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Come ti smarmello il Festival del Film di Roma | Mondi lontanissimi

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Se le critiche che erano state mosse alla gestione Alemanno del Festival riguardavano l’eccessivo interesse verso le produzioni nazionali, l’edizione 2010 del Festival Internazionale del Cinema di Roma sbaraglia ogni aspettativa e, al contrario, si distinguerà per una spiccata attenzione al panorama cinematografico internazionale. Non a caso i sui riconoscimenti principali saranno assegnati al film Kill Me Please di Olias Barco (che si è aggiudicato il Marc’Aurelio d’Oro della Giuria) e dal dramma In un mondo migliore di Susanne Bier, a cui è andato il Marc’Aurelio d’Oro del Pubblico. Ma, non volendoci assolutamente soffermare sulle questioni troppo stringenti, ci soffermeremo temporeggiando solo su un aspetto dell’edizione 2010, ovvero il focus dedicato al Giappone, all’interno della sezione L’occhio sul mondo, nel corso del quale sono stati presentati omaggi ai registi Akira Kurosawa e Satoshi Kon (che era da poco scomparso) oltre a una retrospettiva dei titoli dello studio Ghibli, studio di animazione creato dal noto regista Hayao Miyazaki.

 

 

È proprio allora quest’ultimo fumettista, animatore, sceneggiatore, regista e produttore di anime che voglio presentarvi stasera. Avanti: chi di voi non ha visto almeno una volta La città incantata? Se non lo avete ancora fatto, vergogna! Vi posto il trailer, sicuramente il mezzo più accattivante per mostrare il meglio di questo fantastico film.

La seconda scelta è Porco rosso assolutamente un capolavoro per originalità e narrazione. Un aviatore, trasformato in porco antropomorfo e ormai fuoriuscito dall’esercito si guadagna da vivere in piena Seconda Guerra Mondiale con le taglie poste sui pirati dell’aria che combatte con il suo idrovolante monoplano dipinto di rosso. Eccovi una scena che non può non suscitare in voi la curiosità di vederlo subito.

 

 

La principessa Mononoke, altro titolo dello stesso regista giapponese, affronta in chiave onirica uno dei temi a lui più caro, ossia l’ambientalismo e la fragilità del pianeta Terra minacciato dal continuo sviluppo delle città e dall’inquinamento. Lo stesso regista ha dichiarato: “ Il mondo non è solo per gli uomini, ma per ogni forma di vita, e agli uomini è concesso di vivere in una parte del mondo. Non è che possiamo convivere con la natura fintanto che viviamo in modo rispettoso, e che la distruggiamo perché diventiamo avidi. Quando ci accorgiamo che anche vivere in modo rispettoso distrugge la natura, non sappiamo che fare. E credo che se non ci mettiamo nella posizione di non sapere cosa fare e partire da lì, non possiamo risolvere i problemi ambientali o i problemi che coinvolgono la natura”. Pace interiore a tutti.

 

 

Festival Internazionale del Film di Roma | sito facebook

Valentina A.

scritto da

Questo è il suo articolo n°43

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