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Siamo stati alla mostra di Jennybird Alcantara

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Mondo Bizzarro Gallery di Roma ospita in questi giorni e fino al prossimo 17 ottobre la prima personale europea di una giovane artista che viene da lontano per farci conoscere il suo universo fatto di soggetti diversi, pronti a sfidare la normale concezione del corpo inteso come insieme di parti complementari. Reduce da esperienze espositive d’oltreoceano come nella Thinkspace Los Angeles e nella MF Gallery di New York, Jennybird Alcantara con la mostra SUSPICIOUS ACTIVITY ci propone soggetti antropomorfi, simbolo di una soggettività trasformata, in continua evoluzione ed in sintonia con lo scorrere del tempo che induce l’arte ad essere trasversale, in opposizione ai confini e alle barriere imposte da una tradizione che si fonda sulla stabilità degli individui. La sua arte irrompe nello spazio in cui le sue opere vengono a trovarsi, non c’è una ripetizione di soggetti ma essi parlano attraverso gli sguardi che raccontano storie di timidezza, crudeltà o malinconiche sensazioni oniriche.

courtesy Jennybird Alcantara

I soggetti delle sue creazioni, a metà tra sogno e realtà, raccolgono lo sguardo dello spettatore, chiedono di essere attraversate e implorano l’ attenzione di chi passa distratto di fronte ad essi. Molteplici figure poste su supporti diversi, volti ad evidenziare la frammentazione dei soggetti, i quali sembrano avviare un dialogo silente ma messo in evidenza da una comunicazione non verbale che consente allo spettatore di avvicinarsi a loro, alle loro storie che si intrecciano in tanti frammenti cromatici. Il colore è di sicuro una delle componenti essenziali dello stile dell’artista statunitense, il rosa e l’azzurro dominano come sfondo, come parte integrante di un mondo fantastico: in esso si rafforza il legame tra l’artista e lo spettatore. In opere come Don’t stir the Hive compaiono due figure femminili con il corpo da insetto, le ali che le tengono in sospeso rendono il loro apparire quasi angelico, nei loro sguardi che si sfiorano si vedono rispecchiarsi e ciò che si celebra nella loro visione viene celato allo spettatore, il quale rimane incastrato tra il cane ed il felino che si nascondono nel petto delle due donne: forse i due animali rappresentano la personalità ed il contrasto tra due esseri apparentemente uguali.

courtesy Jennybird Alcantara

Figure simili si ritrovano in Gathering study dove la simultaneità degli sguardi viene sostituita con una situazione drammatica in cui una delle due figure sembra aver colpito al cuore l’altra: il rosso delle gocce di sangue che cadono dal cuore contrastano con la restante linea cromatica in armonia con la situazione poco felice. Jennybird Alcantara rientra in quel filone artistico denominato Pop Surrealism, il quale vanta di aver scardinato la tradizionale concezione della rappresentazione dell’essere umano attraverso una corporeità in sintonia con il mondo circostante e le sue caratteristiche peculiari: la condizione antropomorfica delle diverse forme corporee aiuta a rendere meglio l’effetto della diversa rappresentazione dell’amore e della sua essenza mistica ed intrinsecamente connessa al corpo, a quel cuore che compare dallo squarcio che si apre nel corpo di ogni soggetto rappresentato.

articolo di: Eva Di Tullio

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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