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Senes, sardi longevi in mostra a Milano

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L’elisir di lunga vita e la sua ricerca hanno impegnato le menti dei più grandi studiosi di ogni epoca, tanto da indurci ad adottare stili di vita improntati al mantenimento del benessere fisico e psicologico, che ci consentano di protrarlo per un periodo di tempo il più lungo possibile.  La longevità non affascina soltanto scienziati e antropologi, ma incuriosisce anche intellettuali e artisti che attraverso le più disparate tecniche indagano in maniera più introspettiva e personale il tema della vecchiaia. Così ha fatto anche la fotografa cagliaritana Daniela Zedda, il cui impegno è rivolto soprattutto al fotogiornalismo di stampo culturale a cui affianca una spiccata sensibilità per il mondo dell’arte e un forte istinto psicologico, caratteristiche che le hanno consentito di creare una vasta e particolare produzione ritrattistica.

Ph. Linving Corriere

Undici dei suoi ritratti più recenti sono esposti  nel concept store milanese di Antonio Marras, lo stilista algherese che ha dato vita a un vero e proprio laboratorio creativo il cui nome, NONOSTANTE MARRAS, lascia intendere la volontà del designer di offrire uno spazio che possa diventare anche luogo di incontro e di aggregazione sociale, in cui è possibile trovare e acquistare libri selezionati, oggetti, fiori e opere d’arte, ma anche bere qualcosa e assaggiare (ed eventualmente comprare) dolci tipici e varie prelibatezze.

Il tema prescelto per il programma espositivo del 2016 è la ancestrale dicotomia tra “aldilà e aldiquà” che, attraverso una serie di eventi specifici, cercherà di costituire idealmente un collegamento tra un passato dimenticato, un presente ancora in costruzione e un futuro tutto da definire.

La mostra Senes è dunque inserita all’interno di questo particolare palinsesto e ha come protagonisti undici  fotografie di grande formato (225 x 150 cm), inizialmente concepite per il progetto omonimo voluto e promosso dall’azienda vinicola Argiolas per rendere omaggio alla Sardegna e alla straordinaria longevità dei suoi abitanti.

Giovanna Pistidda

I ritratti indagano la senilità nel suo aspetto più intimo e privato: i canuti protagonisti sono spesso caratterizzati da uno sguardo vivo e penetrante, testimone della vitalità che accompagna i vegliardi in quella che è considerata, dalla maggioranza delle persone, la fase terminale di un’esistenza e che, nel loro caso, continua ad essere contraddistinta da una costante e continua operosità. I loro volti sono segnati da profonde rughe che raccontano una vita laboriosa e ricca di esperienze, in cui avviene,  forse in maniera involontaria e inconsapevole ma profondamente legata alle tradizioni culturali e alla dimensione rurale della Sardegna, la perpetuazione di un modello culturale basato sulla sostenibilità della produzione alimentare e soprattutto sulla perfetta integrazione degli uomini nell’ambiente circostante.

Giulio Podda

L’esposizione, curata da Francesca Alfano Miglietti è corredata da un libro fotografico all’interno del quale sono raccontate le storie dei centenari sardi, trasposte sulla carta dalla prosa di due illustri nativi isolani: Marcello Fois e Manuela Arca.  Inaugurata il 22 marzo, sarà visitabile dal 24 marzo al 28 aprile con ingresso libero, secondo gli orari di apertura del negozio.

 

 

Daniela Zedda – Nonostante Marras

 

 

Laura Espa

scritto da

Questo è il suo articolo n°12

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