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NODE Festival

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Quest’anno il carattere internazionale della manifestazione proietterà Modena oltre i confini europei andando a coinvolgere direttamente dal Giappone i due alfieri della sensibilità digitale contemporanea: Ryoichi Kurokawa, per la prima volta in Italia, e Ryoji Ikeda, artista di punta della Raster-Noton. A loro si uniranno il video artista Quayola con la performance Path To Abstraction, un perfetto mix tra dj e vj set, e lo studio Fuse Creative Lab che curerà l’installazione visiva architetturale all’interno del chiostro di palazzo Santa Margherita.
Anche in questa occasione NODE non parlerà unicamente il linguaggio della musica digitale, ma come ogni anno esplorerà i territori di contaminazione con il jazz, il rock e la musica classica attraverso le meraviglie elettroacustiche degli svedesi Tape la magia del violoncello dell’islandese Hildur Guðnadóttir, musa ispiratrice dei Múm e di Jóhann Jóhannsson, e l’ambient-shoegaze di Simon Scott, batterista fondatore della band culto Slowdive. Infine, a chiudere il percorso di ogni serata, Mount Kimbie e Boxcutter proporranno la loro visione sul dubstep, il suono che sta muovendo l’underground inglese proponendo nuove prospettive e inediti scenari di dance-floor.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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