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Alessandro Cocchia

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Altro che pizza e mandolini, fatalismo e rassegnazione, disoccupazione ed emigrazione, sono sicuro che se provate ad intavolare questo genere di discorsi con un tipo come Alessandro Cocchia le risposte potrebbero essere due, o una sonora risata o un ceffone dritto in faccia. Ovviamente questo è solo quello che io immagino possa essere la reazione di un quarantenne che si è praticamente creato da solo ogni singola occasione che gli ha consentito di realizzare i propri sogni ed i propri progetti per di più nella sua città natale che è Napoli, mandando in frantumi qualsiasi tipo di considerazione stereotipata sulle effettive opportunità che un creativo può o non può avere in una città come questa.

courtesy Alessandro Cocchia | alessandrococchia.com

courtesy Alessandro Cocchia | alessandrococchia.com

Alessandro Cocchia è un creativo, con la passione per il design e la comunicazione e vent’anni fa fonda una quella che oggi è una delle agenzie pubblicitarie più importanti di Napoli. Cosa che a quanto pare non gli è bastata dal momento in cui il suo estro aveva bisogno di un’ulteriore valvola di sfogo che doveva essere evidentemente il design. Nasce così il marchio Purp con cui firma una linea infinita di oggetti commercializzati nei negozi chic di Napoli e non solo. Ma non è finita qui, direbbe qualcuno, a completare il profilo di questo poliedrico personaggio, c’è anche l’Alessandro Cocchia artista che è quello che firma i lavori che vedete in questo articolo, opere che realizza ed espone nello spazio che lui stesso ha creato, anche questo si chiama Purp e che si trova nel centro storico di Napoli.

courtesy Alessandro Cocchia | alessandrococchia.com
courtesy Alessandro Cocchia | alessandrococchia.com

Non so quanto sia affascinato dalla sua produzione artistica ma so per certo che persone come Alessandro ne dovrebbero sfornare con un po’ più di frequenza, soprattutto nel centro-sud Italia. Onestamente di creativi insoddisfatti che si lamentano di quello che non si puo’ fare cominciamo ad averne gli scaffali pieni.

Ve l’ho detto che Alessandro Cocchia farà parte dei quaranta artisti di Lumen?

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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