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TEDxNapoli 2016, idee che vale la pena diffondere

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Seppur la politica, la velocità dei media e la scarsità di risorse economiche lascino spazio per lo più alla disillusione anche in Italia non ci perdiamo d’animo e ci impegniamo a trovare occasioni per celebrare i nostri talenti.

Domani a Napoli di terrà il secondo appuntamento con il TEDx, la conferenza internazionale che usa lo slogan “idee che meritano di essere diffuse” e che nasce per divulgare “idee in grado di cambiare il mondo”.

 

 

Come molti di voi sapranno, TEDx non è l’evento ufficiale ovvero la conferenza annuale che si tiene a Vancouver e da qualche anno anche in altre città ma una conferenza che nasce dagli stessi presupposti e che viene autorizzata a patto che vengano rispettate le linee guida fornite dall’organizzazione centrale.

Il TED nasce nel 1984 su iniziativa di Richard Saul Wurman e Harry Marks ed attualmente è curato da Chris Anderson e gestito dalla sua fondazione non-profit, The Sapling Foundation. Tutti i contenuti vengono registrati e i più importanti vengono diffusi sul web riscuotendo sempre un altissimo numero di visualizzazioni. Nel 2005 nasce anche il TED Prize conferito a personalità, imprenditori, artisti o altri che si sono distinti nel loro campo in modo rivoluzionario.

 

Claudia Mandia

 

Veniamo invece alla conferenza di Napoli che si presenta con il sottotitolo “Unless” aprendosi al concetto di inaspettato ma soprattutto alla speranza che non solo qualcosa è possibile ma che è necessario attivarsi per far sì che accada. L’appuntamento è sabato 24 settembre al Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli con ben 12 ospiti che operano in diversi settori: designers, docenti universitari, food scientist, giornalisti e pensatori creativi provenienti da diversi Paesi.

 

Rodyman e Bruno Siciliano

 

La conferenza è organizzata dal team di Riot Studio, responsabile insieme a vari enti e l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e il Comune di Napoli.

All’evento parteciperà Bruno Siciliano, Direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale in Chirurgia Robotica (ICAROS) della Federico II di Napoli che presenterà il suo robot RoDyMan che al momento è impegnato ad imparare a fare la pizza per acquisire avanzate capacità di manipolazione da applicare in ambito chirurgico. Giovanni Innella e Gionata Gatto che stanno studiando piante iperaccumulatrici che assorbono i metalli e che possono essere estratti e rivenduti, con lauti profitti, bonificando il terreno.

Joris Lam è un creativo olandese inventore della TreeWiFi, una casetta per uccelli intelligente che misura l’inquinamento atmosferico e dà WiFi gratuito quando l’aria è pulita, fornendo una rete WiFi estesa in tutta la città e generando anche dati dettagliati sulla qualità dell’aria.

 

Giovanni Innella e Gionata Gatto

 

Vincenzo Fogliano, food scientist, ovvero sviluppa alimenti innovativi che ci aiuterà a riflettere sul cibo del futuro. Simone Di Giacomantonio, nato bambina, ha passato un lungo periodo della sua vita a cercare di accettare la sua vera natura e a diventare uomo prima e superare problemi quali la tossicodipendenza e la morte dei genitori e stabilire una connessione intima con sé stesso. Al TEDx racconterà la sua vicenda e come si è trasformata in un film.

Claudia Mandia, atleta salernitana specializzata nel tiro con arco. Guido Baroncini Turricchia, ingegnere ambientale , illustrerà il sistema di assoluta tracciabilità delle donazioni effettuate in caso di sciagure che ha messo a punto.

 

Tree-Wi-fi di Joris Lam

 

Giancarlo Genta coordinatore di un gruppo di studio dell’Accademia Internazionale di Astronautica incaricato di preparare uno studio sull’esplorazione umana di Marte ed è membro dell’Advisory Board del progetto Starshot.

E ancora Maria Venditti, esperta dell’innovazione sociale, della cooperazione e dell’associazionismo, Renate Van der Zee, giornalista olandese che collabora con Al Jazeera English, il Guardian, Jvan Sica, scrittore esperto di sport, e Antonella Bianco e Daniela Capalbo col progetto musicale Coma βerenices.

 

Info | sito

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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