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Siamo stati ad Artecinema a Napoli

È arrivato anche quest’anno l’attesissimo arte cinema, quattro giorni di video gratuiti, che aspetto con ansia tutti gli anni. Più di trenta video in lingua originale su arte, fotografia e architettura. È cominciato giovedì 14 ottobre nel tardo pomeriggio, dopo il buffet di apertura, Laura Trisorio, mente organizzatrice dell’evento che si tiene già da 15 anni, suppongo abbia tenuto il suo consueto discorso di inaugurazione.

How to kill The Artists by Laurina Paperina

Dico suppongo perchè, sia del discorso che del più atteso buffet, non ho potuto godere, per colpa della lentezza cronica delle ragazze che erano con me. Sono anni che seguo con costanza l’evento, catalogando e paragonando i video e i buffet, taralli e birra contro dolcetti e prosecco, Mimmo Jodice contro David Lachapelle, quest’anno ammetto di avere un paio vuoti. Il pubblico delle grandi occasione c’era tutto, la sala del teatro Augusteo al completo, la voce familiare della traduttrice in cuffia era pronta, tutto perfetto per cominciare. Il primo video ad essere mostrato è stato How to Kill the Artists di Laurina Paperina disegnatrice con uno spiccato senso dell’umorismo. Il corto mostrava l’ipotetica morte di famosi artisti contemporanei che vengono attaccati dagli oggetti di loro creazione. Lucio Fontana tagliato a metà da Zorro mentre produce una sua tela, Polloks che preso dalla foga di creare una action painting si cosparge letteralmente sulla tela dopo aver inghiottito dinamite, poi Gilbert and George, Goya, Francis Bacon e tanti altri. Ah, anche Piero Manzoni l’inventore della celebre “merda D’artista”che non vi svelo come muore, usate l’immaginazione. In questa edizione la mia curiosità su nuovi artisti è stata messa a dura prova da video lunghissimi e non sempre scorrevoli. Nelle edizioni precedenti i video erano molti di più e duravano in media 30 minuti, giusto il tempo per conoscere cose nuove e per stuzzicare la curiosità. L’artista raccontava il suo pensiero mostrando una grande quantità di lavori che difficilmente si ha la possibilità di vedere raccolti tutti insieme.

How to kill The Artists by Laurina Paperina

Il video su Botero costruito in modo da analizzare non solo le sue opere, ma più che altro l’effetto che il suo lavoro produceva sui colombiani. La gente del posto lo adora, lo tratta come una vera star. Lettura completamente diversa e decisamente più ermetica quella di Flooded McDonald’s realizzato dal gruppo di aristi danesi Superflex, è la ricostruzione in studio a grandezza naturale dell’interno di un McDonald’s, che gradualmente si allaga e tutto comincia a galleggiare. Non viene concessa nessuna spiegazione alla performance, questo è un po’ insolito all’artecinema. Come ogni anno i video erano tanti, e mi ripeterò nel dire troppo lunghi e lenti, il sonno era sempre pronto a colpire in sala. E so per certo che ha mietuto numerose vittime. A parte questa nota polemica resta un evento che adoro, grande quantità di video stimolanti, gente interessante, gratuito. Ci vorrebbe un festival arte cinema al mese e non all’anno.

Lia Zanda

scritto da

Questo è il suo articolo n°30

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