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Par Tòt, se ci credi tutto è possibile

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Par Tòt. Circo di strada, gonne ruotanti, animali di carta pesta, suoni di tamburi e battiti di mani. La Par Tòt sono io e siete voi. È come aprire l’astuccio di un bambino, quello con tutti i pennarelli colorati; perché questa è la parata dei colori, in cui puoi girare con bicchieri di plastica come cappello, con un innaffiatoio in bilico sulla testa o con un vestito interamente fatto di pagine di musica. Ci si può prendere il lusso di essere se stessi, di ballare in mezzo alla strada, di unirsi a veri danzatori e sentirsi tali, il lusso di avere un’idea e di crearla, il lusso di abbracciare qualcuno senza doverlo per forza conoscere e il lusso di sfilare in un tappeto di poesia.

foto di Sara Bordignon, Davide Fiorello e Sonia Aloe

Il caldo della giornata, l’aria ferma, il sole nascosto, Piazza Maggiore in suspance, e sul “crescentone” attimi di magia, grandi e piccoli viaggiatori onirici, ballerini improvvisati… ma anche grandi vestiti ruotanti, veli ondeggianti, mimi impassibili e tanti piedi scalzi, il lusso di poter ritornare alle origini. Intorno alla piazza invece la vera Par Tòt, le persone, giovani truccati, anziani ballerini, bambini giocolieri e genitori saltellanti, chi sei e da dove vieni non interessa, sei lì, hai deciso di fare questo viaggio con la città, di danzare sotto un semaforo e per un pomeriggio tutti hanno lasciato da parte le preoccupazioni, si, anche questo lusso ci si può prendere.

foto di Sara Bordignon, Davide Fiorello e Sonia Aloe

È un evento che sembra impossibile ma è nato quasi come un gioco, dall’Associazione interculturale Oltre, che è riuscita a creare un fiume in piena di colori e culture, di giochi, di invenzioni e di creazioni, un mondo dei balocchi in una Bologna surreale, che per un giorno e una notte è senza bus e automobili, in ogni via e stradina ci sono persone truccate, parrucche e nasi rossi e tu diventi parte di quel lussuoso tutto. È una parata magica, la città perde il suo grigiore e diventa un fluttuante arcobaleno in movimento che si spande fra Piazza Maggiore e il Parco della Montagnola, tra trampolieri e bolle di sapone. Tutto si svolge nel cuore di Bologna e la scia rimane anche quando le luci si spengono, perchè basta un po’ di fantasia e ancora puoi sentire le note dei tamburi e il battito di mani; perché la Par Tòt si svolge un giorno ogni due anni, ma la sua magia non si esaurisce nel tempo.

Un pensiero speciale a chi quel giorno ha sudato, cantato o semplicemente vagato, a chi non si è vergognato di ballare in mezzo all’incrocio, a chi ha giocato, a chi si è improvvisato e a chi magicamente ci ha creduto; perché la magia siamo noi, il lusso di prendere una città e creare un teatro di vita in movimento.

Danzatori della strada, ci rivediamo fra due anni.. perché ricordatevi che la Par Tòt è un sogno accessibile a tutti.

testo di Sara Bordignon

foto di Sara Bordignon, Davide Fiorello o Sonia Aloe

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Questo è il suo articolo n°144

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