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Ciak: si sogna! Azzurro Scipioni, dove il cinema è arte.

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Cinema è sogno. Il cinema è un piccolo scrigno che contiene realtà parallele. Il cinema è evasione, respiro, vita. Al cinema ci si rifugia, ci si corre spinti dalla curiosità, sempre pronti a lasciarsi andare alle infinite emozioni che una pellicola può dare. Una buona pellicola, intendiamoci. Pensate a quando è nato. Provate a pensare alla rivoluzione che ha portato con sé.

Il cinema è spettacolo. Il cinema è un trampolino di lancio per una vita sicura. Il cinema è uno scacciapensieri, e poco importa la qualità. La gente ha bisogno di leggerezza. Al cinema ci si va perché fuori d’inverno fa freddo, è un po’ come la tv. Provate a pensare al successo dei vari “polpettoni di Natale”! Provate a pensare alle programmazioni delle sale cinematografiche nostrane…!E quello che era un incanto svanisce in un’operazione commerciale a catena.

Ma forse un sogno resta tale grazie a chi continua a sognarlo. Scusate la vena poetica, ma sono personalmente coinvolta! Ok, veniamo al dunque.

Era una sera buia e tempestosa…(vabbene, l’ho presa alla lontana, ma lo era davvero), quando mi sono imbattuta in un posto incantato. Ora immaginate: Roma, sotto un diluvio universale, le sei di pomeriggio. Nel bel mezzo del caos cittadino, in via degli Scipioni 82, lampeggia una piccola insegna: Cinema Azzurro Scipioni. Entro spinta più dalla pioggia che dalla curiosità (lo ammetto). Ed ecco che mi ri-innamoro del grande schermo. Davanti a me una piccola entrata ornata con dei disegni dei bambini delle elementari appesi al muro. Il parquet scricchiola ad ogni mio passo. Mi avvicino alla biglietteria e chiedo qual’ è il film in programmazione. Incredibile per un cinema capitolino nel 2009: era Carnè, Amanti perduti per la precisione.

Faccio il biglietto e salgo su per delle piccole scale di legno, sembro una bambina nella casa delle bambole! Alla fine delle scale un grosso sipario blu e poi lo spettacolo! Mi trovo infatti in una sala piccolissima, tutta di legno, con le poltrone a semicerchio. Al centro l’enorme telo bianco. Giuro che cosi’ da vicino non l’avevo mai visto. Si spengono le luci e parte il fim. La sala è cosi’ piccola che si sente il rumore del proiettore. Sono tornata indietro di cinquant’anni. Mi trovo nel bel mezzo del sogno del cinema. Eviterò ora di parlarvi del film spettacolare che ho visto per ovvi motivi redazionali. Saltiamo al The End. Titoli di coda. Mi sveglio dallo stato di trance in cui mi ha portato il film.

Esco e mi riprometto di non dirlo a nessuno. Poi cambio idea. Penso che ogni vero appassionato di cinema debba almeno una volta provare queste emozioni. Penso che ogni appassionato di cinema debba conoscere l’Azzurro Scipioni e la sua storia.

Ho potuto sognare questo sogno grazie a un grande mont-autore (come ama definirsi) , nonché scrittore, dei nosri tempi: Silvano Agosti. E’ lui infatti ad aver creato questa sala. “Ho fatto un sogno in cui il grande Charlie Chaplin mi rimproverava perché il cinema non lontano da casa mia era chiuso” questa la sua dichiarazione sull’idea di aprire una sala cinematografica. Ma bisogna ringraziare anche il cinema commerciale, quello che conosciamo tutti e le sue leggi. Le stesse leggi che non hanno permesso all’epoca della sua uscita la programmazione nelle sale del film di Franco Piavoli Il Pianeta Azzurro. E’ proprio in seguito a quest’avvenimento che è nata l’idea di questa sala. Una delle poche che continua a seguire la logica dell’arte, più che della programmazione commerciale. Da venticinque anni, ogni giovedi’, in questo cinema si proietta La dolce vita, da altrettanti ogni sera ci si può perdere in visioni di un tempo passato. Solo un consiglio….non spargete troppo la voce! Io? Non preoccupatevi, lo terrò d’occhio per voi!

Annachiara Tortorella

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Questo è il suo articolo n°1

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