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Outdoor 2013 passato e futuro

Prendi una città, per esempio Roma, una forma d’espressione, per esempio l’arte e un obiettivo come la trasformazione urbana, bene quello è Outdoor il festival di urban art ormai alla sua quarta edizione.

I presupposti di NUfactory sono ottimi, promuovere la riqualificazione urbana, portare l’arte in città e coinvolgere la comunità romana in quella che definiamo ormai da anni come una mostra a cielo aperto. Anche quest’anno Outdoor ha dato appuntamento a tutti gli appassionati di street art a ottobre ma rimangono ancora misteriose le location e gli artisti coinvolti, anche se vi posso premettere che sarà lasciato molto spazio ai giovani e alla fotografia. Saranno loro a dare una diversa chiave di lettura dello spazio urbano e a contribuire allo sforzo collettivo di reinterpretare ciò che è stato e a immaginare cosa sarà lo spazio urbano di Roma.

Brus, foto di Daniela Pellegrini

Ma ripercorriamo insieme la storia di Outdoor. La manifestazione nasce nel 2010 dall’impegno dell’agenzia NUfactory, una realtà romana da sempre impegnata nella promozione di arte, cultura e musica, e dal desiderio dei suoi fondatori di “fare” nella loro città, dove per fare s’intende dare spazio alle proprie ambizioni e alla creatività della comunità.

Agostino Iacurci

L’edizione Outdoor 2010, la prima, ha avuto un ottimo esordio “occupando” via dei Magazzini Generali e ribattezzandola via della Comunicazione. Gli artisti coinvolti nel novello progetto erano: JB Rock con Wall of Fame e il duo Sten&Lex con Black and White Power oltre a C125 e L’Atlas.

L’Atlas, C215, Herbert Baglione,
L’Atlas, C215, Herbert Baglione,

Momo, foto di Daniela Pellegrini-15

La seconda edizione si è tenuta nel 2011 al Teatro India, ex Fabbrica della Miralanza, quando l’artista brasiliano Herbert Baglione, l’inglese Kid Acne e l’olandese Zedz hanno fatto parte del team internazionale di Outdoor e hanno affiancato quello italiano composto da Agostino Iacurci e Chiara Fazi, Maria Carmela Milano e Federica Terracina.

Borondo, foto di Daniela Pellegrini

Ed ecco che, nel 2012, Momo, Borondo, Sam 3, Rafael Marchetti and Rachel Rosalene e Brus hanno rifatto il look a via Ostiense con il fantastico claim: “Guarda in alto”.

Quest’anno NUfactory ha scelto “What a wonderful city” come motto dell’edizione e vi aspetta dal 6 al 14 settembre con post-graffitismo, street art, fotografia, architettura e cinema, per un’edizione che conclude il percorso iniziato 4 anni fa e che ha tratteggiato muro per muro, superfice per superfice la trasformazione a Ostiense, Garbatella e San Paolo, zone entrate di diritto nelle mappe internazionali di Urban Art. See ya!

Outdoor | sito facebook

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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