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COME QUANDO FUORI PIOVE

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locandina film

“Come quando fuori piove”: un fenomeno meteorologico, un’espressione tipica del gergo del poker o…il nuovo lavoro cinematografico della “Quartiere production”. Più che di una casa di produzione vera e propria stiamo parlando di una sorta di collettivo costituito da un gruppetto di amici del “Quartiere” (nella fattispecie Secondigliano, periferia di Napoli) che un paio d’anni fa ha iniziato per gioco a girare dei brevi filmati, del tutto improvvisati e destinati alla ristretta cerchia degli amici più cari.

Queste prime, piccole produzioni amatoriali dei ragazzi del “Quartiere”, nonostante fossero ancora piuttosto grezze erano intrise di quell’estro e di quell’ironia che, per chi cresce in zone “difficili” come Secondigliano (o come i tanti “Quartieri” di questo mondo), rappresentano delle armi che, a differenza di quelle degli uomini di mal’affare con cui ci si trova a “condividere il territorio”, consentono di tirare avanti in una realtà complicata senza ferire alcuno, anzi, facendo ridere ed al contempo riflettere.

Col passare del tempo però, nonostane alcune defezioni importanti, la “Quartiere production” ha proseguito il suo lavoro e, grazie anche all’innesto di nuovi partecipanti al progetto (non tutti originari del “Quartiere” ma vicini ad esso come spirito e mentalità) ha continuato ad andare avanti: le videocamere digitali da quattro soldi inizialmente utilizzate sono diventate telecamere “da otto soldi”; le scenneggiature decise al momento e “tramandate a voce” sono divenute molto più acccurate e finalmente messe nero su bianco; gli attori, sempre non professionisti scelti tra la cerchia degli amici e dei conoscenti, hanno iniziato ad acquisire un minimo di esperienza e di professionalità; si è iniziato a lavorare su di un lavoro di regia e di montaggio più accurato del semplice limitarsi a riprendere le scene così come vengono.

E’ con questi presupposti che nel 2005 è nato il lungometraggio “Aspettando…”, ed è su questa strada che la “Quartiere production” ha proseguito quando si è cimentata nella realizzazione di “Come quando fuori piove”, una produzione che, pur rimanendo nell’ambito dell’amatorialità, si rivela molto più matura delle precedenti. Nel film (della durata di circa un’ora e mezzo, quindi ben più del solito corto) si alternano le immagini di una partita di poker alle vicende personali dei quattro partecipanti, ognuno con una sua particolare psicologia e con un suo peculiare modo, quasi stereotipato, di affrontare il gioco del poker (e con esso la vita). Ma gli stereotipi, si sa, rappresentano delle semplificazioni del modo di comportarsi di una persona, e purtroppo (o per fortuna?) non sempre le cose vanno nella maniera più ovvia.

“Come quando fuori piove” presenta degli spunti di approfondimento interessanti, uno su tutti la sua particolare colonna sonora, una sorta di “progetto nel progetto”. I brani che potrete ascoltare nel film, infatti, appartengono esclusivamente ad artisti indipendenti, la maggior parte dei quali provenienti dalle varie realtà partenopee: si va da gruppi che hanno già calcato palcoscenici importanti, anche al di fuori del territorio nazionale, ad artisti alla loro prima demo autoprodotta.

La stato di “emarginazione” ed esclusione dai grandi circuiti di comunicazione della musica indipendente è ben conosciuto ai curatori della colonna sonora, il regista Marco Verze ed il suo collaboratore Pierfrancesco Patrisso (entrambi musicisti dilettanti ed essi stessi autori della title-track denominata appunto “Come quando fuori piove”), i quali ben volentieri hanno preso l’iniziativa di promuovere, nel loro piccolo, questa realtà a loro così cara fondendola in maniera inscindibile al progetto cinematografico e creando i presupposti per un ampliamento degli orizzonti della “Quartiere production”, in parte già realizzatosi grazie alle collaborazione con gli “Gnut” (formazione folk-jazz-rock campana già esibitasi su palchi importanti quali quello di “Arezzo Wave”), e che ha dato vita ad un videoclip, alle riprese di una loro esibizione live e ad altri progetti di fusione tra musica e video.

Insomma, “Come quando fuori piove” dimostra che, come si evince dallo svolgimento della trama e come suggeriscono le liriche della title-track, “tutto può succedere”, ed anche un progetto a basso costo (in termini di investimento di denaro ma non di risorse umane) può produrre risultati che vanno aldilà delle semplici apparenze…buona visione!!!

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Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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