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Crack! 2014… presente!

«In principio Dio creò il cielo e la Terra. La Terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque». Così inizia il libro della Genesi, il primo della Bibbia, quello che descrive soprattutto la creazione del mondo da parte di Dio, gli esseri viventi e tutti gli elementi ad essi circostanti.

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Quel bel giardino dell’Eden dove Adamo ed Eva vivevano felici fino a quando un serpente un giorno ha fatto ai due sposini una proposta che Eva curiosa, come tutta la sua specie, senza battere ciglio ha accettato subito mentre Adamo, ancora un pupo che andava a caccia di mosche, ci ha ragionato su per qualche minuto. Nella mia versione della Genesi il serpente ha dato ad Eva il dono dell’andare oltre l’apparenza del suo nido dorato mentre ad Adamo ha dato il gioco della guerra e del pallone.

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Tutti, chi un po’ prima chi un po’ dopo, ha provato ad immaginare la storia di Adamo ed Eva e della creazione dell’universo e poi un bel giorno gli organizzatori del Crack! ci hanno fatto il tema della decima edizione del loro festival.
Tutto questo papocchio iniziale, che forse potevo risparmiarmi o forse no, per dirvi che siamo stati al Crack! 2014 e come sempre ne è valsa la pena. Sì perché di bella robetta da vedere ce n’era davvero tanta in quei quattro giorni di festival in cui abbiamo visto un andirivieni di curiosoni, maniaci dell’illustrazione e tanti amici che ci sono venuti a trovare mentre altri erano appostati in celle proprio come la nostra che abbiamo avuto la fortuna di dividere con dei compagni di tutto rispetto, ovvero le fanciulle della Mondo Bizzarro Gallery e quel simpaticone di Dario Morgante, il quale ha portato un po’ di sensualità con la sua rivista di fotografia erotica Fluffer, di cui anche la sottoscritta è diventata un’adepta, (come non esserlo d’altronde!) e il sabato si è unito a noi anche il nostro Michele Guidarini e le sue stampe strabelle, una incompiuta che conservo gelosamente a casa mia.

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Dunque il festival si è svolto come di consueto per quattro giorni, dal 19 al 22 giugno, con un calendario di esibizioni splendido splendente di musica sul palco del giardino del Forte Prenestino e come al solito un numero spropositato di espositori e artisti nelle celle, alcuni dei quali abbiamo visto partecipare ormai da anni a questo festival che non smette mai di stupire. Abbiamo visto gente arrivare a flotte nei cunicoli del Forte, attraversare l’umidità delle pareti con stampe, libri e spillette tenuti come bottini di guerra e fermarsi poi a fare un aperitivo o un dopocena di zigulì assieme a noi, a me e Stefania Annese nella versione da fotografa avida. Non le è sfuggito nessuno. Tutti immortalati, amici e parenti. Una mattanza.

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Tra gli ospiti illustri delle celle abbiamo visto Squame, Ivan Hurricane che abbiamo intervistato due anni fa, Zerocalcare che ancora mi deve un’intervista, Nicola Alessandrini, Tony, ovvero l’illustratore cinese star della scorsa edizione, Mirko e gli altri ragazzi dell’aDNA collective come sempre pieni di sticker, i nostri amici dello studio Pilar e tanti artisti internazionali come i Beehive collective, di sicuro gli ospiti più fighi di quest’anno del Crack! con le loro stampe supermega giganti, di cui anche io e la nostra Stefania siamo state buone acquirenti. I loro lavori non eccedono solo in bellezza ma sono particolarmente intrisi di riferimenti naturalistici e lotta contro lo sfruttamento della natura che solo un occhio attento riesce a scoprire l’ingranaggio che si cela dietro ogni figura rappresentata.

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Anche quest’anno ci siamo divertiti, guardate le foto di Stefania e provatemi il contrario.
Ci vediamo il prossimo anno al Forte e che Dio benedica il Crack!

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Crack! Fumetti dirompenti | sitofacebook

 

 

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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