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Viva la scuola!

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Caro Ziguline,

 

mi chiamo Matusalemme, ho undici anni e sono incazzato bianco perché un altro anno scolastico sta per iniziare e non c’è ancora nessuno che ha avuto la brillante idea di eliminare questa cosa tanto inutile: la scuola.

Perché tutto questo? Che ho fatto in un’altra vita per meritarmi tutto questo? Non è giusto!

La scuola non può che essere il frutto di una mente diabolica, acciderbolina! Ogni sacrosanto anno ci propinano tutto un malloppazzo di robe che non interessano a nessuno!

Ci vogliono rubare il periodo più bello della nostra vita, chiusi in quattro mura a sopportare i migliori attori non protagonisti della società: i professori (che mi fanno tanto tenerezza, per carità).

 

 

Ci avete fracassato gli ovetti con il codice di Hammurabi e la barbabietola da zucchero!

Noi la vogliamo piantare sta cazzo di barbabietola!

Fateci disegnare, ascoltare musica, fateci suonare uno strumento e cantare, gridare e ridere a crepapelle, fateci scrivere poesie d’amore e libri d’avventura.

E basta con ‘sta storia pallosa, che ormai lo sanno anche le pietre che siamo gli eredi della specie più vigliacca del pianeta.

Vogliamo conoscere la storia vera, non quella scritta dai vincitori ma quella scritta dai perdenti, e se ancora non esiste, la vogliamo scrivere questa storia!

Basta matematica per favore, che serve solo al fottere il prossimo e fateci imparare l’italiano!

É così bella la nostra lingua, così capace di esprimere gli stati d’animo e i sentimenti umani. E fateci studiare i dialetti, è tanto carina l’Italia con i suoi variopinti dialetti.

Voglio studiare il barese e che chezzo!

Fateci vivere per favore, penso a mio fratello maggiore che ha studiato tutta la vita e ora se ne sta chiuso in un ufficio dodici ore al giorno e dice pure di essere felice, io non voglio fare la stessa fine. Poi dicono che la schiavitù è finita. Boh.

Non posso credere che a nessuno é venuto in mente che tutto questo é stato organizzato per renderci dei semplici blade runner: scusate il filosofismo però “ci pisciano in testa e dicono che piove”, questa è la verità.

E non siamo noi che siamo iperattivi, siete voi che “site sciem”, giusto per usare un altro francesismo. Dovete vedere l’iperattività come un pregio, non come un difetto, perché siete così tanto ottusi adulti?

E il test d’intelligenza fatevelo voi che ci state lasciando in eredità solo schifezze.

Per questo faccio un appello a tutte le persone più grandi di me con un po’ di sale in zucca: finitela, finiamola con questa porcheria di scuola (con tutto il rispetto per i maiali) e pensate a quello che veramente interessa a noi bambini.

E basta bocciature, promozioni, e che palle! Non vogliamo essere giudicati, vogliamo essere ascoltati.

Ho paura, una tremenda paura di arrivare ai 14 anni e perdere i miei pomeriggi a capire  i logaritmi, fare versioni di latino e studiare il mito della Caverna.

Per questo caro Ziguline ti scrivo, perchè so che tu mi puoi capire e puoi aiutarmi a diffondere questo mio appello:

“Edizione straordinaria! Edizione straordinaria! La scuola è morta, viva la squola!”.

 

Buona anno scolastico a tutti!

Salvatore Cattogno

scritto da

Questo è il suo articolo n°28

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