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Quattro chiacchiere con Max Scoppetta

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Il fenomeno sta dilagando, il comemammamhafatto, per chi ancora non ne avesse sentito parlare sta diventando un fenomeno piacevolmente ed efficientemente ricorrente della capitale. Il genio di Max, creatore e “deus ex machina” di tutto l’ensemble, è il direttore sportivo della squadra che stupisce il pubblico dello 0,75 con la jam session aperta, per chiudere in bellezza nel w.e. al Magazzino 33 a Portuense con l’esibizione anche di elementi d’ orchestra di un certo pregio.
Abbiamo il piacere di farci un caffè con Max di sentire oltre che una e più storie della Roma underground.

 

 

Ciao Max, come vanno le cose?

 

Si suona di giorno, di notte tutti i giorni, quindi bene, finchè c’è musica e divertimento direi che va bene.

 

 

Parlaci di te come nasci e come cresci nell’ambito della musica?

 

A 5 anni cominciai a suonare ad orecchio la fisarmonica di mio padre, la vedevo come un qualcosa di magico poi a 15 anni entrai al piper la prima volta e rimasi folgorato dalla questione dj. Da li cominciai a frequentare assiduamente il posto e uno dei miei primi mentori fu il dj Maurizio Baiocchi che qualche volta mi snocciolava qualche titolo da comprare e dal quale potevo rubare con gli occhi la nobile arte del djing. Le prime gig significative cominciarono a vedersi verso i vent’ anni nel privè dell’Arabesk e nei famosi martedi’ dell’Alien organizzati dal Club 69. Da lì negli anni fino ad oggi si sono susseguite molte residenze in importanti locali di Roma.

 

 

Come ti è venuta l’idea del Comemammamhafatto e quali sono secondo te i suoi punti forti?

 

L’idea del Comemamma nasce dall’ esigenza di voler trovare un nuovo momento di aggregazione che permetta a un pubblico e ad artisti di varie estrazioni musicali di ritrovarsi in un unico contesto. Si parte dal concept musicale delle balere dove non c’erano dj ma orchestre a far ballare la gente, passando per il blues, la house, il jazz e la deep, il raggamuffin e tanti altri generi e sottogeneri. L’ idea è quella di riportare il contesto del club a quello di una balera, con un orchestra diretta da un dj. Un ensemble in cui il direttore è a sua volta turnista e che, a differenza del classico direttore d’ orchestra che legge lo spartito, legge e interpreta la pista.

 

 

Si è pensato a registrare del materiale dalle serate del Comemamma e magari trarne una pubblicazione?

 

Si c’ho pensato ma per il momento dedico ancora più tempo all’ ensemble, cmq ci sono diverse idee che bollono in pentola e che stiamo valutando.

 

 

Cosa pensi della scena musicale romana, ti interessa?

 

Credo sia una delle scene più belle d’ Italia, ci sono esponenti importanti per ogni genere musicale. L ’intento del Comemamma è appunto quello di farli uscire dagli sterili ghetti urbani, musicali e mentali senza però abbandonare le proprie roots. Ed è proprio a questo proposito che nasce l’esigenza di creare una label del brand, con cui far evolvere questi artisti creando nuovi sound e nuove contaminazioni.

 

 

Qualche anticipazione sulle tue prossime date, come si presenta la stagione estiva entrante?

 

Ci sono in cantiere diverse cose, a maggio chiudiamo con la stagione invernale al Magazzino 33 e a giugno ripartiamo alla grande con una data all’ Auditorium Parco Della Musica precisamente Mercoledì 11 Giugno. Il Comemamma sarà presente in molti contesti dell’ estate romana e nel w.e. ci troverete anche al mare, con delle pomeridiane.

 

 

Max Scoppetta | facebook
COMEMAMMAMHAFATTO | facebook

 

 

(testi di Paul Casadei)

 

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Questo è il suo articolo n°144

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