusy Gambardella

Iniziamo a realizzare che lì fuori, tra poche ore, ci aspetta una folla di ca. 2 milioni di persone: mentre il Carnevale di Rio è il più famoso al mondo, circoscritto nel Sambodromo (più da osservare che da vivere), Il Carnevale di Salvador de Bahia è la festa popolare più grande del mondo ( da osservare, partecipare e vivere).
Lo spettacolo può essere vissuto in tre modi differenti: ci sono le Camarotes, tribune laterali, separate dalla strada e munite di servizi, cibo, drink, piscine, discoteca, e altro. È la soluzione più tranquilla e più sicura.
I blocos (i gruppi formati da trios elétricos o un gruppo di percussionisti, insieme ai loro spettatori) vestono la stessa fantasia e sfilano all’interno di un’area delimitata da corde. Parteciparvi è semplice, basta unirsi a loro, ma molti blocos richiedono di marciare con uno dei loro colori: si arriva a pagare fino a 300 dollari per l‘abadà (maglia per entrare in un bloco a seguire il gruppo preferito).
Altro modo per seguire la festa è di fazer pipoca, ossia La Rua , il Carnevale in strada liberamente in giro o ai lati esterni dei blocos; ovviamente gratuito, ma da vivere con particolare attenzione.
Dopo alcune importantissime raccomandazioni ci prepariamo per il casino più totale: prendiamo dalla valigia le scarpe da ginnastica, capo essenziale, ma dopo 2 settimane di hawaianas e il segno di una Fiat sul mio piede sinistro è dura indossarle; con l’aiuto dell’anestetico spray e con l’ eccitazione a mille il dolore quasi non si sente … indosso la mia collana portafortuna e partiamo per tuffarci nella folla! Ci organizziamo con i ragazzi che vivono con noi e, con Franco e Cinara, si parte verso il percorso scelto: Barra- Ondina, abbiamo scelto la soluzione più pazza: la Rua!!!

foto di Giusy Gambardella

Saltiamo giù dal van e percorriamo un po’ di strada a piedi fermandoci alle bancarelle per comprare maschere, cappelli e qualche accessorio simpatico e prima di arrivare nella folla Franco ci invita a bere la pozione magica o il cosiddetto diavoletto: la “Capeta”, latte condensato con cioccolato vodka e guaranà, insomma una carica spaventosa. Dopo varie pozioni magiche arriviamo nel delirio … musica, colori, folklore e divertimento assoluto.

L’energia che si sente è pazzesca: si salta, si canta e si balla a ritmo sfrenato e quando passano i blocos più famosi, con la musica che sembra sfondarti lo stomaco e i timpani (centinaia di migliaia di watt su ogni trio elettrico), l’ondata di persone ci travolge, ma la mitica Cinara conoscendo benissimo il percorso ci porta nelle viuzze alternative per evitare di perderci nella massa. Passeggiando osservo le persone: tutti sprizzano allegria e i ragazzi ti si fiondano addosso baciandoti senza nemmeno darti il tempo di scansarti; giochiamo con il rito tradizionale dei Filhos de Gandhi, per cui più passano le ore e più le collane al nostro collo aumentano!!! Importante è prenderla con lo spirito giusto, per cui ci ridiamo su e continuiamo a bere, ballare e unirci ai blocos liberi per qualche kilometro. Vivendo il Carnevale in strada ti accorgi che c’è di tutto: l’allegria di chi si divertire ma anche , l’allucinazione di chi sniffa colla o deodorante per la casa, coca, e altro ancora. Insomma occhi sempre aperti ! il mio più grande terrore è la Polizia: sconvolta da scene terribili, manganellate a tutta forza, inseguimenti e tanto sangue. E’ durante questi momenti che la folla si apre, per cui se non sei attento ti schiacciano senza neanche accorgersene … ma con noi c’è sempre Cinara che sa bene come muoversi.

foto di Giusy Gambardella

Grande impatto con la festa più sfrenata del mondo dove sacro e profano si mescolano, dove musica e spontaneità sono gli unici elementi! divertimento allo stato puro e io ancora più felice perche ritorno a casa con un bellissimo ricordo: la maglietta di uno dei blocos più famosi del Carnevale di Salvador, “ Chiclete com Banana”, che mi è stata regalata da un ragazzo … valore economico 800 reias, valore affettivo inestimabile!
Ovviamente il sole è già alto: è il nostro rito costante da 3 settimane. Dormiamo qualche ora, poi ancora in spiaggia … organizziamo la serata, arrivano Errico e i ragazzi di Roy; hanno preso le magliette per il bloco Olodums, uno dei più noti anche perché quest’anno festeggiano il 30esimo anniversario. Gruppo di percussionisti che già conoscevo, per cui immaginavo che sarebbe stato fantastico. Si parte per il nuovo percorso: Pelourinho. Sotto la pioggia, ci mescoliamo alla folla e ancora una volta abbiamo la fortuna di conoscere le persone giuste: il figlio del fondatore degli Olodums e il manager del gruppo: ovviamente tutti di colore, per cui la stazza è considerevole. Ci uniamo al gruppo ballando tra i percussionisti che suonano un ritmo che senti nello stomaco: quando i ragazzi di colore ballano quella musica, iniziano a saltare e a pogare per cui quando la folla si apre per fare spazio ai più scatenati, io e Vale ci sentiamo due formiche in mezzo ad un esercito di elefanti: fortuna che c’è Henderson e il meraviglioso manager con altri amici che ci proteggono formando un cerchio intorno a noi.

foto di Giusy Gambardella

Davvero un’energia da non credere, sono tutti fantastici! energia, allegria, coinvolgimento e trasgressione … sono capaci di mandare l’intera folla in delirio!!! Partecipare al bloco è sicuramente il modo più intenso per vivere l’evento, ancora di più se è un bloco afro: esperienza indimenticabile!!!
Purtroppo è il nostro ultimo giorno e ovviamente dobbiamo concludere alla grande … dopo un po’ di relax per riprenderci dai 2 giorni precedenti, ci prepariamo per l’ultima serata esplosiva carnevalesca … destinazione Barra Grande! ancora festa e divertimento ma rabbrividisco quando tra la folla, tra 2 milioni di persone incontro gli amici che avevamo lasciato ad Arraial D’Ajuda, per cui la festa diventa ancora più bella, sotto la pioggia fortissima balliamo samba, house, elettronica, insomma un mix … l’ importante è ballare!!! Ancora una volta è mattina e noi ancora siamo carichi come pazzi … vorrei tanto che il tempo si fermasse, ma sono le 8 del mattino quindi non mi resta che salutare i miei amici d’avventura dandoci appuntamento al il prossimo anno.
Già all’aeroporto la Saudade si fa sentire: come mi dicevano i miei amici, è davvero un male difficile da guarire; ovviamente si inizia a provare quando stai per lasciare quel paese bellissimo.

foto di Giusy Gambardella

D’altro canto invece, “Melhor remèdio para os males da alma”, la definizione del Carnevale Bahiano riportata dal quotidiano di Salvador, nell’articolo sull’apertura del Carnevale, ormai al muro della mia camera insieme ai fantastici colori verde, giallo e blu e ovviamente al birimbao! In effetti i Bahiani sono davvero incredibili: ti rapiscono, ti coinvolgono, ti contagiano … ed è proprio durante questa grandiosa manifestazione che tutti questi aspetti vengono fuori, si intensificano e si trasmettono. E mentre io vivevo tutto questo a Bahia, Gianluca ed Elaine con la scuola di Samba Salgueiro e’ Campeao’ vincevano il Carnevale di Rio de Janeiro … evviva !!!
Sono le persone speciali a rendere un posto davvero speciale: durante il mio viaggio in Brasile ho avuto la fortuna di incontrarle, e ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di veramente unico … hanno reso il mio viaggio un’ avventura sicuramente indimenticabile.
BRASILE … un popolo con un sorriso aperto al viaggiatore: sarà questa la motivazione per cui il 97,2 % delle persone, più io, ci ritorneremo presto?!?!?

MUITA SAUDADE

– Giusy Gambardella

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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