Princess Hijab
Ci accodiamo anche noi alla lunga lista di giornali online e non che in questi giorni stanno dando spazio alle prodezze di una “nuova” protagonista della cosiddetta guerrilla art europea. Seguendo evidentemente le orme del più noto Poster Boy, Princess Hijab, questo il nome in codice dell’anonima artista francese (dovrebbe essere una donna) che ha saputo guadagnarsi l’attenzione dei media, di critici e semplici appassionati del genere, grazie alle sue incursioni sui manifesti pubblicitari presenti nella metropolitana parigina. La nostra eroina armata di marker e pennelli si diverte a coprire il volto dei modelli e delle modelle con degli inquietanti veli neri, leggasi hijab che è il tipico velo indossato dalle donne mussulmane. Leggendo qua e la qualche sua dichiarazione apprendiamo che dietro la sua tipica scelta stilistica, quella cioè di “mussulmanizzare” i protagonisti dell’industria pubblicitaria made in europe, non ha alcuna specifica motivazione religiosa o politica ma rappresenta semplicemente il suo modo di fare arte attraverso l’approccio della guerrigliera che sfida la legge per ribaltare il senso delle immagini proposte dai media secondo la sua personale interpretazione e che a nostro parere trova nella lotta alla pubblicità, al consumismo ed al “sessismo”, tipici argomenti della comunicazione occidentale, la sua principale fonte di ispirazione. Forte no?
Per chi volesse saperne di più: princesshijab.org
