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Riflessante alle alge

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Tutto quello che Piero offre alle sue clienti è una cesta di vimini colma di riviste. Cronaca vera non lo fa mancare mai, nemmeno Novella e Dipiù tv. Io mi porto sempre le riviste mie personali, mica mi leggo quelle schifezze. Lo devo fare per lavoro che poi comunque mi ritaglio tutta la roba più bella e l’attacco sul quaderno. Perchè io lavoro nella moda. La sorella di Piero, Antonella, scrive tutte le bollette, è quella che comanda e non sorride mai, a me sembra che si parlino in codice, quando si guardano tutti e due, chissà che dicono di noi, le clienti.
Io mi faccio i fatti miei. Basta che Antonella non mi faccia lo shampoo, ha le unghie lunghe, laccate scure e fa un male cane, si sfoga con i capelli nostri, li odia e ce li tira. Piero è gay, e da tanto ormai. Io ho capito pure chi è il fidanzato, mi dispiace che lui non lo capisce che io sono una moderna, di oggi, del mondo della moda come lui, eppure non si fida di dirlo a nessuno. Ma io gli chiedo sempre i tagli di Vogue, quelli moderni e nuovi per farglielo capire, perchè io lo so come va il mondo.

foto di CAZASCO | http://www.flickr.com/photos/cazasco/

Oggi mi faccio fare il riflessante alle alghe per esempio, esco da qua nuova nuova che a lavoro non mi riconoscono più. Io lavoro nello showroom di Micaela Roselli una famosa stilista di Latina, faccio da assistente, come quella del film. Siamo quattro assistenti ma a me non mi pagano ancora infatti faccio anche la commessa da Zara. Almeno lì mi pagano poi posso avere cose delle collezioni nuove in anteprima. Prima sono passata alla Sma a trovare Michele, lui lavora lì e mi fa stare fresca per un po’, in questi giorni si muore di caldo, lui va in pausa e facciamo una passeggiata proprio dove sta il reparto frigorifero e ci mettiamo i pacchi di patate surgelate sulle caviglie (se non ci vede Sergio il suo capo). Perchè poi Michele fa la cassiera. Pure lui è gay ma non come Piero.
Lui lo dice a tutti, anche a chi non glielo chiede e si mette lo smalto davanti a tutti così dice che magari sua mamma e suo padre lo vengono a sapere e “fanno loro il primo passo”, ma ormai lo sanno tutti e sua mamma non gli chiede proprio niente. Michele stasera vuole uscire, mi ha promesso che si ruba il rossetto quello rosa laminato di Deborah che comunque lo consigliava anche il make up artist di Paola Perego, però l’altro giorno il mio è caduto a terra in bagno e si è spezzato tutto, poi Fiocco (il mio volpino) è andato a leccarselo e gli ho dovuto dare il lassativo mio per farglielo andare via dalla pancia. Povera gioia. Io e Michele ci siamo conosciuti al corso di Burlesque.
Io ho visto che lo facevano a Latina in un servizio alla tv e dicevano che ti insegnano proprio a fare come quella che a Sanremo ha ballato nel bicchiere. Io quella lì vorrei essere, proprio come lei, quando l’ho vista a Sanremo ho capito che era la più bella. Sanremo noi ce lo vediamo sempre tutti insieme con la mia famiglia anche se loro comunque non capiscono di chi sono gli abiti delle presentatrici, io invece li so sempre tutti, a volte però non li dico che poi le mie cugine si offendono sempre che io sono del mondo della moda e loro no, perchè loro fanno le hostess. Lavorano alle fiere di macchine e si credono pure modelle. Una volta a mia cugina quella più piccola le hanno chiuso pure un dito nella porta della macchina e le hanno detto di stare zitta e muta e non sporcare col sangue suo la tappezzeria della macchina. E quella si pensa ancora che fa la modella veramente. Io le modelle vere le ho viste, quando ho fatto la scuola di moda ce le mandavano per fare le sfilate di fine anno e le mie cugine dicevano che erano pure troppo magre quelle invidiose. Michele le chiama le “sfiatate” le mie cugine perchè secondo lui sembrano dei palloncini sfiatati. Michele al corso di Burlesque mi ha colpito perchè era più bravo di noi ragazze: si muoveva proprio bene e sapeva usare il ventaglio di piume alla perfezione e poi era l’unico che rispondeva a tono a quella lì che ci insegnava le cose, che poi non era proprio per niente come Dita Von Teese di Sanremo. Una volta l’ho vista anche su un sito di internet, che che andava su e giù tutta sudata sopra a un sacco di gente e questi dicevano tutti di stare a Malibù ma io l’ho capito bene che era la stanza delle lezioni nostre e non ci siamo più andati io e Michele lì. Però siamo rimasti tanto amici. Michele è un bravissimo cantante, ha una voce potente e il suo sogno è cantare a Sanremo o ad X Factor, è bravo soprattutto nelle canzoni di Tiziano Ferro, a volte mentre me le canta si mette anche a piangere perchè dice che si ricorda di suo zio Ettore. Lo zio di Michele prima di morire di infarto ci raccontava sempre di quando lui era giovane che conosceva proprio “la dolce vita”, Michele dice che è sempre stato il suo “primo amore” e che come lui non ci sarà mai nessuno. Io penso sia per lui un po’ come per me Raul Bova. Sono quei sogni che ti porti dietro proprio, come pure fare la stilista. Io per esempio disegnavo sempre da ragazzina i vestiti per Ambra di Non è la rai a casa. Facevo proprio come se fossi una stilista vera della tv e prendevo le misure alle mie cugine che erano più piccole. Per questo ho fatto la scuola di moda poi, che mi hanno sempre detto tutti che sono proprio portata per la moda. Ho disegnato anche il vestito da sposa di mia Zia Anna. Lei lo voleva rosa e io gli ho messo tante rose sul corpetto che sembrava una regina. Mia zia Anna, mi ha detto che lei poi ogni tanto lo toglie dal sottovuoto e se lo mette un po’, quando i figli stanno con la nonna, mette la musica di Whitney Houston e si sente come una star del cinema. Dice così che pure suo marito fa finta di chiederle l’autografo e poi fanno l’amore. Io per questo penso sempre che la moda è bella perchè rende tutto come un sogno. E un’altra cosa come la moda non c’è al mondo.

testo di Laura Lecce

Laura L.

scritto da

Questo è il suo articolo n°36

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