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Come ti smarmello il Festival del Film di Roma | Oggi solo cose buone

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Ebbene sì, nonostante ancora si trascini le solite polemiche all’italiana anno dopo anno, va riconosciuto al cartellone dell’edizione 2009 del Festival di Roma un cospicuo numero di pellicole belle, vincitori di prestigio, film che sono e rimarranno nella memoria del pubblico. Oggi non mi dilungherò molto su nessun argomento più o meno pertinente, piuttosto proverò a rimanere più strettamente sulla questione cinema: e meno male, direte voi (ma caro pubblico, ricordate sempre che non sono un’esperta del settore, ma solo una cinemaniaca fai-da-te).

Qui di seguito ben quattro video, di altrettante pellicole, belle o a mio parere da vedere: la prima è vincitore a Roma 2009 del premio Marco Aurelio d’oro del pubblico al miglior film e del Gran Premio della Giuria Marco Aurelio d’Argento. L’uomo che verrà, titolo del film in questione, racconta una delle pagine più nere della Seconda Guerra Mondiale, ossia la strage di Marzabotto del 1944, vista attraverso gli occhi di una bambina che riesce miracolosamente a strappare alle tenebre infinite dell’orrore l’unica cosa preziosa che ancora le rimane. Dalla cruda realtà degli adulti alla favola muta ed amara di Martina, al fine carezzata appena da un soffio di speranza, la tenue voce che la narra a noi questa triste vicenda ci ricorda che abbiamo avuto in dono una vita lunga e serena insieme all’imperdonabile colpa di una memoria troppo corta per saperne fare buon uso.

 

 

Gradito ritorno è quello della pellicola di Jason Reitman, regista per il già premiato a Roma con  Juno, che presenta il suo nuovo lavoro Tra le nuvole. Il film ha per protagonista un fantastico George Clooney spietato tagliatore di teste aziendale, ma soprattutto uomo privo di una vera vita privata e di affetti. Forse costretto dal suo lavoro che lo porta a vivere praticamente per tutto l’anno in un aeroporto, il protagonista ha costruito attorno a sé una corazza anaffettiva che riuscirà a rompere, come si può immaginare, grazie alla consapevolezza che “everyone needs a co-pilot”!

 

 

Pur essendo considerato il meno riuscito film dei fratelli Coen, a mio avviso A serious man è un capolavoro di comicità yiddish impareggiabile. Pieno di riferimenti biblici e di situazioni comiche di cui a noi non ebrei sfuggono probabilmente certe sfumature, il film è totalmente incentrato su l’idea di accettare il mistero, tipico di ogni credo religioso che in certi momenti difficili non riesce a dare spiegazioni a noi poveri umani!

 

 

Siamo giunti alla fine delle nostra bella carrellata di oggi, Il concerto è un film da vedere e basta, la cui unica pecca, secondo me, è il doppiaggio italiano ridicolo, in quanto propone una lingua italiana con accento russo che si poteva del tutto evitare. Quindi, consigliandovi di vederlo in lingua originale (con sottotitoli, s’intende), eccovi uno dei più esilaranti spezzoni. Buona visione

 

 

Festival del Film Internazionale di Roma | sito facebook

Valentina A.

scritto da

Questo è il suo articolo n°43

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