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Corpo, Festival delle arti performative

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Il Museo di Arte Contemporanea di Nocciano apre la stagione primaverile ed estiva con un Festival sul più controverso dei fenomeni artistici della Storia dell’Arte: la Performance; un’occasione culturale per riscoprire il mondo della Body Art, degli Happening e dell’Azionismo.
La rassegna, denominata CORPO: Festival delle Arti Performative (I edizione), sarà composta da due sezioni: gli incontri-dibattito su artisti storici di cui saranno presentati delle video-performance e gli interventi performativi realizzati da giovani artisti in tre località diverse, il Museo di Nocciano, il Florian Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara e il Teatro Marrucino di Chieti.
Il Festival è a cura di Ivan D’Alberto, direttore del Museo di Nocciano e di Sibilla Panerai, storico dell’arte.

La due giorni avrà inizio sabato mattina, dalle ore 9.30 in poi, presso la sala conferenze del Museo di Nocciano con il convegno Le arti performative in Italia dagli anni ’60 ad oggi. Una proposta di lettura per le scuole. Al dibattito, a cui sono invitati in particolar modo gli studenti dei Licei, degli Istituti superiori e delle Accademie di Belle Arti, parteciperanno gli storici dell’arte Bianca Campli e Sibilla Panerai e il direttore del Museo di Nocciano Ivan D’Alberto.
Alle ore 12.00 saranno proiettati e commentati i film dell’artista Ugo La Pietra, architetto, designer e performer di fama internazionale. Di questo autore di origini abruzzesi si potranno ammirare le pellicole La grande occasione, ed. Triennale di Milano (1973), Interventi pubblici per la città di Milano, ed. Triennale di Milano (1979) e La riappropriazione della città, Ed. Centre Georges Pompidou (1977).
Il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 sarà dedicato a Hermann Nitsch uno dei più grandi azionisti viennesi. All’incontro parteciperà Giuseppe Morra, direttore del Museo Hermann Nitsch di Napoli, il quale presenterà due video dell’artista: Das O.M. Theater 96.aktion Festa di Pentecoste, Vigna San Martino, Napoli 26 maggio 1996 e Nitsch & Caravaggio 130.aktion, Pio Monte della Misericordia Napoli, maggio 2010.
Sabato sera, alle ore 21.00, ci si trasferirà a Pescara presso il Florian Teatro Stabile d’Innovazione per la Performance Human Installations (Chrysalis, Gender Obsolescence, Il gioielliere) di e con Kyrahm e Julius Kaiser. La loro ricerca esplora la body art estrema, la live art e indaga il rapporto tra i generi coerentemente con la Teoria Queer di Judith Butler. Kyrahm elabora performance dal forte impatto emotivo. Julius Kaiser è un regista, performance artist e drag king, in Italia tra i più autorevoli esponenti di questa espressione. Hanno creato quattro anni fa il progetto Extreme Gender Art, nato per promuovere performance art organizzando numerosi eventi con particolare attenzione alle espressioni censurate.
In Chrysalis l’isolamento volontario è l’illusione di sentirsi al sicuro. Gender Obsolescence di Kyrahm e Julius Kaiser affronta in modo coinvolgente il tema stereotipato della distinzione tra i sessi, presentandone una visione di grande impatto emotivo. Il corpo nudo e l’io, la maschera e lo stereotipo. Un quadro ginoandroide. Il sesso biologico come pelle, maschio, femmina. Il genere come senso del sé, uomo, donna. Il travaglio è faticoso, la carne materia da modellare. Non è più necessario indossare la maschera: l’io è rivelato. Con Kyrahm, Julius Kaiser, Ferpecto, Jurij Zoltan Kurgan. Tra le 30 migliori performance del mondo al Idke Festival (Columbus, USA 2008) e tra le opere vincitrici di Arte Laguna Prize section Performance Art (Venezia 2009). In Il gioielliere di Kyrahm e Julius Kaiser: il gioiello, status simbol, è usato per ferire in un richiamo al tema atavico delle differenze di classe e dei giochi di potere legati ai ruoli di genere. Presentata in occasione di Ecosexual Blu Wedding con Annie Sprinkle e Beth Stephens all’interno degli eventi collaterali della Biennale di Venezia 2009.

Domenica 29 maggio dalle ore 10.00 presso il Teatro Marrucino di Chieti ci sarà il convegno Oltre i confini del corpo, seguito dalla performance The girl robot plays the bell game di e con Sylvia Di Ianni. Materializzata in uno spazio al di fuori del tempo e di qualsiasi riferimento reale, una ragazza robot si aggira tra vecchie ferraglie accompagnata dal tintinnio distorto ed etereo di un carillon. Un cuore di bronzo e la ripetizione meccanica di un gioco infantile le permetteranno di attraversare il velo teso tra sogno e realtà. Con musiche di Riccardo Alemanno (Kabalisti); costumi di Mimmo Pesce; video proiezioni di Gloria Saya.
Domenica pomeriggio dalle ore 17.00 presso la sala conferenze del Museo di Nocciano ci sarà l’incontro dedicato all’artista partenopeo Giuseppe Desiato. Perfomer lontano dall’accademismo e vicino alle problematiche sociali proprie del territorio antropologico napoletano. Docente presso l’Istituto d’Arte dell’ Aquila, ha collaborato con Otto Muehl e lo stesso Hermann Nitsch a Napoli. Al dibattito interverrà lo storico dell’arte Raffaella Perna che commenterà il video di Desiato Dalla pittura alla sposa (Napoli 1983). Il video è stato gentilmente concesso dalla Galleria Delloro Arte Contemporanea di Roma.
Il Festival si concluderà alle ore 19.00 con la performance RoseRosse di e con Flavio Sciolè. L’artista agirà su moduli a lui consueti, recitazione inceppata, rottura del tempo, azione pura. Ogni sua performance parte dagli stati d’essere dell’uomo moderno. Rose rosse, divorate, esplorate, nominate invadono la scena, l’artista le compenetra mangiandole e subendone le spine. Un corpo sacrificale immolato all’Atto. Perfomance presentata in occasione di Futuroma, 2009 e Artcevia, 2009.

Durante i convegni organizzati a Nocciano e a Chieti saranno proiettati delle video-performance concesse dallo spazio milanese Visual Container, una delle più importanti videoteche specializzate in video arte, mentre la due giorni sarà allietata da degustazioni di vino e aperitivi offerti dall’Azienda vinicola Bosco di Nocciano.
La rassegna ha ricevuto il patrocinio delle Provincie di Chieti e di Pescara, del Comune di Chieti, del FAI, del Museo Hermann Nitsch di Napoli, dello spazio milanese Visual Container, del Florian Teatro Stabile d’Innovazione di Pescara e della Galleria Delloro Arte Contemporanea di Roma, mentre è stato possibile grazie al contributo economico del Comune di Nocciano, della Regione Abruzzo e della Fondazione Pescarabruzzo.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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