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Opiemme, un viaggio di pittura e poesia | Pizzo Calabro

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L’artista torinese , di cui avevate già avuto modo di leggere su ziguline, ha iniziato un tour artistico-poetico che lo porterà in giro per l’Italia. Da Torino a Pizzo Calabro, visitando amici e partecipando a manifestazioni artistiche, “Un viaggio di pittura e poesia” ci inonderà con i suoi fiumi di parole. ziguline sarà il suo diario di viaggio attraverso la voce di Claudia Losini che lo seguirà e ci racconterà il suo errare.

La gente, il mare, i tramonti e il piccante, le grigliate e le stelle. Si dipinge di notte, si dorme fino al primo pomeriggio e poi ci si adagia in acqua. Gli abitanti si chiamano pizzitani.
Il tartufo, un dolce gelato, è una delle specialità del luogo. Assieme alla “liccardia” un  cioccolato fuso (ricorda il ripieno dei tartufi) che può essere servito dentro o sopra il gelato da Ercole e la granita di mandorle che si consuma a colazione, inzuppando il cornetto da Raffaele. Lascio trascritte qui le parole di Opiemme che dipinge alla perfezione la tappa a Pizzo Calabro, in fondo alla Calabria. Perché ritengo che in una terra fatta di onde e sapore questi piccoli frammenti di attimi vissuti siano più descrittivi di qualsiasi altra frase.

Marina di Cromedrop Pizzo Calabro

Cosa si può dipingere quindi se non il mare? Siamo al Mura Mura Fest, seconda edizione di uno dei pochi festival di street art in Calabria. Il nostro viaggiatore è approdato qui grazie a Mp5 che gli aveva suggerito di contattare gli organizzatori. Si lavora sempre di notte, insieme a piccoli aiutanti che Opiemme vuole ricordare: Stefania, Nando, Erika, Giulio, Luca, Frà, si dorme fino al pomeriggio per poi godersi la spiaggia e le acque blu.

La prima opera è una frase di Pascoli: “Questo mare è pieno di voci, questo cielo è pieno di visioni”, dipinta nei pressi della spiaggia di Marina e notata dagli avventori il mattino seguente. La voce si sparge fino alla parte alta della cittadina, dove stava dipingendo UNO, che si fa così testimone dell’apprezzamento dei paesani per il prodotto.

Opiemme, Pascoli Questo mare Questo Cielo, Pizzo, 2013

La seconda è pura emozione. “E il naufragar m’è dolce in questo”, senza necessità di trasporre in lettera ciò che si ammira da questa panchina, dove giovani si baciano e anziani si riposano sotto lo sguardo placido del mare.

Ma quello che mi ha colpito di questo racconto è stato “l’albero della legalità” dipinto sulla facciata del comune. Il mattino seguente, infatti, mi dice Opiemme, gli organizzatori del festival sono stati “denunciati” con tanto di sopralluogo dei carabinieri non informati del tutto. Mi sembra un’ironia della sorte, dipingere un inno alla legalità e ricevere una tal visita per aver commesso un atto illegale (fino a che punto poi?).

DSC_0359

La vita si sa, è tutta un paradosso.

 

Opiemme | sito facebook ziguline

Mura Mura Fest | facebook

 

Claudia Losini

scritto da

Questo è il suo articolo n°175

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