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Biokip Gallery’s Nothing To Lose art-show

Si parla di:

L’insoddisfazione, l’ansia ed il malcontento che ci tengono compagnia oggi, figli dell’incertezza come unica certezza, non sono poi così diversi da quelli che hanno portato i giovani di un paio di generazioni fa a “fare il ‘68”. In fondo, il mondo che si cercava di ri-costruire nel ’68 era basato su ideali e valori così solidi da rasentare l’utopico ma, a piantargli gli occhi dritti negli occhi a quel mondo ora, si fissa una realtà in cui davvero pochi se la cavano. Gli squali hanno ancora più fame di prima, il numero di pesci piccoli cresce giorno su giorno (come la sfiducia nel sistema); forse forse qualcosa è andato storto, e in più ci si aiuta di meno, ci si conosce di meno, ci si sorride di meno. Insomma, l’attuale situazione sociale sembra un flash-back del ’68: essere è avere, volere il potere, l’infinito finito di un trito dovere. I giovani del ’68 assomigliano ai giovani d’oggi, invischiati tra nepotismi, spintarelle, raccomandazioni e favoritismi vari, ma decisi e pronti a muoversi per cambiare le cose, che così non va, che così non si può. Gli artisti in mostra:

108
aaalice Rosa
Akab
Alberto Garuffio
Alessandro Bertante
Alfano
Bernard Graf
BonsaiNinja
Dario Spinelli
Emiliano Rubinacci
Emilio Corti
Emmanuelle Pacini
Fede Cruz
Inkyung Hwang
Marcello Mencarini
Racoon
Renato Perego
Robo
Silva Ramacci
Sztuka Fabryka
Ufocinque
Digital Genetic Pasta

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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