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SmilingEffect, il social network col sorriso

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Se pensassimo alle nostre facce come dei paesaggi, molto probabilmente il sorriso rappresenterebbe un raggio di sole. Marco è un ragazzo di Caserta che vive a Barcellona al quale é venuta l’idea di creare una comunità virtuale di raggi di sole e assieme a Jiulien e Otto ha fondato nel 2012 la start-up SmilingEffect, la comunità delle persone che vogliono condividere i propri momenti di felicità attraverso un semplice sorriso. Noi di Ziguline (impersonati da me stesso) abbiamo incontrato Marco nel quartiere barcellonese del Raval per intervistarlo ma soprattutto… per farci una risata insieme!

Marco, ciao. Qual è stata la mela di Newton che ti ha fatto arrivare allo SmilingEffect?

 

 

Circa due anni fa in un volo di ritorno Napoli-Barcellona mentre scendevo dall’aereo ho incrociato lo sguardo con un bambino che stava in braccio della madre. Io avevo la barba lunga e stavo serio e il bambino sembrava guardarmi un po’ spaventato. Non ho potuto fare a meno di sorridergli e il pargolo mi ha ricambiato il sorriso. Ho pensato alla spontaneità, spensieratezza di quel sorriso fanciullesco. E mi è venuto in mente: e se questo momento fosse condiviso da più persone? Cosí nasce lo SmilingEffect.

 SmilingEffect App

Chi sono Tao-Kao e dove vogliono andare?

 

Tao rappresenta la persona che sorride e incrocia Kao che riceve il sorriso e a sua volta viene “contagiato” rispondendo con un sorriso creando lo SmilingEffect: ossia un momento di condivisione di felicità o comunque di un’attitudine positiva. Tao&Kao vogliono diffondere il concetto che l’allegria e l’ottimismo, se condivisi, possano avere effetti rivoluzionari sulle persone.

 SmilingEffect App

Principali differenze con altri social network?

 

Non c’è una registrazione, non esiste il concetto di “amicizia” come per esempio in Facebook. Facciamo l’esempio di una foto: se tu ne “posti” una la condividi con chiunque faccia parte della community, non con una cerchia limitata. Stiamo anche  lavorando affinché lo SmilingEffect sia un concetto transfrontaliero e una persona attraverso la condivisione di un semplice sorriso possa oltrepassare barriere culturali e idiomatiche. Il sorriso come linguaggio universale, insomma.

 SmilingEffect App

Da due settimane avete lanciato l’applicazione per I-Phone, di che cosa si tratta?

 

Sì, l’applicazione è per il momento in una versione Beta (una versione di prova) per I-Phone però c’è tanto entusiasmo (e pochi piccioli, siamo una start-up) affinchè fra qualche mese esca anche per Android. Abbiamo voluto lanciare l’App con la campagna Take a smile, ossia una volta entrati nell’applicazione se “prendi” un sorriso ti verrà dato in regalo un aforisma sulla felicità e il buon umore. Una volta entrati si  é travolti da una simpatica ondata di sorrisi a random. La novità sta nella maniera di interagire con la foto. Abbiamo creato “l’arcolabeno”, una maniera semplice e colorata di “votare” la foto e abbiamo messo a disposizione due tipologie di feedback al sorriso: primo attraverso una serie di smiley (emotincons)e secondo (che è quello che principalmente auspichiamo) con la possibilità di “scaricare” una proprio foto sorridendo e generando una “catena” di sorrisi. Naturalmente puoi indicare il tuo smiley for, ossia il “perché” del tuo sorriso.  Così gli altri sapranno perché sei di buon umore. Lo SmilingEffect vuole mettere da parte la parte scritta: l’idea è quella di condividere emozioni attraverso fotografie, suoni e immagini.

 

Sorridi che ti passa, insomma?

 

Un proverbio napoletano dice: ”A vit è nu surris…”

Cari Zigulini, se volete saperne di più sullo SmilingEffect, scaricarvi un bel sorrisone e condividerne uno proprio creando catene di giubilo trovate qui il link.

 

 

 

Salvatore Cattogno

scritto da

Questo è il suo articolo n°28

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