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Quando il corpo dà spettacolo, intervista a Macro

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Macro è un giovane artista napoletano. I suoi strumenti di lavoro preferiti sono la fotografia ed il video. E’ particolarmente attratto da tutti quei personaggi che fanno del proprio corpo un oggetto di attrazione ed esibizione, nelle forme e nelle modalità più estreme ovviamente. Se date un occhio ai suoi lavori vi troverete di fronte a corpi abbondantemente tatuati o “ingraziositi” da piercing multiformi. Ragazze sapientemente legate secondo i rigidi canoni del bondage e scene di sano erotismo per il piacere di disinibiti spettatori. Nella sua continua ricerca di spunti e soggetti da immortalare lo abbiamo “cooptato” in occasione della sua ultima incursione ad una serata tutta particolare in quel di Napoli.

foto di MACRO

ziguline: Ciao Macro, allora, la settimana scorsa ti abbiamo beccato che lanciavi appelli su facebook per chi volesse partecipare a questa serata a base di bondage, tanto per cambiare, in un non precisato posto a Napoli. Per motivi logistici non abbiamo potuto accettare l’invito, ma la cosa ci ha incuriosito non poco. Non sapevo che a Napoli si organizzassero anche questo genere di serate, e pensare che io ero rimasto alla solita pizza e alle maratone a base di birra in qualche anonimo locale..

Dov’è che si è svolta questa serata e da chi è stata organizzata?


Macro:
L’appuntamento era al Play Off di Pozzuoli, sala Skalo-Terrazzo. Devo dire una gran bella location, proprio sul lago Lucrino. L’evento è stato organizzato da Antonio Acunzo, piercer e titolare dello studio Micromutazioni, in collaborazione con Lukas Zpira (collettivo Art-Kore), piercer, performer, fotografo, nonchè il Guru delle modificazioni corporali in Europa. La serata è stata organizzata come summa della relazione venutasi a creare tra gli organizzatori e i vari piercers italiani giunti a Napoli per un seminario sugli implant e altre tecniche di “foratura”.

ziguline: Cosa c’era in programma?

Macro: Il programma prevedeva inizialmente delle performance di body suspenion che avrebbero visto protagonisti proprio Antonio e Lukas e una performance di bondage di Satomi, modella e performer. Ora non so dirti bene il perché, forse problemi nati dai gestori del locale, ma fatto stà che le performance più “forti” sono saltate e a nostro malincuore la splendida Satomi non è riuscita a raggiungerci. In ogni modo Antonio e Lukas sono riusciti ad organizzare una performance molto interessante e a suo modo romantica, tra un giovane uomo nudo, ferito e disperato, e una bellissima pin-up. Sarebbe troppo lungo da descrivere ma in breve credo sia stata la metafora di una delle tante travagliate storie d’amore tra un uomo e la sua femme fatale. In seguito, sulla terrazza, c’è stata una “suspension” di una ragazza che non conoscevo, la preparazione tecnica era seguita da Antonio.

ziguline: Che genere di pubblico si trova in queste serate?

Macro: Sono eventi che in genere interessano ed attraggono solo chi si rispecchia in questo stile di vita, ma il pubblico era abbastanza eterogeneo. L’ingresso sembrava un po’ quello di una convention, vedevi persone con innesti sottocutanei a forma di corna sulla fronte, tatuaggi sul cranio rasato, fori ovunque ma credo sia ovvio per un evento del genere, non eravamo proprio alla fiera della casa. In ogni modo ciò non ha escluso la presenza di persone con zero tattoo e piercing ma in ogni caso interessate al tipo d’iniziativa, per cultura.

foto di Macro

ziguline: Cosa hai trovato di interessante sabato sera, intendo per il tuo lavoro artistico?

Macro: L’esperienza. Il mio lavoro artistico ruota proprio attorno a questo concetto, fornire esperienze primarie con le performance ed esperienze secondarie tramite foto, video e installazioni. Ovviamente ci sono esperienze che mi intrigano ma che non condivido in pieno e quindi non proverei. In ogni modo ho scattato un po’ di foto e anche se la condizione di luce non era il massimo direi che sono soddisfatto.

ziguline: Com’è stata la qualità delle “esibizioni” dal tuo punto di vista?

Macro: Non mi và di dare un giudizio tecnico, ma dal punto di vista estetico direi che Antonio, Lukas e gli altri performer, da professionisti quali sono, hanno dato il massimo per quello che comunque resta un evento in un locale, quindi senza fondali neutri e, come dicevo prima, in assenza di luci ottimali.

ziguline: Tu ti sei divertito?

Macro: Certo! Conoscevo molti dei presenti ed era un po’ come essere a casa di amici e divertirsi tra un cocktail e una performance.

foto di MACRO

ziguline: Non trovi che in certe situazioni sia più interessante fotografare le facce delle persone che assistono allo spettacolo che gli “artisti” che si esibiscono?

Macro: Da un certo punto di vista si, mi interessano molto le reazioni, qualunque esse siano. Ma dal mio punto di vista preferisco concentrarmi sull’aspetto liminale di quest’esperienze, cioè sulla soglia d’attraversamento.
Credo che oggi la nostra vita sia frammentaria e composita, che si misceli e si contamini di esperienze primarie, le nostre, e secondarie, quelle acquisite per riflesso. E’ il fluido passaggio da individuo a multividuo ,come scriveva l’antropologo Massimo Canevacci in un suo libro.

ziguline: A proposito, hai fatto caso all’espressione che avevano stampata in faccia le persone che hai incontrato sabato sera?

Macro: Si, all’ingresso prima di entrare. Il locale era composto da più sale e di conseguenza c’era un via vai di gente di tutti i tipi molti dei quali erano incuriositi e talvolta inorriditi dal nostro gruppo. In linea di massima sono reazioni che si manifestano in commenti ignoranti e di poco gusto, capita spesso anche a me per strada, abitando in periferia. Trovo tutto molto triste.

ziguline: Che tipo devo essere secondo te per apprezzare questo genere di esibizioni?

Macro: Ma che domanda è?heheeheheh
Queste cose non nascono con la presunzione di piacere a tutti. Ci sono alcuni miei amici tatuati e forati che se vedono una sospensione si sentono male, il look e lo stile di vita non fungono da scudo.
Per me dovresti solo ESSERE Dimitri Grassi.

foto di MACRO

ziguline: Ok allora a quando la prossima festa?

Macro: Qui nei locali di Napoli non ne ho idea, spero presto.
A dire il vero vorrei organizzare un evento fetish, ma non sò ancora se in collaborazione con un locale, una galleria o magari un museo. Ti terrò aggiornato.

Per chi volesse conoscere meglio il lavoro di Macro questo è il spazio su myspace.

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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