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Cantano, suonano, sudano, sono tutte le donne del Sónar Festival 2018

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Le donne del Sónar Festival volano altissime sulla line-up 2018. Poetesse del suono, camaleontiche ed entusiaste, quest’anno le donne infuocheranno i palchi del festival più bello del mondo. La musica è donna, anche al Sónar! Fuerza mujeres!

 

Jenny Hval

 

Fiere e in gamba. Quelle che cantano, suonano, quelle che sudano. Le ragazze dalla cassa dritta e potente, orgogliosamente concentrate e quelle dal beat morbido, le visionarie, le poetesse dei suoni liquidi come Chloé. Le romantiche dalla voce sinuosa, le ipnotiche. Le donne del Sónar volano sulla line-up di quest’anno. Planano dall’alto, preparate artiste avventurose, armate di talento impetuoso come il vento quando tira forte. Per tre giorni e tre notti, protagoniste di show di altissimo livello. Posizionate in consolle o su un palco con un microfono in mano, al Sónar le donne regaleranno momenti unici, fatti di grandi doni al pubblico, di trasporto e incredibile magia.

 

IAMDDB

 

Vale per tutti gli artisti, certo, ma le donne in questo preciso momento storico vanno messe in luce, citate per la loro bravura, per l’attitudine e per la dedizione. Per la lotta aperta o velata che muove la loro espressione artistica. Sono tantissime le donne al festival quest’anno e ce ne vorrebbero ancora di più per le future edizioni. Sono musiciste, compositrici, dj, cantanti, produttrici, scrittrici, artiste poliedriche e valorose.

 

Nathy Peluso

 

È interessante guardare al festival dal punto di vista femminista, d’altronde, l’avanguardia passa pure per le artiste invitate. Tra queste, Jenny Hval, che con una voce morbida e affascinante, con dei video che spaccano e dischi che sono stati acclamati parecchio in giro per mondo, (un sound ricco di atmosfere rarefatte e beat interessanti) ha messo nel suo lavoro l’identità di genere e ne ha fatto quasi la sua ossessione. Stravagante e provocatoria, una donna necessaria!

 

Chloè

 

Molti fenomeni al femminile, che hanno spaccato in ambienti musicali prettamente maschili come quello della new trap, del rap allargato a mille dimensioni, calcheranno i palchi diurni e notturni del Sónar, come la mitica IAMDDB, alias di Diana De Brito. Le sue organi in Angola non si perdono, anzi, l’Africa e la cultura nera stanno dentro la sua musica. La sua voglia di riscatto, a 21 anni l’ha messa pure nell’EP Hood Rich Vol.3, di cui dice: “Chi è Hood Rich? È una ragazza che ne ha avuto abbastanza. È una ragazza, ma con una prospettiva maschile. Sono stanca degli uomini che chiamano le donne “puttane” e mi sono detta “bene se è quello che volete dire e sentire, farò anche io la mia versione”. Grazie Sónar per averla invitata, per il suo urban jazz, per il souful hip-hop che in Italia non conosciamo quasi per niente. Sembra scontato, non lo è.

 

TOKiMONSTA

 

Grazie pure per aver invitato un’artista grandissima come Nathy Peluso, un’altra semisconosciuta in Italia e simbolo della nuova musica latinoamericana. Argentina, fonde i generi, ha messo i tropici nell’hip hop. Pure lei giovanissima ha fuso blues, rap, salsa e jazz sparando forte con pezzi che raccontano di donne innamorate, incazzate, che parlano di coraggio, di contemporaneità e d’amore certo. Quando partecipa agli eventi musicali le chiedono “non ti senti strana a essere una delle poche artiste donne presenti su questo palco?” . Lei solitamente risponde così: “Il progresso sociale consiste nel non preoccuparsi se sia di una donna o di un uomo, la voce che canta su un palco. E consiste pure nel non dovermi chiedere come mi sento ad avere successo nei festival, essendo una delle poche cantanti femminili invitate”. Nathy, il palco del Sónar è pronto per essere riempito di te!

 

Emma-Jean Thackray

 

C’è sempre l’esigenza di divulgare il lavoro delle donne, i meccanismi dell’inclusione non sono così scontati e non occorre citare numeri qui. La contemporaneità ci obbliga ad osservare e a riportare il merito delle donne in primo piano, a ricordare che le relazioni che passano fra il lavoro e i diritti si mescolano agli stereotipi ideologici della società. La musica è il linguaggio universale e in quanto arte diventa medium necessario per continuare a discutere di questi temi, sempre, senza paura. Il massimo strumento dell’inclusione sociale è proprio la musica. Benvenute donne del Sónar 2018.

 

Fatima Al Qadiri

 

Eccole tutte, nessuna esclusa: Alicia Carrera, Charlotte de Witte, Cyber, Decisive Pink, Helena Hauff, Fatima Al Qadiri, IAMDDB, Jamz Supernova, Ivana Ray Singh, JASSS, Emma-Jean Thackray, Little Smiz, Miss Kittin & Kim, Ann Foxman, Laurel Halo, Chloé, Ratkje & Barruk, MOw, Nidia, Museless, Nathy Peluso, Octo Octa, Rosa Pistola, Rosalia, Sophie, Tokimonsta, Yaeji, Violet, Zora Jones, Sue Tompkins,

 

Laurel Halo

 

Manca meno di un mese all’evento più importante della musica elettronica (e non solo!) mondiale che partirà nella capitale catalana dal prossimo 14 giugno. ziguline vi porta dentro al festival, seguiteci!

 

Sònar Festival 2018 | sito

Manuela Maiuri

scritto da

Questo è il suo articolo n°58

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