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Siamo stati a “Trash pro todo”

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Siamo stati per voi a vedere la mostra HOGRE Trash pro todo presso la Galleria Mondo Bizzarro, uno dei posti preferiti dagli amici di Ziguline, e questa volta siamo lieti di presentarvi un evento dedicato ad uno delle punte della squadra romana di street art, uno di quegli artisti che con l’arte degli stencil, e non solo, ha costruito la sua adolescenza e il suo presente, HOGRE appunto. Ma chi è costui? Come segugi armati di guanti di lattice e lente d’ingrandimento siamo andati in giro a scovare le sue tracce e dopo tanta ricerca abbiamo collezionato una serie infinita di prove della sua esistenza.

courtesy Mondo Bizzarro

Molti però dicono che HOGRE non esista, che in realtà sia un fantasma che si aggira di notte per le strade capitoline, come un Golem made in Italy che agisce nel buio più totale, quando gli impiegati e i loro bambini dormono, e lascia sui muri i segni inconfondibili di una scaricata di colori e immagini che non passano inosservati: volti più o meno noti con il naso rosso da clown compaiono sulle pareti di cemento e sui cavalcavia lungo le strade di Roma, anche Totti ed Einstein non vengono risparmiati e appaiono immortalati su due grandi stencil che si aggiungono a quello di Beppe Grillo che abbiamo occasione di vedere più spesso in giro per i quartieri della capitale.
Altri dicono di averlo sorpreso a rubare i nostri incubi notturni per poi trasformarli in tanti soggetti animati che invadono di giorno i nostri spazi urbani, esseri apparentemente innocui che ci guardano, si prendono gioco di noi apparendo e scomparendo da un quartiere all’altro, sembrano esseri disorientati, fuggiti dal pianeta della finzione e si appropriano dei nostri sguardi incuriositi che cercano in essi una spiegazione ai nostri punti interrogativi quotidiani.

courtesy Mondo Bizzarro

Proprio a due passi da casa vedo un coniglio bianco vestito da impiegato che tiene in una mano un orologio e nell’altra una valigetta piena di noiose carte burocratiche e mi dà il benvenuto nella Capitale delle Meraviglie: questo bianconiglio gigante, strappato dai quaderni di un matematico e scrittore reverendo inglese noto al mondo come Lewis Carroll, è solo uno dei tanti membri di una strana setta che vive tra il quartiere San Lorenzo e il Pigneto. In altre parole, si tratta di un progetto nato in collaborazione con Psycholab, una sorta di esperimento tra la realtà tangibile della strada e la finzione del web che svela i retroscena di ogni singolo membro, dal pantofolaio stregatto alla regina di cuori, in questa veste impegnata in una campagna elettorale, passando per Alice ed il suo amico narcotico Brucaliffo.

courtesy Mondo Bizzarro

Dalla strada alla Galleria Mondo Bizzarro il passo è breve e proprio a questo stravagante contestatore nostrano gli organizzatori della mostra hanno messo a disposizione uno spazio, la project room, in cui fino al prossimo 6 aprile vengono esposti alcuni lavori dell’artista, un trionfo di squisitezze trash da gustare lentamente, emblema di un mondo trasparente dove qualsiasi cosa può diventare possibile e la nostra immaginazione si propaga al di là della superficie: Hogre sfida se stesso cimentandosi in stencil, foto e serigrafie su tela e cartone che si prendono gioco del teatrino della politica e della società a cui siamo abituati ad assistere ogni giorno. Dunque, non ci sorprendiamo se un uomo con un chupa chups al posto della testa viene chiamato a deporre nel tribunale della storia, se un servitore dello Stato in divisa viene beccato a leccare un soffice donut invece di sorvegliare i ribelli contestatori, se un suo collega si diverte a fare palloncini con una super big bubble alla fragola rubato nelle tasche del grembiulino di sua figlia, se Godzilla intanto sia diventato il capo della Chiesa e se un’anatra comanda le spedizioni della NASA.
Che vi piaccia o meno, anche questo è Hogre: un laboratorio mentale dove si eseguono esperimenti per liberarci dalle scorie che intasano le trasmissioni.

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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